martedì 22 dicembre 2020

A scuola di cinema: S.O.S. Fantasmi (1988)

1843: Viene pubblicato Canto di Natale (A Christmas Carol), di Charles Dickens. La storia, ormai universalmente nota, è incentrata su Ebenezer Scrooge, un avaro affarista che si converte durante la notte della Vigilia di Natale a seguito della visita di tre fantasmi, che lo mettono a confronto col suo passato e le sue scelte di vita, trasformandolo in un uomo migliore, che aiuta il figlio malato di un suo dipendente e si riconcilia con la propria famiglia dopo anni di contrasti.
La storia viene adattata più volte per il grande schermo, sin dai tempi del cinema muto, sia per il cinema live-action che per quello di animazione, venendo modificata senza troppo problemi per proiettarla negli scenari sociali che mutano col passare degli anni e dei secoli. Forse, tuttavia, nessun adattamento risulta più originale di quello che vede protagonista uno dei più celebri attori americani.


1984: Dopo l'uscita di Ghostbusters, Bill Murray decide di prendersi una pausa dalla recitazione per passare più tempo insieme alla propria famiglia e trasferirsi a Parigi. L'attore effettua comunque ancora qualche apparizione: come protagonista nel film Il Filo del Rasoio (The Razor's Edge), girato tuttavia prima di Ghostbusters, ma distribuito in un secondo momento nel 1984, e con un cameo nel film La Piccola Bottega degli Orrori (Little Shop of Horrors) del 1986.
Sempre nel 1986, Murray viene approcciato dagli sceneggiatori Mitch Glazer e Michael O'Donoghue, con cui ha collaborato quando partecipava al Saturday Night Live, i quali gli propongono un adattamento in chiave comica del Canto di Natale di Dickens. Pur ritenendo la cosa interessante, Murray decide di prolungare la sua assenza dagli schermi per ancora un paio d'anni.
Quando l'attore fa infine il suo ritorno, con la promessa di un compenso di sei milioni di dollari per il suo prossimo film, le prime sceneggiature che gli vengono proposte non incontrano il suo gradimento. Riprende allora in mano il progetto di Glazer e O'Donoghue, ma ne chiede anche una riscrittura ai due sceneggiatori, ai quali offre la propria assistenza, per renderlo migliore, puntando in misura maggiore sulla relazione tra il protagonista e la sua ex fidanzata e sulle sue dinamiche familiari.
In principio, Murray contatta Sidney Pollack - con cui aveva collaborato per Tootsie - per dirigere la pellicola, prima di approcciare Richard Donner, reduce dai successi de I Goonies (The Goonies) e Arma Letale (Lethal Weapon). Donner è dubbioso sul fatto che una storia come il Canto di Natale di Dickens possa essere tramutata in una commedia senza rendere la cosa blasfema, ma Murray riesce a convincerlo ad accettare l'incarico dopo aver condiviso con lui qualche bicchiere di tequila.
Per il ruolo di Preston Rhinelander, viene suggerito il nome di Robert Mitchum. Donner non crede che un grande attore come lui possa accettare una parte secondaria. L'attore viene tuttavia contattato e, dopo pochi minuti di colloquio con Bill Murray, dà il suo assenso.
Le riprese iniziano in via ufficiale il 7 dicembre 1987, svolgendosi a New York, Los Angeles e Toronto. Nell'imminenza del Natale, Donner chiede alla casa di produzione, la Paramount, se almeno per il 25 dicembre i componenti della troupe possano stare accanto alle proprie famiglie, ricevendo un netto rifiuto. Il regista allora - per soverchiare questa decisione - licenzia tutti il 24 dicembre, riassumendoli il giorno 26, per permettere loro di passare un Natale sereno.
Gli anni di pausa non hanno intaccato la verve di Bill Murray. Nonostante la riscrittura della sceneggiatura, l'attore non si fa problemi a lanciare battute improvvisate sul set e a muoversi lontano dal posto che gli è stato assegnato, generando frustrazione sia in Richard Donner, il quale non riesce a trovare il modo migliore per dirigerlo, che negli altri attori, più abituati a seguire il copione e in difficoltà nello stare dietro ai suoi ritmi.
Allo stesso tempo anche Murray ha qualche problema col regista, che gli chiede in maniera quasi continua di pronunciare le sue battute a voce alta, tanto che a un certo punto Murray inizia a pensare sia sordo. Quasi superfluo dire che, dopo questa pellicola, i due non hanno più lavorato insieme.
Quando Murray deve girare le sue scene insieme a Carol Kane, il Fantasma del Natale Presente, gli viene l'idea di rendere il personaggio interpretato dall'attrice un po' manesco. Carol Kane, tuttavia, si fa prendere un po' troppo la mano, dando sonori schiaffi a Murray e, in un'occasione, procurandogli una ferita a un labbro che blocca la produzione per alcuni giorni. L'esperienza segna l'attrice, che durante la lavorazione della pellicola ha talvolta delle crisi di pianto.
Murray ha anche dei problemi con la neve finta utilizzata sul set, che a volte gli fa tossire sangue.
Le riprese si concludono il 12 aprile 1988. L'ultima scena girata è quella del discorso finale del personaggio interpretato da Murray, Frank Cross. Questa è una scelta voluta di Donner, poiché ha un tocco emozionale e drammatico, che dura alcuni minuti, e che per l'attore rappresenta qualcosa di inedito, distante dalle sue precedenti interpretazioni comiche.
Seppure Glazier e O'Donoghue abbiano scritto un discorso toccante, frutto di molte ore di lavoro, Bill Murray come al solito fa di testa sua, improvvisando e muovendosi lungo il set. Alla fine della sua performance, la troupe applaude in maniera spontanea. O'Donoghue cerca di protestare, ma per tutta risposta Donner gli tira un pugno contro un braccio, cosa che lascia allo sceneggiatore un livido per alcuni giorni.
Molto del materiale girato viene tagliato in fase di montaggio, dove si dà la preferenza più alle parti improvvisate che a quelle da copione, di cui alla fine sul grande schermo rimane poco meno della metà.
S.O.S. Fantasmi (Scrooged) viene distribuito nei cinema americani a partire dal 23 novembre 1988. A fronte di un budget di 32 milioni di dollari, la pellicola arriva infine a incassare a livello internazionale oltre 100 milioni di dollari.
Un ritorno trionfale sul grande schermo per Bill Murray, il quale però sembra non riuscire a liberarsi dai fantasmi. Tanto che, dopo questa pellicola, si appresta a partecipare al sequel di Ghostbusters... ma questa è un'altra storia.

2 commenti:

  1. Gran bel film, mi piace riguardarlo con voglia. Contrasti sul set talvolta generano le migliori prove, a discapito nelle problematiche, tra i miei preferito riguardo l'adattamento di tale racconto natalizio. Curiosità del titolo italiano è che quello che fu dato in Francia per Ghostbusters.

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    1. A quanto pare l'adattatore italiano aveva fatto una vacanza in Francia, allora :)

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