giovedì 8 dicembre 2022

A scuola di cinema: L'Attimo Fuggente (1989)

1968: Il futuro sceneggiatore Tom Schulman si diploma presso la Montgomery Bell Academy. Sono stati anni formativi per lui importanti, che influenzeranno la sua futura carriera. In particolare, Tom Schulman è rimasto molto colpito dai metodi di insegnamento di due professori.
Il primo è Harold Clurman, il quale ogni tanto faceva visita agli studenti nelle loro stanze lanciandosi poi in appassionanti monologhi e dando loro consigli di vita. Il secondo è Samuel Pickering, un insegnante di letteratura inglese che, per tenere viva l'attenzione degli studenti, teneva a volte le proprie lezioni stando in piedi sulla scrivania o rimanendo seduto in un cestino della spazzatura.
Qualche anno dopo, basandosi in parte su queste sue esperienze personali, Tom Schulman scrive la sceneggiatura di una celebre pellicola.


Nel tentativo di farsi notare nel mondo del cinema, Tom Schulman scrive alcune sceneggiature, una delle quali è appunto quella che presenta alcuni tratti autobiografici, completata nel 1985, e che è anche la prima che riesce a piazzare, in quanto viene opzionata dalla Touchstone Pictures nel 1987.
L'inesperto Schulman viene colto dal terrore quando riceve dagli esecutivi della Touchstone alcune richieste di modifica, quali incentrare la trama maggiormente sul professor John Keating piuttosto che sui ragazzi e soprattutto cambiare la loro passione dalla poesia alla danza, introducendo il nuovo titolo di Sultans of Swing.
Al primo meeting, tuttavia, il presidente della Touchstone Jeffrey Katzenberg rigetta tutte queste modifiche proposte, mantenendo l'idea originaria.
La regia viene in principio affidata a Jeff Kanew, il quale vorrebbe affidare la parte di John Keating a Liam Neeson, ma la Touchstone vuole invece mettere sotto contratto Robin Williams. L'attore, tuttavia, non appare molto entusiasta di lavorare con Kanew.
Pur venendo costruiti i primi set di scena in Atlanta, Robin Williams non si presenta al primo giorno programmato di riprese - pur non avendo mai garantito che ci sarebbe stato - e così alla fine il progetto viene messo in stand-by e i set bruciati.
La Touchstone propone allora la regia a Dustin Hoffman, offrendogli al contempo anche la parte di Keating, ma le parti non raggiungono un accordo economico e un compromesso in merito alle date delle riprese, così anche questa soluzione viene messa da parte.
Nella seconda metà del 1988, Jeffrey Katzenberg ha un incontro con Peter Weir, il quale ha appena scoperto che dovrà attendere almeno un anno prima di poter iniziare a lavorare a un proprio progetto personale, Green Card - Matrimonio di convenienza (Green Card), in quanto il protagonista designato Gerald Depardieu non potrà liberarsi dai propri impegni prima di questo tempo.
Katzenberg sottopone dunque la sceneggiatura di Schulman al regista australiano, il quale la legge d'un fiato durante un volo di ritorno per Sidney, in quanto attirato dal suo titolo particolare. Ne rimane così affascinato che poco tempo dopo ritorna negli Stati Uniti, accettando il progetto e, con la partecipazione di Robin Williams infine confermata, iniziando le procedure di casting degli attori più giovani, selezionati principalmente tra coloro che hanno tra i diciotto e i venti anni.
Per la parte di Todd Anderson viene scelto Ethan Hawke, al suo secondo lungometraggio dopo la per lui deludente esperienza di Explorers, a seguito della quale si è ritirato dalle scene per tre anni, nonostante all'epoca abbia solo diciotto anni.
A Peter Weir c'è tuttavia un aspetto della sceneggiatura che proprio non piace e che chiede a Tom Schulman di modificare. Nel trattamento originario, infatti, John Keating è malato terminale a causa del linfoma di Hodgkin e l'ultima scena lo vede sul letto di morte, circondato dai suoi studenti. La malattia è anche la motivazione principale che lo spinge a chiedere ai suoi studenti di cogliere l'attimo.
Peter Weir ritiene che questo aspetto non sia necessario e che la trama funzioni benissimo anche senza di esso. Dopo tre giorni di discussioni con lo sceneggiatore, tale sottotrama viene infine tolta.
Prima dell'inizio della lavorazione, Peter Weir fa convivere gli attori protagonisti per circa due settimane, continuando in questa strategia anche durante le riprese, di modo che si stabilisca tra loro un effettivo legame che si rifletta anche nei personaggi che interpretano.
Durante questo periodo, i ragazzi adottano una capigliatura in stile anni '50 del ventesimo secolo, leggono libri, ascoltano show radiofonici e vedono film di quel periodo e scrivono poesie.
Le riprese iniziano in via ufficiale il 14 novembre 1988, tenendosi nel Delaware. La St. Andrew School di Middleton viene utilizzata come luogo delle riprese ambientate nel collegio maschile. In principio la lavorazione deve svolgersi in Georgia, ma siccome risulterebbe troppo costoso creare neve artificiale si opta per il Delaware dove si può utilizzare della neve naturale.
Robin Williams è reduce dal divorzio con la sua prima moglie, Valerie Velardi, e sta uscendo con la sua nuova compagna Marsha Garces. Il suo umore non è dei migliori, pur tenendolo ben nascosto durante la lavorazione, tanto che in pochi si accorgono davvero del suo stato d'animo. Peter Weir è uno di questi e gli consente di fare qualche improvvisazione, cosa che migliora in generale l'atmosfera sul set.
Tranne che per una persona: Ethan Hawke. L'attore intende rimanere nel personaggio il più a lungo possibile e dunque non ride mai, cosa che sorprende un po' Robin Williams, cosicché di tanto in tanto l'atteggiamento di Hawke diviene oggetto di qualche battuta. Ethan Hawke si convince infine che Robin Williams lo abbia preso in antipatia.
Le riprese si concludono il 15 gennaio 1989.
L'Attimo Fuggente (Dead Poets Society) viene distribuito nei cinema americani a partire dal 2 giugno 1989. A fronte di un budget di circa 16 milioni di dollari, la pellicola arriva infine a incassare a livello internazionale 236 milioni di dollari. Tom Schulman, inoltre, vince l'Oscar per la Miglior Sceneggiatura Originale.
Qualche tempo dopo, Ethan Hawke riceve una telefonata: è l'agente di Robin Williams. Quest'ultimo è rimasto colpito in maniera favorevole dalle sue capacità recitative e ha suggerito dunque al proprio agente di contattarlo e metterlo sotto contratto.
A quanto pare, l'impressione di Ethan Hawke su Robin Williams era sbagliata e anche grazie a lui può infine intraprendere con successo la sua carriera di attore... ma questa è un'altra storia.

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