mercoledì 29 novembre 2023

Prime Video Original 81: Sono la Tua Donna


Gli anni '70 del ventesimo secolo hanno visto il riemergere di alcune battaglie femministe (altre ce ne erano state in passato, ma mai di così ampia rilevanza) che hanno permesso alle donne di ottenere alcune importanti conquiste sociali.
Il tutto comunque sempre in una cornice, italiana o americana che fosse, che vedeva la donna come una sorta di appendice dell'uomo, una proiezione della sua ombra. Un periodo chiaroscuro, che si riflette anche in Sono la Tua Donna, diretto da Julia Hart, scritto da Julia Hart e Jordan Horowitz e distribuito su Amazon Prime Video a partire dall'undici dicembre 2020.
Anni '70: Jean (Rachel Brosnahan) è la fedele e silenziosa compagna di Eddie (Bill Heck), un criminale di mezza tacca. Quando costui porta a casa un neonato nato da una relazione con un'altra donna, Jean lo prende sotto la sua tutela, in quanto il suo desiderio di essere mamma non ha potuto essere soddisfatto per cause di salute.
Una notte, Jean viene portata di fretta fuori di casa da un complice di Eddie. Quest'ultimo, infatti, si è inimicato persone potenti ed è scomparso dalla circolazione, quindi quelle persone potrebbero rivalersi su di lei e il neonato.
Jean inizia dunque a vivere una vita sotto copertura, dove le è proibito entrare in contatto con altre persone, in quanto non può sapere se vogliano ucciderla o meno. Ma è determinata fino in fondo a proteggere il bambino.
Sembra quasi una versione di Lone Wolf and Cub ambientata negli anni '70 e con una donna al posto di un samurai. Si tratta di un thriller molto particolare, in quanto la causa scatenante degli eventi in realtà non ci viene mai mostrata e noi la viviamo per come viene percepita dalla protagonista, la quale in principio si ritrova in uno stato di costante tensione e incertezza.
E gli altri eventi che mutano lo status quo continueremo comunque a non vederli, intuendone le conseguenze solo grazie ai cambiamenti che avvengono nella vita di Jean. Allo spettatore viene perciò data quella stessa sensazione di non conoscenza del quadro generale che la stessa protagonista vive e dalla quale vediamo il mondo solo attraverso i suoi occhi.
Man mano che la storia prosegue, però, grazie ad alcune conoscenze e una ritrovata determinazione, Jean inizia a divenire una donna più sicura di sé e più indipendente e interviene in maniera diretta su quegli eventi, decidendone infine il corso e l'epilogo.
Se in origine Jean è del tutto dipendente da Eddie, sua in ogni senso (da qui il titolo del film), con la sua scomparsa la donna si ritrova, volente o nolente, a rimettere in discussione la sua stessa esistenza. E, come ben intuibile, la molla principale che la spinge ad agire è quel desiderio di maternità mai sopito e che in quel bambino rifiutato da Eddie e accolto come fosse suo da Jean trova il proprio compimento.
Alla fine, dunque, Jean diviene una persona del tutto nuova. Una donna rinata, non più di nessuno.

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