Le Storie Immaginarie, o Elseworlds, hanno caratterizzato fino a poco tempo fa la linea editoriale della DC Comics. Nel primo caso costruivano, a volte in maniera involontaria, quel Multiverso che sarebbe stato poi cancellato in Crisi Sulle Terre Infinite. Nel secondo caso immaginavano svolte ipotetiche di eventi avvenuti su un'unica Terra. Con il ritorno del Multiverso e l'implementazione di molti concetti di questi racconti immaginari, la loro pubblicazione è venuta meno.
Uno degli Elseworlds più celebri è Il Chiodo (The Nail), miniserie di tre numeri pubblicata nel 1998, scritta e disegnata da Alan Davis.
La storia ci insegna che Kal-El è stato ritrovato da Jonathan e Martha Kent, una volta che il suo razzo è atterrato sulla Terra, mentre costoro percorrevano una strada col loro pick-up. In un altro mondo, però, questo non è avvenuto a causa di un chiodo che ha forato le gomme del mezzo e Superman non è dunque mai giunto a Metropolis.
Svariati anni dopo, i cittadini di Metropolis eleggono il loro sindaco, Lex Luthor, fortemente avverso ai metaumani che ritiene essere alieni che intendono conquistare la Terra. La Justice League capitanata da Wonder Woman e Batman intende contrastare questo comune sentire, ma una serie di eventi che vede in apparenza responsabili i componenti del gruppo contribuisce solo a mettere di più in cattiva luce la posizione dei metaumani.
Qualcosa, però, non torna. Sembra che dietro questi eventi vi una una mano comune, qualcuno che vuole spodestare i metaumani dal loro trono. Qualcuno di... alieno.
Questa miniserie porta in sé due celebrazioni: la prima è quella rivolta alla Silver Age della DC Comics, un'era che - c'è da presumere - ha segnato l'adolescenza di Alan Davis (nato nel 1956) e su cui si è forgiata quell'incredibile immaginazione che ha poi graziato numerose opere da lui ideate.
L'autore infonde infatti in questa sua opera tutto il sense of wonder tipico di quell'era, opportunamente adattato per un nuovo pubblico, e la popola di decine di personaggi (oltre alla Justice League, c'è il Quarto Mondo, la Doom Patrol, il corpo delle Lanterne Verdi e molto altro) che trovano tutti il loro posto nella storia.
La seconda celebrazione riguarda l'Uomo d'Acciaio, ovvero Superman. Pur essendo praticamente assente dalla scena, la sua presenza è invece ben visibile al lettore in questo mondo che si è andato a formare senza la sua guida e la sua battaglia per la giustizia.
Non è la prima celebrazione del personaggio di Superman e non sarà l'ultima, ma bisogna ammettere che parte da un presupposto semplice nella sua formulazione e che trova piena ed efficace realizzazione nel cerchio narrativo rappresentato da questa storia.
Nessun commento:
Posta un commento