domenica 12 novembre 2023

Italians do it better? 28: Questione di Karma (2017)


Il tema della reincarnazione, della possibilità di rinascere in un altro corpo e dunque di aver vissuto in precedenza decine se non centinaia di vite, non può che affascinare alcune produzioni artistiche andando aldilà di una "semplice" questione religiosa.
Certo c'è chi tratta questa tematica in maniera molto seria e particolare, come nel caso di The Fountain - L'Albero della Vita, ma si può sempre fare affidamento sulla sana commedia italiana per avere uno sguardo più rassicurante.
Questione di Karma è diretto da Edoardo Falcone, scritto da Edoardo Falcone e Marco Martani e distribuito nei cinema nel marzo 2017.
Giacomo Antonelli (Fabio De Luigi) ha visto suicidarsi il padre quando era ancora un bambino e la cosa continua a perseguitarlo anche nella vita adulta. Essendo di ricca famiglia, non ha bisogno di un lavoro, ma al tempo stesso è disinteressato alle vicende dell'azienda familiare ed è perso in un mondo fantastico che solo lui comprende.
Da questo mondo fantastico e dalla lettura di alcuni libri, Giacomo si appassiona al tema della reincarnazione e, dopo aver contattato un parapsicologo, gli viene rivelato che il padre si è reincarnato in Mario Pitagora (Elio Germano), un truffatore di bassa lega con forti debiti nei confronti degli usurai.
Giacomo entra in contatto con lui e Mario inizia ad approfittare della situazione chiedendo ingenti prestiti, ma qualcosa sta per cambiare.
Anche in questo caso abbiamo - come si è visto in Se Dio Vuole, dello stesso regista - viene introdotta una tematica che poi lascia spazio ad altro. Già dai primi minuti, infatti, si intuisce che il tema della reincarnazione è un pretesto narrativo per introdurre successivamente un altro argomento.
E meglio, argomenti, ovvero i sempiterni amicizia e rapporti familiari. Giacomo vive infatti in una famiglia disfunzionale, con la madre che si è risposata ma che - insieme al patrigno e alla sorella acquisita - non capisce il suo disagio esistenziale e non lo incoraggia.
L'incontro con Mario gli regala la prima, vera amicizia della sua vita. In qualche modo, il truffatore dal buon cuore riesce a penetrare in quella scorza esistenziale che è l'anima di Giacomo e a capire quali sono davvero le sue passioni e a dargli altre motivazioni, che lo aiuteranno a rivedere il suo rapporto con la famiglia.
Questa parte forse è un po' sacrificata - prima i due si conoscono appena, poi dopo alcune scene di transizione sono come grandi amici - dunque sembra come se avessimo perso un passaggio. Nulla di troppo ostativo, in ogni caso.
Alla fine dunque, pur avendo una risposta, non ha davvero importanza sapere se Mario Pitagora sia la reincarnazione o meno del padre di Giacomo. Quello che conta è che due anime perse si sono incontrate e si sono aiutate l'un l'altra. Non con i soldi, non con le auto di lusso, ma con l'affetto.

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