domenica 22 gennaio 2023

A scuola di cinema: Gremlins (1984)

1920: Iniziano a verificarsi strani incidenti di natura meccanica sugli aerei della RAF (Royal Air Force) britannica. Strumentazione che smette all'improvviso di funzionare, l'aereo che perde quota, il motore che si spegne d'un tratto e non se ne riesce a capire la causa.
Gli sfortunati piloti coinvolti in questi incidenti sono talvolta costretti a lanciarsi col paracadute ma, prima di farlo, avvisano la loro base che il mezzo è stato attaccato da un gremlin, un folletto che gioca loro scherzi malvagi.
Tale insolita mitologia (dovuta con ogni probabilità allo stress da eccessiva altitudine e a guasti causati dall'usura dei mezzi) continua fino al termine della Seconda Guerra Mondiale e diviene popolare quando lo scrittore Roald Dahl, un ex pilota della RAF, scrive nel 1943 un romanzo dal titolo The Gremlins, che viene opzionato dalla Walt Disney per farne un film di animazione.
Questo progetto non si concretizza ma, alcuni decenni dopo, i Gremlin compaiono infine in un film... molto diverso dalla storia di Roald Dahl.


L'idea di scrivere una sceneggiatura sui Gremlin viene a Chris Columbus mentre vive in un appartamento di Manhattan nel periodo in cui frequenta la scuola di cinematografia presso la New York University, un appartamento dove sono presenti anche dei topi. Topi che di notte escono e paiono, alle orecchie dello sceneggiatore, come un intero esercito composto da piccoli soldati che marcia verso di lui nell'oscurità digrignando i denti.
Chris Columbus idea dunque un trattamento con l'unico obiettivo di farsi notare nell'ambiente cinematografico e dimostrare le proprie capacità. Solo che quella sceneggiatura giunge tra le mani di Steven Spielberg che, ritenendola una delle migliori che abbia mai visto, decide di opzionarla ed essere produttore esecutivo del film tramite la propria società Amblin Entertainment.
La Warner Bros. si incarica della distribuzione, con l'obiettivo principale che Spielberg possa poi collaborare ancora per questa società.
Steven Spielberg vede come possibile regista del film Tim Burton, il quale all'epoca sta iniziando a farsi notare nell'ambiente, ma la sua mancanza di esperienza nel dirigere un lungometraggio convince Spielberg ad abbandonare questa idea.
La regia viene allora affidata a Joe Dante, in quanto Steven Spielberg - oltre ad aver apprezzato L'Ululato (The Howling) - lo ritiene il più adatto per dirigere un film che è una sorta di mix tra horror e commedia.
Forse più horror che commedia, tanto che la sceneggiatura iniziale deve essere revisionata poiché ritenuta fin troppo dark e contenente numerose scene che creerebbero problemi con l'organismo di censura.
Nel trattamento originario di Chris Columbus, infatti, il cane del protagonista viene divorato vivo dai Gremlin e sua madre viene decapitata e la testa gettata lungo le scale verso di lui. Inoltre, vi è una scena in cui i Gremlin attaccano un McDonald's e mangiano gli avventori del locale al posto degli hamburger.
Sia Spielberg che Dante sono concordi nell'eliminare queste scene, al fine di rendere la pellicola il più family-friendly possibile. Solo su una scena sono in disaccordo, quella in cui il personaggio di Kate Beringer racconta di come abbia ritrovato suo padre vestito da Babbo Natale col collo rotto per aver cercato di entrare dal camino di casa e in stato di decomposizione, scoprendo così che Babbo Natale non esiste.
Steven Spielberg e la Warner Bros. vorrebbero che questa scena fosse tolta, ma Joe Dante insiste nel mantenerla, affermando che essa incarna perfettamente lo spirito del film. Pur avendo il controllo creativo e la decisione finale, Spielberg decide infine di accontentare la richiesta del regista.
Su un altro punto, invece, Spielberg esercita il controllo creativo. In principio è previsto che Gizmo e Stripe (Ciuffo Bianco) siano in realtà la stessa creatura, quindi Gizmo stesso diventa malvagio. Spielberg ritiene invece che debba esserci un Gremlin buono (e coccoloso) con cui ci si possa identificare, anche per ragioni di marketing (si è più disposti a comprare un pupazzo di un essere buono che cattivo). E così viene creato appositamente Stripe.
Per il ruolo di Kate Beringer, la Warner Bros. non è esattamente entusiasta del casting di Phoebe Cates, in quanto costei ha partecipato in precedenza a film quali Fuori di Testa (Fast Times at Ridgemont High) e American College (Private School), non esattamente rivolti a un pubblico di famiglie, ma Joe Dante ritiene invece sia perfetta.
Per il ruolo di Billy Peltzer, la scelta viene effettuata da Steven Spielberg e ricade su Zach Galligan quando si avvede, durante un'audizione, che vi è una grande intesa tra lui e Phoebe Cates.
Ma rimangono gli interpreti più importanti, quelli che non hanno bisogno di un contratto da firmare ma sono presenti già nel titolo, i Gremlin appunto.
Con la tecnologia CGI ancora non a portata, una prima idea di utilizzare lo stop motion viene scartata quando ci si accorge che, oltre ad allungare in maniera inaccettabile le tempistiche, comporterebbe un budget elevato. Si suggerisce allora di utilizzare delle scimmie ammaestrate, ma quando una prova con una scimmia fallisce miseramente quando questa viene presa dal panico poiché le viene infilata sulla sua testa un copricapo da gremlin ci si accorge di quanto tale opzione sia inattuabile.
Chi propone l'idea più fattibile, la quale viene infine messa in atto, è l'esperto di effetti speciali Chris Walas, che suggerisce di utilizzare dei pupazzi animati da controllare manualmente o da remoto. Solo di Gizmo vengono realizzati 30 modelli da usare per le varie riprese.
Le riprese iniziano in via ufficiale il 27 aprile 1983, tenendosi in California.
Siccome la costruzione di un singolo pupazzo di un Gremlin si aggira tra i 30.000 e i 40.000 dollari, al termine della giornata lavorativa ogni giorno la sicurezza ispeziona le macchine del cast e della troupe per assicurarsi che nulla sia stato rubato.
In origine, la scena finale prevede che sia Gizmo che Billy, aprendo due diverse finestre, espongano Stripe alla luce del sole provocando così la sua distruzione e così la scena viene girata. Anche qui, però, Steven Spielberg esercita il controllo creativo e impone che solo Gizmo risulti come l'eroe della situazione. Zach Galligan viene a conoscenza di questa decisione solo a cose fatte.
Le riprese si concludono il 10 luglio 1983. Le scene riguardanti i Gremlin sono state girate senza effetti sonori, i quali vengono aggiunti in fase di post-produzione. Per Stripe, la voce è quella di Frank Welker, storico doppiatore dei Looney Tunes. Voci aggiuntive dei Gremlin sono invece realizzate da Michael Winslow.
Welker stesso suggerisce il nome dell'attore per la voce di Gizmo, Howie Mandel. Con un linguaggio dei Gremlin composto perlopiù da termini incomprensibili, è anche semplice per lui lavorare su più adattamenti internazionali.
In principio è prevista un'uscita nel 1984 durante il periodo natalizio (lo stesso in cui è ambientata la pellicola), ma la Warner Bros. nota che non ha alcuna uscita di rilievo per quando uscirà Ghostbusters e decide così di anticipare la data.
Gremlins viene distribuito nei cinema americani a partire dall'otto giugno 1984. A fronte di un budget di 11 milioni di dollari, la pellicola arriva infine a incassare a livello internazionale 213 milioni di dollari.
La prima collaborazione tra Steven Spielberg e Chris Columbus si è dunque rivelata proficua, oltre a lanciare la carriera di quest'ultimo, e continua subito dopo con un nuovo progetto, I Goonies (The Goonies)... ma questa è un'altra storia.

5 commenti:

  1. Genesi di un capolavoro che, ancora oggi, non mi stanco mai di riguardare... e che rientra tra i film di Natale da riproporre ogni anno!

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  2. Effettivamente è stato un bene inserire la frase su Babbo Natale, che di per sé è comica; ci ha visto giusto Dante.
    Per il resto, certo... potevano rendere grottesche e divertenti anche le scene che hanno deciso di eliminare (penso a quella del Mc... sarebbe stata fighissima!)^^

    Moz-

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    1. E non essendo state mai girate non potremo mai vedere una Director's Cut: rimarrà allora nei nostri sogni... o incubi.

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