venerdì 24 novembre 2023

Fabolous Stack of Comics: Do A Powerbomb!


Il wrestling. La soap opera per adulti (questo termine non è mio). Forse davvero solo nella società statunitense, la quale vive anima e corpo col concetto di entertainment, potevano trovare spazio e gloria un tipo di spettacolo dove due o più lottatori si affrontano su un ring, lanciandosi finte minacce ai microfoni, attornianti da un pubblico adorante, e con un risultato predeterminato fin dall'inizio.
Eppure, questa soap opera infinita, come i fumetti seriali, continua a mietere successi, anno dopo anno. Infinita come i fumetti, appunto, strano che nessuno li abbia ancora uniti. O meglio, li avesse.
Ci ha pensato infatti Daniel Warren Johnson, con la miniserie di sette numeri da lui scritta e disegnata Do A Powerbomb! pubblicata nel 2022 da Image Comics.
Yua Steelrose è una delle più grandi lottatrici di wrestling di sempre, ma il destino colpisce quando - durante uno scontro col suo acerrimo nemico sul ring Cobra Sun - muore a causa di una manovra sbagliata di quest'ultimo.
Al drammatico evento assiste Lona, la figlia della lottatrice, che nei successivi dieci anni cerca di seguire le orme della madre allenandosi duramente, contro il parere del padre.
A Lona si presenta un'opportunità unica quando Necroton, un negromante, la invita a un torneo di wrestling extradimensionale dove il vincitore avrà la possibilità di far tornare in vita una persona di sua scelta.
C'è una sola controindicazione. Il torneo è per coppie di lottatori. E Lona ha un solo possibile partner a cui rivolgersi: Cobra Sun.
In Murder Falcon, Daniel Warren Johnson partiva dal suo amore per la musica per andare a parlare poi di tematiche più universali, come il concetto di amicizia e l'accettazione della malattia.
In Do A Powerbomb! adotta lo stesso metodo. Solo in apparenza è una storia sul wrestling, ed è una bella apparenza poiché le coreografie di lotta sono spettacolari e si vede che dietro c'è stato un lavoro di ricerca. E nel farlo c'è quell'uso stupendo e unico delle onomatopee che solo questo autore è in grado di impiegare.
Ma il tema principale della storia in realtà sono i rapporti familiari. Quelli tra genitori e figli, a volte idilliaci, a volte complicati e conflittuali. Soprattutto quando c'è un lutto che separa le persone come un muro invalicabile. Come nel caso di Lona Steelrose e suo padre, su cui si proietta l'ombra di Yua, la cui morte ha avuto un impatto profondo per entrambi (e su questo scopriremo due incredibili retroscena) e li ha divisi. Ma non per sempre.
Il torneo organizzato da Necroton diventa infatti anche l'occasione per i due di riavvicinarsi, di parlare dopo tanti anni a cuore aperto l'una nei confronti dell'altro e mettere a nudo le loro paure e insicurezze. Per giungere infine all'accettazione della grave perdita subita.
Perché ricordate, Daniel Warren Johnson non è necessariamente un autore da lieto fine, ma nemmeno uno che vuole proiettare pessimismo a tutti i costi sui lettori. A volte la realtà sa essere dura e spietata e a volte occorre saperla accettare, come un forte colpo incassato sul ring. Un colpo che, purtroppo, non è mai predeterminato.

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