lunedì 13 novembre 2023

Netflix Original 166: Un'Ultima Risata


Lo stand-up comedy è un one-man show da sempre predominante negli Stati Uniti, ma anche in Inghilterra, dove un comico sale su un palco (teatrale o televisivo) e mette in scena una serie di battute più o meno politicamente scorrette (di questi tempi, meno). Un format che anche in Italia hanno provato a replicare in alcuni show televisivi.
Una tradizione che va avanti da decenni, ormai, e che ha sfornato decine di comici da palcoscenico, ognuno con le proprie peculiarità, i quali hanno poi anche trovato la via del cinema. Uno dei più celebri e storici è Chevy Chase, uno dei protagonisti di Un'Ultima Risata (The Last Laugh), scritto e diretto da Greg Pritikin e distribuito su Netflix a partire dall'undici gennaio 2019.
Al Hart (Chevy Chase) è stato uno dei più importanti manager di attori comici della storia, ma ormai non ha più alcun cliente e sta invecchiando. La figlia lo convince dunque a trasferirsi in una casa di riposo.
Qui Al Hart ritrova il suo primo assistito, Buddy Green (Richard Dreyfuss), un comico con grandi potenzialità che però si è ritirato dalle scene cinquant'anni fa per ragioni non chiare.
Non volendo ancora arrendersi al tempo che passa, Al Hart riesce a convincere Buddy Green a fare un tour lungo alcune città degli Stati Uniti, per portare avanti quella carriera mai sbocciata tanto tempo fa. Buddy Green accetta e il viaggio sarà un'occasione per entrambi per riscoprire sé stessi.
Siamo di nuovo nell'ambito del road trip movie, ovvero di un viaggio che è sì principalmente esteriore attraversando varie città, ma diventa anche l'occasione per i due protagonisti per scrutare nel proprio animo, per ripensare a ciò che hanno fatto nel corso della loro lunga vita e vedere se abbiano dei rimpianti o meno.
Vi sarà dunque per loro anche la possibilità di poter ricominciare e trovare un nuovo percorso di vita, nonostante tutti coloro che li circondano li vogliano confinati in una casa di riposo perché li ritengono troppo vecchi.
Ma questa pellicola è anche la celebrazione di un'epoca che non c'è più, e stavolta non è un semplice discorso di politicamente scorretto o meno. La comicità da palcoscenico di un tempo, per inflessione, per movimenti sul palco, per interazione col pubblico, era molto diversa da quella attuale, più inquadrata e che deve maggiormente rispondere a esigenze commerciali.
Non diventa, però, in questo caso un messaggio da boomer del tipo "come erano belli i tempi in cui...", poiché non vi è alcuna accusa alla comicità moderna, la quale in ogni caso - e ci riferiamo a quella americana e inglese, ovviamente - riesce ancora a essere in alcuni casi molto graffiante.
Si vuole semplicemente lasciare impresso nella memoria un periodo che è giusto ricordare e che ha segnato le vite di molte persone, con salvifiche risate (politicamente scorrette o meno).

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