1969: Viene pubblicato il libro autobiografico Papillon, scritto da Henri Charrière.
L'opera dettaglia i quattordici anni, dal 1931 al 1945, in cui Charrière, soprannominato Papillon per via di un tatuaggio a forma di farfalla presente sul suo petto, rimane prigioniero presso l'Isola del Diavolo - una colonia penale francese sita nella Guyana Francese - per un omicidio che non ha mai commesso.
Dopo aver fatto amicizia con un truffatore di nome Louis Dega, un ex banchiere, Henri Charrière tenta negli anni successivi più volte la fuga, finendo sempre per essere ricatturato e riportato alla colonia penale. Fino a quando un ultimo, disperato tentativo riesce e Charrière si rifugia in Venezuela, diventa cittadino naturalizzato di quella nazione e inizia infine a vivere da uomo libero. La colonia penale, invece, chiude i battenti nel 1952.
Negli anni successivi, molti mettono in dubbio la veridicità di quanto raccontato da Henri Charrière, anche se lui dichiarerà fino alla fine che tutti gli eventi che ha descritto nel suo libro sono realmente accaduti. Con ogni probabilità, però, Charrière ha unito alcune sue vicende personali con altre capitate ad altri detenuti di cui era venuto a conoscenza per creare un'opera in grado di soddisfare le esigenze dell'editore.
Lo scrittore pubblica anche nel 1972 un seguito di questo libro, Banco, che dettaglia la sua vita dopo la fuga dalla colonia penale.
Papillon diviene in breve tempo un bestseller e così pochi anni dopo ne viene prodotto un adattamento cinematografico.
Poco dopo la pubblicazione del libro, il quale viene tradotto anche in inglese, i diritti di sfruttamento cinematografico vengono acquisiti dalla Continental Distributing di Walter Reade per una somma pari a 550.000 dollari, con l'intenzione di affidare la regia a Roman Polanski e a Warren Beatty la parte del protagonista. Il produttore, tuttavia, non riesce a raccogliere i finanziamenti necessari e il progetto naufraga in breve tempo.
Walter Reade vende dunque nel 1970 i diritti, per una somma pari a 600.000 dollari, al produttore Robert Dorfmann, il quale fa produrre una prima sceneggiatura a William Goldman, che rimane abbastanza aderente al libro. Tale sceneggiatura viene poi revisionata da Lorenzo Semple Jr., che ha anche il compito secondario di eliminare alcuni dettagli ritenuti - per l'epoca - troppo scabrosi, come i rapporti omosessuali tra i detenuti. La regia viene affidata a Franklin James Schaffner.
Nel marzo 1971 viene messo sotto contratto il protagonista, ovvero Steve McQueen, ma occorre un altro attore di peso che lo affianchi.
Quando Dustin Hoffman viene messo sotto contratto, perciò, occorre un'ulteriore revisione della sceneggiatura, in quanto nel trattamento - così come nel libro - non vi è un vero e proprio co-protagonista che possa affiancare Steve McQueen.
Di questo incarico se ne occupa Dalton Trumbo, il quale espande le scene e i dialoghi che riguardano Louis Dega, un personaggio minore nel libro di Henri Charrière. Questa è l'ultima sceneggiatura a cui Dalton Trumbo lavora in carriera.
In preparazione alla parte, Dustin Hoffman dimagrisce di circa 8 chili e modella il suo personaggio proprio su Dalton Trumbo e su certi suoi atteggiamenti timidi e moderati. Per vedere attraverso le spesse lenti indossate dal suo personaggio, l'attore fa utilizzo di lenti a contatto.
Le riprese iniziano in via ufficiale il 19 febbraio 1973, tenendosi in Giamaica, Spagna e alle Hawaii.
A quell'epoca, la prigione della Guyana Francese è già stata chiusa da un paio di decenni ed è in rovina quindi, utilizzando delle foto d'epoca, viene ricreata in maniera fedele presso un set nella città di Falmouth, in Giamaica, che arriva ad avere una lunghezza di quasi 250 metri. Per la sua costruzione occorrono due anni di ricerca e un anno di manodopera. Inoltre, Henri Charrière è presente sul set come consulente confermando l'aderenza del set alla realtà.
Anche Dalton Trumbo è presente sul set per effettuare alcune modifiche e aggiunte alla sceneggiatura (ancora non del tutto completata quando la produzione ha inizio) e ottiene anche un cameo nel ruolo di una guardia della colonia penale.
Tuttavia, lo sceneggiatore è affetto da un cancro ai polmoni che non gli consente di rimanere fino al termine della produzione. Le ultime revisioni della sceneggiatura, dunque, vengono apportate da suo figlio Christopher.
Il rapporto lavorativo tra Steve McQueen e Dustin Hoffman si mantiene per tutta la durata della produzione su basi professionali e di cortesia. Quello personale, invece, non presenta basi altrettanto solide. Oltre alle differenze caratteriali, Dustin Hoffman scopre ben presto che l'ingaggio di Steve McQueen è pari a 2 milioni di dollari, mentre il suo è di un milione e duecentocinquantamila dollari.
I due smettono dunque praticamente di parlarsi a telecamere spente e anche al termine dei lavori. Tutto questo, comunque, non inficia sulla produzione.
Una problematica costante che la produzione deve affrontare sono i continui furti da parte della popolazione locale. Quando la produzione sta per giungere al termine e le riprese vengono completate, vi è praticamente un assalto al set e viene prelevato tutto ciò che è possibile, soprattutto scarpe e legname.
Per la scena finale, in cui Papillon deve gettarsi da un'alta scogliera, Steve McQueen è inflessibile e ottiene infine dalla produzione l'autorizzazione a effettuare il tutto acrobatico personalmente, senza far uso di una controfigura.
Le riprese si concludono il 4 giugno 1973. Henri Charrière non vive abbastanza per vedere la sua opera comparire sugli schermi cinematografici, in quanto muore a causa di un cancro alla gola il 29 luglio 1973.
Papillon viene distribuito nei cinema americani a partire dal 16 dicembre 1973. A fronte di un budget di 12 milioni di dollari, decisamente alto per quell'epoca (dovuto in buona parte agli ingaggi dei due attori protagonisti e alla ricostruzione della colonia penale dismessa), la pellicola arriva infine a incassare 53 milioni di dollari.
Per quanto quasi certamente costruita ad arte e spettacolarizzata, l'epopea di Henri Charrière rimane impressa nei ricordi degli spettatori pur col passare degli anni e così nel 2017 si decide di produrre un remake di Papillon con Charlie Hunnam e Rami Malek nelle parti che furono di Steve McQueen e Dustin Hoffman... ma questa è un'altra storia.
Nessun commento:
Posta un commento