lunedì 14 novembre 2022

Fabolous Stack of Comics: Murder Falcon


Lo si dice spesso che la musica ci accompagna soprattutto nei momenti peggiori della nostra vita e rappresenta una sorta di conforto, di oasi di pace dove rifugiarsi dalle brutture del mondo. Ma al tempo stesso si dice anche che la musica può spezzarti il cuore, coi testi dei cantanti oppure per chi cerca di sfondare in questo campo, ma si scontra infine con la dura realtà.
Tutto questo e molto altro si ritrova nella miniserie in otto numeri, pubblicata nel 2019, Murder Falcon, scritta e disegnata da Daniel Warren Johnson.
Un tempo, Jake era il leader dei Brooticus, la band metal più promettente degli Stati Uniti. Poi è successo qualcosa, un evento drammatico che ha destabilizzato la band portando al suo scioglimento e trascinando Jake in uno stato di depressione.
Ma qualcosa sta per cambiare. In un mondo che è preda di invasioni extradimensionali da parte di strane creature mostruose, Jake si imbatte in una chitarra magica che evoca il guerriero Murder Falcon. Costui lo convince che lui è un elemento fondamentale per fermare la mostruosa invasione. Ma per ottenere questo deve prima riunire la sua band.
Questa non è solo una storia sulla musica e sul suo magico potere, questa è una storia di umanità che ha sofferto e soffre, ma trova in qualche modo la forza per rialzarsi. Scopriremo il background sia di Jake che di alcuni suoi amici e il dramma che li lega tutti, e allo stesso tempo il collante che fa sì che nemmeno anni di separazione possano spezzare i sentimenti che provano l'un l'altro.
Credo che in molti possano ritrovarsi nei protagonisti di questa miniserie, gente a cui la realtà e il destino hanno giocato dei pessimi scherzi, gente che a un certo punto ha avuto come amico fidato solo la musica che proveniva da una radio o quella che creavano strimpellando una chitarra o utilizzando le percussioni su una batteria.
Chi almeno una volta nella vita non ha sofferto così tanto da sentirsi solo? Ma la musica era sempre lì presente, magari a volume alto perché non sentissimo le nostre lacrime. Ecco, queste sensazioni - che anche Daniel Warren Johnson ha provato - trovano poi forma fisica nel fumetto per esigenze narrative sotto forma delle creature mostruose e degli strumenti magici che richiamano i guerrieri del bene. Lo yin e lo yang.
Soprattutto, questo è un fumetto dove le onomatopee la fanno da padrone. L'autore riesce a giostrare alla grande questo strumento tipico del fumetto, riempiendo ogni pagina di quelle strane parole, che è come se prendessero vita e dessero fisicità alla musica, ai suoni emessi dai vari personaggi e in senso più generale all'atmosfera che ruota attorno a questo mondo, dove parole e suoni si intrecciano per andare a formare un mosaico perfetto.

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