Abbiamo ormai affittato un monolocale confinante col liceo cinematografico che compare in tutte queste produzioni che abbiamo visto, le quali si sono moltiplicate a seguito del moltiplicarsi dell'offerta, che porta anche a una leggera sovraesposizione della tematica.
La quale può avere molte sfaccettature e trattare l'argomento degli amori adolescenziali sotto una luce differente rispetto a trenta o quarant'anni fa, la società è cambiata dopotutto.
Alex Strangelove è un film scritto e diretto da Craig Johnson e distribuito su Netflix a partire dall'otto giugno 2018. Il protagonista si chiama in realtà Alex Truelove (Daniel Doheny) e ha la passione per gli animali e la natura, cosa che lo porta a conoscere una sua compagna di scuola di nome Claire (Madeline Weinstein), con cui inizia a girare insieme una webseries e di cui si innamora.
A una festa, però, Alex incontra Elliot (Antonio Marziale) e rimane affascinato da lui, fino a iniziare a provare dei sentimenti.
Nasce così un triangolo amoroso che porterà Daniel a dover fare una scelta, importante per lui e per il suo destino.
Abbiamo in questo caso al centro della vicenda il tema dell'identità sessuale, molto sentito da una certa parte di popolazione (ognuno di voi deciderà se questo è rilevante oppure no) in questi ultimi anni. Quindi il triangolo amoroso che domina le commedie romantiche adolescenziali assume qui una nuova dimensione.
Il focus è sia come il personaggio decide di accettare sé stesso nella sua vera identità, di cui lui stesso non è consapevole fino in fondo, sino a quando non incontra Madeline e Elliot e si mette in discussione, sia come far sì che questo sia accettato all'esterno, in un mondo che pare ossessionato da tale argomento (anche se non si capisce davvero il perché).
In sé il film non è nulla di così trascendentale, in quanto lo si può vedere come una classica storia d'amore (quindi non di amore omosessuale, bisessuale o eterosessuale) e perciò essere accettato come tale dal pubblico è il suo obiettivo. Yes, there is some buonismo lungo la via.
Ci sono, infatti, le stesse dinamiche che già abbiamo visto in altre commedie romantiche ambientate al liceo, non cambia assolutamente nulla e non ci sono sorprese o shock particolari.
A conferma di questo vi è il fatto che gli amici e i compagni di scuola del protagonista non lo giudicano mai per le sue scelte sessuali, anzi, cercano di dargli dei consigli e di guidarlo, non provando alcuna forma di pregiudizio nei suoi confronti.
Poiché, dopotutto, alla fine è una questione amorosa, di vero amore. E tutti noi siamo stati innamorati almeno una volta nella vita.
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