Il web partorisce strane creature che a volte faticano a trovare il loro posto in questo affollato mondo virtuale. Ma la natura, madre di tutte le cose belle e brutte, ha fornito loro uno strumento tramite cui far sentire la propria voce, soprattutto a quelli che non vogliono sentirla: i cinecomics! Il web e i social hanno partorito nuove maschere, nuove categorie sociali: lo scettico per natura, il finto moderato e l'inutilmente entusiasta. E ognuna di queste maschere ha precise regole di comportamento e reazioni, sintetizzate in varie fasi.
1) Annuncio ufficiale di un nuovo cinecomic. Lo scettico per natura, che in realtà non vedeva l'ora che uscisse una simile notizia:"Un altro? Ma basta! Possibile che il cinema non abbia idee nuove?"; il finto moderato, a cui in realtà non gliene importa nulla:"Aspettiamo di vedere il film prima di giudicare"; l'inutilmente entusiasta, che ormai ne ha piene le scatole:"Fantastico, meraviglioso, era proprio il film che aspettavo da una vita intera, un sogno che diventa realtà!". Si scatenano risse via web e insulti con riferimenti ad attività poco edificanti del ramo femminile della famiglia del contendente.
2) Annuncio dell'interprete principale. Lo scettico per natura, che in realtà trova sia azzeccatissimo:"Che delusione, ma non si poteva proprio trovare qualcun altro? Non assomiglia per niente al personaggio del fumetto, ha i capelli castano chiaro invece che castano scuro, ma si può? Possibile che il cinema usi sempre gli stessi attori?"; il finto moderato, a cui in realtà non gliene importa nulla:"Aspettiamo di vedere il film prima di giudicare"; l'inutilmente entusiasta, che non ha idea di chi sia:"Fantastico, meraviglioso, è perfetto per questa parte! Sono sicuro che saprà conquistare tutti!". Si scatenano risse via web e insulti, stavolta dicendo che le attività poco edificanti di cui sopra sono gestite dal contendente stesso.
3) Primo trailer ufficiale. Lo scettico per natura, che fatica a contenere la sua emozione:"Ma cos'è questa roba? Ma possibile che la Marvel/DC non ne azzecchi mai una? Prevedo cinema vuoti e un flop totale!"; il finto moderato, che il trailer non l'ha nemmeno visto:"Aspettiamo di vedere il film prima di giudicare"; l'inutilmente entusiasta, che si aspettava di meglio:"Bellissimo, superlativo, esplosivo! Sembra proprio di vedere il fumetto che prende vita! Non vedo l'ora che arrivi il giorno dell'uscita nelle sale, sono già dentro al cinema!". Si scatenano risse via web e insulti, stavolta è coinvolta anche la reputazione della generazione antecedente del contendente.
4) Secondo trailer ufficiale (che diciamoci la verità, per la metà ricicla scene del primo). Lo scettico per natura, ormai in fibrillazione:"Sempre più disgustato! Ormai il fumetto si è svenduto al cinema" (giuro che questa frase io non l'ho mai capita) "E noi lettori siamo solo poveri polli da spennare" (e smetti di comprare fumetti, no?); il finto moderato, che non ha visto nemmeno questo trailer:"Aspettiamo di vedere il film prima di giudicare"; l'inutilmente entusiasta, sempre più deluso:"Confermo le sensazioni positive, questo film sarà una bomba, entrerà nella storia del cinema! Oh, fosse già il giorno d'uscita". Si scopre che le attività poco edificanti della famiglia del contendente hanno profonde radici nel passato.
5) Settimana di uscita del film. Lo scettico per natura, che ha già prenotato una fila intera, i popcorn e gli occhiali 3D:"Non so se andrò a vederlo, probabilmente smetterò anche di leggere fumetti per sempre dopo 170 anni di onorata carriera di lettore"; il finto moderato, che viene a sapere dell'uscita della pellicola solo collegandosi a Facebook:"Aspettiamo di vedere il film prima di giudicare"; l'inutilmente entusiasta, che da alcuni giorni sta bestemmiando in lingue sconosciute all'umanità:"Ragazzi, non vedo l'ora che sia il giorno! Sono sicuro che all'uscita dalle sale tutti usciranno soddisfatti!". Aspetta e spera. Ormai le attività poco edificanti arrivano a coprire l'intero Medioevo.
6) Il momento peggiore, dopo la visione del film, il momento in cui il Caos decide di manifestarsi. Hashtag su Twitter che fioccano come funghi e muoiono in un batter di Mjolnir. Post multipli su decine di gruppi Facebook su un solo argomento che dominano la tua Home, tanto che l'opzione "Nascondi tutti i risultati di..." raggiunge livelli stratosferici. Link a decine di blog, di cui per un buon 90% ignoravi l'esistenza, con nomi altisonanti come meravigliedicucinamoderna o perchèiosoioevoinonsieteuncazzo e in cui la lingua italiana soffre atroci torture di congiuntivite e apostrofi a sproposito appaiono come se piovesse (questo non è comunque un problema perché solo una persona su 100 si andrà a leggere il post). Il momento in cui le maschere si scatenano.
Lo scettico per natura, rimasto in realtà estasiato dalla visione del film, ma il suo ruolo gli impone di agire diversamente. "Uno schifo. Punto" (si ama molto mettere questo punto, come se questo fosse garanzia di certificazione DOC); il finto moderato, che quel film non lo vedrà mai e di cui in realtà non gliene è mai fregato nulla:"Aspettiamo di vedere il film prima di giudicare" (ma guarda che il film è uscito, gli ribatterà uno, causando la sua improvvisa scomparsa da ogni discussione); l'inutilmente entusiasta, totalmente preda del disgusto, ma il suo ruolo gli impone di agire diversamente:"Semplicemente bellissimo! Non capisco il perché di tutte queste critiche. Il miglior cinecomic di sempre, punto" (anche qui la certificazione DOC).
Le risse raggiungono livelli da guerra nucleare. Partono con una semplice, banale domanda:"Scusa, ma l'hai visto il film?" a cui seguiranno decine e decine di parole che non arrivano da nessuna parte, il chiamato in causa risponderà con altrettante parole che non arrivano da nessuna parte. Alla fine, ormai bloccati in questo teatrino dell'assurdo, i due avversari si scanneranno arrivando a promettersi minacce fisiche. Poi però come per magia, tra un LOL e un invito alla moderazione tardivo come Lord Frey... arrivano i mitici tarallucci e vino. Si scopre che lo scettico per natura e l'inutilmente entusiasta non avevano poi punti di vista così differenti, avevano detto praticamente la stessa cosa ma solo con parole diverse, dai e un po' di elasticità mentale! Baci e abbracci, promesse di incontri a una prossima fiera...
Poi, però, letale come una mannaia cala la nuova minaccia, il nuovo cinecomic. E il teatrino dell'assurdo con le sue tre maschere ricomincia.
Certo, le persone che hanno apprezzato o non apprezzato il film e che motivano in maniera approfondita questo loro pensiero ci sono, tanto che si potrebbe anche intavolare con loro una interessante discussione. Poi però arrivano subito le tre maschere, bloccati nei loro ruoli predefiniti dal web, che pur essendo una minoranza sanno che ad alzare la voce si otterrà (immeritatamente) sempre attenzione. Ed è quello che si desidera alla fin fine, attenzione, far sapere che tu esisti. Con frasi artefatte e banali. Attenzione anche se solo per quell'istante fuggevole in cui un cinecomic esce nelle sale e sparisce dalla memoria degli spettatori. L'immortalità via web è il loro obiettivo finale, ma sono destinati al fallimento. E forse consapevoli di questo stanno estendendo le loro spire a prodotti che cinecomic non solo, ma che discussione generano come Pacific Rim o la trilogia de Lo Hobbit. Combatti le maschere, sii te stesso, o al limite ignorali: vai a vedere il film coi tuoi amici e divertiti, perché è quella la cosa davvero importante.
Il resto sono solo maschere.