martedì 14 novembre 2023

Prime Video Original 79: Brittany Non Si Ferma Più


Si è già sottolineato come il problema dell'obesità sia molto sentito negli Stati Uniti - anche se in questi ultimi anni è un tema che sta diventando sempre più attuale ovunque. Un tema che porta con sé anche un discorso di accettazione, sia da parte della persona coinvolta che delle altre persone.
Perché è semplice a parole affermare:"Non ti curar di loro, ma guarda e passa", poi però quegli sguardi muti di disapprovazione non tutti sono in grado di sostenerli.
Abbiamo già visto questo argomento trattato in Voglio una Vita a Forma di Me e ritorna in Brittany Non Si Ferma Più, scritto e diretto da Paul Downs Colaizzo e distribuito su Amazon Prime Video a partire dal 23 agosto 2019.
Brittany Forgler (Jillian Bell) è una ventottenne newyorchese in sovrappeso che cerca di strappare una risata a ogni persona che incontra, ma molti altri invece la trattano con indifferenza, non aiutandola nemmeno a farsa salire sulla metropolitana mentre si stanno chiudendo le porte.
A seguito di una visita di controllo, a Brittany viene detto che deve perdere peso per evitare complicazioni di natura fisica e psicologica e il modo migliore per ottenere questo risultato è fare del moto. Non potendo pagarsi una palestra, la donna comincia a frequentare gruppi di runner dilettanti.
Dopo la fatica iniziale, Brittany diviene discretamente versatile nella corsa a livello amatoriale e si pone un obiettivo ambizioso: partecipare alla Maratona di New York e riuscire a tagliare il traguardo.
Con questo film, il regista e sceneggiatore si ispira alla vera storia di una sua amica che si era posta lo stesso obiettivo di Brittany per raccontare una storia motivazionale più ampia sui temi dell'accettazione e dell'amicizia.
Brittany Forgler è infatti la classica ragazza insicura che maschera questo suo atteggiamento con sorrisi e battute nei confronti degli amici e degli estranei, ma dentro di sé si sente sola e soffre per la sua condizione e il fatto di circondarsi in principio di amici non affidabili non la aiuta.
Il dover fare i conti col proprio peso diventa dunque la molla di cui ha bisogno per affrontare queste sue insicurezze e paure, di cui scopriremo anche la causa scatenante. Correre per intero la Maratona di New York, dunque, è quell'ostacolo da superare con cui ci si convince che poi le cose andranno meglio, ma non è così semplice.
Il film sottolinea anche come sia importante saper accettare l'aiuto dei propri amici, quelli veri. Poiché certe difficoltà non possono essere affrontate da soli e a volte occorre qualcuno che ti dica anche dove stai sbagliando e da cui non ci si deve allontanare. Certo non è semplice, in quanto chiedere aiuto implica l'ammettere che sei in difficoltà, e la protagonista a un certo punto sbaglierà profondamente su questo, ma è anche necessario.
E dare e ricevere buoni sentimenti è sempre la medicina migliore, perché alla fine non è fondamentale riuscire a tagliare il traguardo. L'importante è avere al proprio fianco lungo il percorso - fisico e morale - dei veri amici che ci sostengano e ci dicano di non arrendersi.

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