Siamo alla sesta produzione originale Netflix ed ecco tornare Adam Sandler! Dopo The Ridicolous 6, l'attore americano sembra proprio aver trovato una seconda casa, soprattutto perché tramite la società di produzione da lui fondata - Happy Madison Productions - ha firmato un accordo con la piattaforma per più film.
E anche in questo caso si tratta di una commedia, seppur non così demenziale come la precedente... ok, appena un po'. La nuova pellicola si intitola The Do-Over, scritta da Kevin Barnett e Chris Passas, diretta da Steven Brill e distribuita su Netflix a partire dal 27 maggio 2016.
La vita di Charlie (David Spade) è ordinaria e noiosa: tormentato da sua moglie, l'ex marito di lei e i figli di lui, lavora come direttore in una piccola banca presente dentro un supermercato e per lui ogni giorno è uguale agli altri.
Durante una rimpatriata con gli ex compagni di college, Charlie rincontra un suo caro amico, Max (Sandler), un agente FBI, il quale poco dopo mette in scena la morte di entrambi per avere la possibilità di iniziare una nuova vita.
C'è tuttavia un imprevisto e sono... le identità scelte da Max per questa nuova vita, identità appartenenti a uomini defunti che in vita nascondevano un incredibile segreto.
Questo film rappresenta una sorta di mix tra la commedia (preminente, ovviamente), il mistero e l'azione (che però è sempre presentata in maniera parodistica). Per quanto riguarda il lato comico, praticamente il 99% delle battute sono a sfondo sessuale, rendendo la cosa stucchevole abbastanza presto, e non mancano le situazioni scurrili e forse anche poco politically correct.
Dal punto di vista della trama vi è un curioso e per certi versi anche inaspettato cambio di prospettiva poco dopo la metà della pellicola, che trascina la storia lungo binari diversi da quelli percorsi fino a quel momento, portandoci a dover riconsiderare quello che abbiamo visto sinora e inquadrare un nuovo status quo.
Questo piccolo colpo di scena mi ha colto in maniera inaspettata, ma subito dopo il film torna alle sue consuete battutacce e doppi sensi, dunque la sensazione di stupore, del "dai, vediamo adesso dove si va a parare" dura davvero poco.
Insomma, poteva essere un film diverso dal solito rispetto a quelli interpretati da Sandler, ma alla fine si è deciso di percorrere sentieri già noti.