The Golden Age
Anno di pubblicazione: 1993
Testi: James Robinson
Disegni: Paul Smith
"In Europa e in Asia la guerra infuriava, con i loro popoli induriti, incalliti, da tutto ciò che dovevano sopportare. Sangue e distruzione. Ma l'America... Nonostante i padri e i figli caduti, l'America viveva ancora in un'età dell'innocenza. E in un età degli dei. Il fronte interno era difeso da multicolori divinità. Uomini con poteri. Superpoteri. Volo. Velocità. Forza. Un'età dell'oro e di candido stupore, nella quale nessuna spia o sabotatore poteva dormire sonni tranquilli. Era l'alba della Justice Society e dell'All Star Squadron. Intrepidi eroi in sgargianti costumi, che combattevano in difesa del bene. Sganassoni, facce allegre e lieto fine. Fino al 6 agosto 1945. La bomba. Marcò la fine della guerra. E l'inizio della fine di un'era. L'inizio della fine dell'Età Dell'Oro."
"I miei giorni come Lanterna Verde sono finiti. Ufficialmente. Ti rendi conto di quanto potere controllo? Potrei radere al suolo intere città. Senza Otto Frentz di mezzo avrei potuto porre termine alla guerra in un solo pomeriggio. La bomba atomica, hai visto cosa ha fatto... il costo in vite umane, le ceneri, la devastazione. Ed equivale ad appena una frazione del mio potere, una frazione! Chi ha deciso che la bomba atomica dovesse essere sganciata? Uomini. Che diritto avevano di scatenare una tale distruzione? Abbiamo vinto la guerra, sì, ma chi può asserire che fossimo moralmente nel giusto? Possiedo un potere ben più grande di quello della bomba. Che diritto morale ho di gestirlo? E se un giorno mi sbagliassi e dal mio errore discendesse la morte di una città? Viviamo tempi confusi, sento che è Alan Scott a essere più necessario... per i miei impiegati, per esempio, che contano sul mio sostegno. Possiedo un potere inimmaginabile. Un potere cui sono coniugato da un anello verde. Voglio il divorzio."
"Altri eroi si stanno facendo avanti, irrompendo sulle prime pagine dei quotidiani con monotona regolarità. Eroi nuovi, volti nuovi, nuovi poteri. Tocca a loro. È il loro momento. Questa è la loro era, un'età fulgida e luminosa... come l'argento."