Anche se qualcuno potrebbe dirvi il contrario, non è affatto vero che gli eroi dei fumetti non possano avere figli. Più che altro sono gli autori che - tranne quando questo aspetto è consolidato o presente sin dal principio - cercano di non trattare questo tema, guidati dalla convinzione che un figlio renda un personaggio troppo vecchio (e se il figlio è un neonato e non invecchia mai, ormai nessuno ci crede più).
Tex Willer, con la sua aria ribelle, ha dimostrato fin da subito, invece, che si può avere un figlio al proprio fianco e costui può persino divenire un vero e proprio co-protagonista delle sue avventure.
Anche il Commissario Eugenio Spada, il personaggio creato da Gianluigi Gonano e Gianni De Luca, come abbiamo visto ha un figlio: si chiama Mario ed è stato introdotto fin dalla prima storia, Il Ladro d'Uranio. Essendo vedovo, Spada deve occuparsi della sua educazione, che non è così semplice visto che Mario ha qualche problema con la matematica.
Sin dalla prima storia gli autori hanno reso chiaro che Mario Spada è un vero e proprio co-protagonista e a confermare in maniera ulteriore questa cosa vi è Il Segreto dell'Isola, pubblicato nel 1970 sui numeri dal 28 al 32 de Il Giornalino.
Mario Spada può infine concedersi una vacanza, in Sardegna, insieme all'Ingegner Fontana - un caro amico del padre - e la figlia Laura. Grazie a un'imbarcazione denominata Il Fuggitivo i tre si imbarcano per una crociera volta a toccare le località principali site tra Sardegna e Corsica.
Quando però un'improvvisa tempesta li travolge, i tre devono far fronte a pericoli imprevisti e a un drammatico segreto che si annida sull'isola di Lavezzi.
In questa storia il Commissario Spada è poco più di una comparsa, apparendo infatti solo nella prima pagina del primo capitolo e nelle pagine di epilogo. Il vero e proprio protagonista è invece il figlio Mario, nonché la sua amica Laura.
La cosa non deve stupire perché Il Giornalino si rivolge principalmente a un pubblico pre-adolescenziale, che dunque ha più facilità a rispecchiarsi nei personaggi più giovani. Ne segue dunque un'avventura che assume in certi punti anche toni macabri e drammatici. Con toni che oggi forse sarebbero considerati estremi.
Non manca, ai sensi di un'educazione formativa tipica di questa rivista, qualche informazione in merito alle imbarcazioni e alla geografia dove si svolge l'azione.
Il tema principale della storia si ispira a fatti reali molto presenti nella cronaca di quel decennio, oggi un po' sotto silenzio ma sostanzialmente ancora in vigore. Ovvero la lotta del popolo Corso per ottenere l'indipendenza dalla Francia.
Una lotta che, come purtroppo accade in situazioni del genere, ha visto avvenire anche gravi atti di violenza e tributi di sangue. Oggi la Corsica gode di una certa autonomia e persegue le sue richieste di indipendenza maggiormente attraverso canali diplomatici e politici.
Ancora una volta le storie del Commissario Spada diventano una finestra sul passato. Un passato che in apparenza non esiste più, ma ha influenzato molto la società attuale.
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