Avete presente quando il vostro corpo vi tradisce? Quando si dimostra un insolito nemico?
Come quando vi destate nel cuore della notte, siete coscienti di essere svegli ma al tempo stesso il vostro corpo si rifiuta di muoversi. Oppure quando, più banalmente magari, si cede a una malattia o un'influenza.
Ecco, registi come David Cronenberg hanno trattato molto il tema delle disfunzioni del corpo umano, del body horror, e tale tematica ritorna in Appendage, scritto e diretto da Anna Zlokovic e distribuito su Disney+ a partire dal 18 ottobre 2023.
Hannah (Hadley Robinson) è una giovane stilista di moda che sta affrontando un forte periodo di stress causato dal fatto che deve creare in pochi giorni una nuova linea di vestiti. Questo senza contare che ha qualche difficoltà a comunicare coi propri genitori.
La situazione peggiora quando la ragazza scopre che ha una strana escrescenza su un fianco. Un'escrescenza che ben presto assume la forma di una piccola creatura senziente, che la insulta e la denigra. E quando questa creatura si distacca da lei, Anna deve capire come liberarsi di un vero e proprio incubo vivente.
Siamo proprio dalle parti di un omaggio a tutte quelle pellicole horror classiche (dove per classiche intendiamo quelle di trenta o quaranta anni fa circa) che presentavano quelle strane creature realizzate da scultori e mosse in maniera manuale sul set che caratterizzavano i prodotti horror di un tempo. Creature in apparenza innocue, ma nella realtà molto letali, come in questo caso.
La creatura che fuoriesce dal corpo della protagonista, infatti, si rivela una sorta di sua controparte, incarnazione di tutto quello che è lo stress e la rabbia che lei ha accumulato nel corso degli anni (e ne capiremo poi le ragioni).
Una metà oscura - tutti noi tratteniamo queste sensazioni per poter essere parte del contesto sociale - che in questo caso non ha alcun filtro.
Da quel momento in poi, tuttavia, la deriva del body horror viene abbandonata in favore di una trama dalle atmosfere più da thriller e mystery, diventa praticamente uno urban horror con i veri mostri che si annidano tra noi, con in più qualche sottotesto sui rapporti tra genitori e figli.
Verrebbe dunque da dire che il messaggio di fondo sia quello di trovare un equilibrio tra la nostra vita sociale e i nostri demoni interiori, prima che questi ultimi prendano il sopravvento... ma vi confesso che non mi pare di aver notato una cosa del genere.
Sarà stata la mia escrescenza senziente che mi ha impedito di farci caso.