domenica 1 gennaio 2023

A scuola di cinema: In Viaggio con Papà (1982)

1979: Carlo Verdone, sulla cresta dell'onda grazie alla trasmissione televisiva Non Stop e in procinto di esordire al cinema con Un Sacco Bello, viene invitato a una cena da suo cognato, Christian De Sica, il quale ha sposato la sorella dell'attore.
La tavolata è di quelle d'eccezione, poiché vi sono anche Peppino De Filippo, Paolo Stoppa e Alberto Sordi. È la prima volta che Carlo Verdone ha la possibilità di incontrare quest'ultimo, nonostante le loro case fossero molto vicine quando lui era un bambino.
Alla fine della cena, Verdone si avvicina a Sordi e gli chiede un autografo. Costui lo accontenta e gli lascia una dedica speciale:"A Carlo Verdone, con tutto il mio paterno affetto".
Alberto Sordi si premura di sottolineare la parola "paterno" e Carlo Verdone rimane colpito da questa cosa, chiedendosi se un giorno ci sarà la possibilità che loro due possano recitare insieme in un film nei ruoli di padre e figlio. Un desiderio che pochi anni dopo viene accontentato.


Qualche mese dopo l'uscita di Bianco, Rosso e Verdone, Sergio Leone invita Carlo Verdone a pranzo in un ristorante e gli chiede quale paga accetterebbe per lavorare in un film con Alberto Sordi. L'attore, credendo stia scherzando, gli dice che sarebbe disposto ad accettare anche il minimo sindacale.
Sergio Leone allora si fa dare da un cameriere un tovagliolo e una penna e chiede a Carlo Verdone di mettere per iscritto quanto ha appena detto e firmarlo. L'attore romano, credendo che il produttore dei suoi primi due film stia ancora scherzando, fa quanto richiesto e Sergio Leone, dopo aver controfirmato il tovagliolo, se lo mette in tasca.
Una settimana dopo, Sergio Leone convoca Carlo Verdone presso gli uffici della Titanus, per un meeting col produttore Goffredo Lombardo. Qui tira fuori il tovagliolo del ristorante e dichiara che esso rappresenta il contratto con cui Verdone si impegna formalmente, dietro una paga al minimo sindacale, a interpretare un film con Alberto Sordi.
Dopo un primo momento di imbarazzo, Goffredo Lombardo chiede se vi sia anche una storia pronta. Leone risponde che sarà incentrata su un rapporto tra padre e figlio e ne parlerà con Alberto Sordi quel pomeriggio stesso. Carlo Verdone ha poi modo di incontrarsi in separata sede con Goffredo Lombardo e concordare un diverso ingaggio: è il produttore stesso che non vuole che l'attore riceva la paga minima.
Pochi giorni dopo, Carlo Verdone incontra infine Alberto Sordi, il quale gli conferma l'intenzione di girare con lui un film incentrato sul rapporto tra padre e figlio, un vecchio progetto che voleva realizzare tempo prima insieme a Vittorio De Sica (dove quest'ultimo sarebbe stato il padre e Sordi il figlio), sceneggiato da lui e Rodolfo Sonego. Verdone chiede se può contribuire anche lui alla sceneggiatura, ricevendo l'assenso di Alberto Sordi.
Le riunioni di sceneggiatura si tengono di solito la domenica mattina, a partire dalle ore dieci. Verdone, Sordi e Sonego si scambiano le loro varie opinioni e suggerimenti, con la moglie di Sonego, Allegra, che prende tutti gli appunti perché siano poi selezionate le idee migliori.
Il primo titolo scelto è Un Padre e un Figlio, ma poco tempo dopo Alberto Sordi ne sceglie uno nuovo.
Le riprese si svolgono dal marzo al giugno del 1982, principalmente in Toscana. I rapporti lavorativi tra Alberto Sordi, l'attore navigato nonché regista della pellicola, e Carlo Verdone, la promettente giovane leva, si mantengono su buoni rapporti e a Verdone viene anche concesso di fare numerose improvvisazioni.
Tali rapporti, tuttavia, si incrinano in un paio di occasioni. La prima volta quando occorre che Carlo Verdone, per esigenze di copione, faccia una nuotata in mare aperto. Il problema è che l'acqua, oltre che sporca, è molto fredda, ma Sordi è inflessibile: la scena deve comunque essere girata.
Carlo Verdone inizia a nuotare, ma ben presto comincia ad avere un giramento di testa e domanda perciò che siano fermate le riprese. Sordi non lo sta a sentire e continua a chiedere all'attore romano di nuotare. Verdone, stanco della situazione, lo manda a quel paese.
Sordi non ribatte e se ne ve e altrettanto fa la troupe, in un silenzio quasi glaciale. Da solo e con fatica, Carlo Verdone torna a riva con la pelle intirizzita, dove una costumista gli presta un accappatoio per riscaldarsi. In albergo, l'attore scopre di avere qualche linea di febbre.
A notte fonda, Alberto Sordi va infine a trovare Carlo Verdone, scusandosi e chiedendo che si riappacifichino.
La seconda volta si rischia un serio incidente, durante l'ultimo giorno di riprese. La scena prevede un litigio tra padre e figlio al termine del quale quest'ultimo deve abbracciare suo padre da dietro. Carlo Verdone, però, decide di fare un'improvvisazione e fa un piccolo salto, appoggiandosi con le mani a mezz'aria sulle spalle di Alberto Sordi che, non aspettandosi il tutto, appare chiaramente impaurito.
Quando Sordi chiama lo stop, inveisce contro Verdone in quanto il suo ginocchio sinistro - a causa del salto dell'attore romano - si sta gonfiando e prova dolore al femore. Qualche giorno dopo, Alberto Sordi telefona a un mortificato Verdone dicendogli che deve andare in giro per un po' col bastone (alla fine lo deve tenere almeno un mese), ma la scena fa ridere e dunque viene tenuta così come è stata girata.
In Viaggio con Papà viene distribuito nei cinema italiani a partire dal 18 dicembre 1982. Carlo Verdone viene a sapere che il montaggio originale dura tre ore e, alla proiezione in anteprima, si immagina che molte delle sue parti siano state tagliate in fase finale.
Scopre invece con sua grande sorpresa che la totalità delle riprese che lo riguardano è rimasta, mentre Alberto Sordi ha deciso di tagliare principalmente le sue parti. Verdone ringrazia il suo collega per questo gesto, ma gliene chiede anche il motivo. Sordi risponde che, se le battute funzionano come nel suo caso, allora non ha senso tagliarle.
Dopo questa prima, fruttuosa pellicola, Alberto Sordi e Carlo Verdone hanno poi modo qualche anno dopo di collaborare di nuovo insieme in un altro film... ma questa è un'altra storia.

2 commenti:

  1. Film molto divertente che so quasi a memoria :D Comunque ti devo correggere, Verdone incontrò Sordi anche da bambino/ragazzino, e venne anche trattato malamente da Albertone... E' vero comunque che si conobbero ufficialmente nell'occasione che hai citato

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    1. Grazie della precisazione! Quindi diciamo che quella cena fu il loro primo incontro "professionale".

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