1983: Viene pubblicato il libro Le Streghe (The Witches), scritto da Roald Dahl.
La storia si incentra su un ragazzo che, dopo la morte dei genitori a seguito di un incidente d'auto, va a vivere presso sua nonna, di discendenza norvegese. Da lei ascolta racconti sulle streghe, creature dall'apparenza di donne che odiano i bambini, la quale gli rivela che le streghe più infide e malvagie si trovano nel Regno Unito e la più letale di tutte è la Strega Suprema.
Per alleviare la polmonite della nonna, i due si recano presso un hotel, l'Excelsior, sito vicino a una spiaggia. Lì il ragazzo si imbatte in una congrega di streghe presieduta dalla Strega Suprema in persona, la quale intende tramutare tutti i bambini inglesi in topi tramite una magica pozione da aggiungere a dei dolci. Per confermarne l'efficacia, un bambino di nome Bruno Jenkins, attirato con l'inganno, viene trasformato in topo.
Anche il ragazzo, però, viene scoperto e trasformato in un topo a sua volta. Dopo essere riuscito a fuggire, il ragazzo concepisce insieme a sua nonna un piano per far sì che le streghe ingeriscano la pozione della Strega Suprema, divenendo loro stesse dei topi.
Il piano riesce e, con la minaccia delle streghe inglesi debellata in quanto lo staff dell'hotel le elimina tutte credendole dei ratti, il ragazzo - consapevole che come topo gli rimangono pochi anni di vita, al massimo nove - insieme alla nonna decide di andare in giro per il mondo per eliminare tutte le altre streghe.
Tale libro diviene pochi anni dopo oggetto di un adattamento cinematografico.
L'opera di Roald Dahl viene opzionata nell'anno stesso della sua pubblicazione da Jim Henson e dalla Lorimar Film Entertainment. Il creatore del Muppet Show vede nel libro di Dahl uno strumento perfetto per creare dei trucchi speciali delle streghe e le animazioni dei topi.
La regia viene affidata a Nicolas Roeg, che affida la sceneggiatura a un suo fedele collaboratore, Allan Scott.
Roald Dahl, dopo che ogni suo suggerimento di casting per Willy Wonka e la Fabbrica di Cioccolato (Willy Wonka & the Chocolate Factory) è stato rifiutato, non ha più voluto dare consigli in merito. Tuttavia, quando viene a sapere che per la parte della Strega Suprema è stata selezionata Anjelica Huston, ne rimane colpito in maniera favorevole avendo immaginato per questo ruolo proprio lei.
L'attrice accetta la parte dopo un'iniziale esitazione, in quanto consapevole che - per poter divenire la Strega Suprema - dovrà sottoporsi a lunghe ed estenuanti ore di trucco.
Le riprese si tengono in Norvegia e in Inghilterra, nel Berkshire, nella primavera del 1988. L'hotel utilizzato è l'Headland Hotel di Newquay, in Cornovaglia.
La predizione di Anjelica Huston diviene concreta e facile realtà. Quando deve sottoporsi alle procedure di trucco per renderla la Strega Suprema, tale processo dura circa sei/sette ore e, al termine delle riprese, occorrono altre cinque ore per levare il trucco. Questo senza contare che occorre un'ora circa per applicarle le protesi delle unghie alle mani e un'altra ora per toglierle.
Anche se le scene in cui deve apparire col look da strega non sono tante e prendono poco più di un paio di settimane, la cosa si rivela estenuante per l'attrice per via delle esigenze quotidiane quali l'andare in bagno.
Per la scena del raduno delle streghe, poiché non si riescono a trovare molte donne disposte a farsi radere la testa e sottoporsi alle ore di trucco come la scena richiede, si decide di inserire alcuni uomini vestiti con abiti femminili e con in testa delle parrucche posticce.
Vengono utilizzati tre differenti tipi di pupazzi che riproducono dei topi, ognuno di diversa grandezza a seconda del tipo di ripresa necessaria. Quello più grande ha le dimensioni circa di un cane e può essere controllato con una mano per poterne manovrare le mosse, ma è quello che si cerca di utilizzare in meno essendo il più difficile da spostare.
Nel ruolo secondario di Mr. Stringer, proprietario dell'hotel, vi è Rowan Atkinson. Costui crea un involontario disastro quando, andando a dormire, si dimentica di chiudere il rubinetto del bagno. Essendo la sua stanza posizionata sopra quella della produzione, quando l'acqua fuoriesce dalla vasca e filtra nel pavimento, va a rovesciarsi anche su parte dell'attrezzatura, rovinandola.
Un primo montaggio del film subisce dei tagli a causa di un impensabile soggetto, ovvero il figlio di Nicolas Roeg, Statten. Costui infatti, vedendo una versione preliminare della pellicola, rimane spaventato da alcune sue scene e corre a nascondersi dietro la televisione. Il regista allora decide di eliminare queste scene, visto che il film vuole rivolgersi anche a un pubblico di bambini.
Si crea una frattura tra Roald Dahl, Nicolas Roeg e Jim Henson quando si tratta di scegliere il finale. Roeg ed Henson, infatti, sono convinti sia troppo cupo e ne vorrebbero uno più lieto, mentre Dahl ribatte che il suo finale è appunto lieto, in quanto il ragazzo è felice di essere un topo.
Un collaboratore di Henson, Bernie Brillstein, suggerisce allora di girare entrambi gli epiloghi e di far decidere quello più adatto a un gruppo terzo di persone. Questo viene fatto, ma prima per correttezza i due finali vengono mostrati a Dahl.
Quello più aderente al suo libro è quello che più lo soddisfa, fino a farlo commuovere. Non altrettanto può dirsi del secondo epilogo, tanto che quando termina la visione lo scrittore afferma che, se sarà scelto questo finale, vuole che il suo nome non sia associato al film. E ovviamente il pubblico dell'anteprima sceglie come finale quello più lieto, dove il ragazzo ritorna umano.
Roald Dahl è dunque pronto a reiterare la sua richiesta di non veder associato il suo nome al film, nonché di avanzare la proposta di cambiare il titolo. Jim Henson gli invia una lettera di scuse, lodando la sua opera, e gli animi dello scrittore si placano, pur continuando a disprezzare il finale scelto.
L'uscita originaria del film è programmata per il 1989, ma su di essa si abbatte la peggiore scure che possa esservi. La Lorimar Film Entertainment, la società di produzione, dichiara infatti bancarotta e chiude i battenti nel 1988.
Per fortuna, la pellicola diretta da Nicolas Roeg viene rilevata dalla Warner Bros., che però la tiene nei propri archivi per circa un anno, prima di metterla in programmazione.
Chi Ha Paura delle Streghe? (The Witches) viene distribuito dapprima nei cinema inglesi a partire dal 25 maggio 1990. Nei cinema americani approda invece il 24 agosto di quello stesso anno. A fronte di un budget di undici milioni di dollari, la pellicola arriva infine a incassare a livello internazionale circa 15 milioni di dollari.
Jim Henson non è lì a testimoniare la cosa, in quanto muore il 16 maggio 1990 a causa di una polmonite batterica. Questo film è dunque l'ultimo da lui prodotto e supervisionato.
Pochi mesi dopo, il 23 novembre 1990, muore anche l'autore del libro, Roald Dahl. Lo scrittore, che ha vissuto sulla sua pelle alcune scelte cinematografiche a lui non gradite, nelle sue disposizioni testamentarie lascia anche precise indicazioni per futuri, eventuali adattamenti di altre sue opere.
E così trent'anni dopo un nuovo, più fedele adattamento de Le Streghe esce... ma questa è un'altra storia.