18 novembre 1966: Durante la guerra in Vietnam, 5 soldati dell'esercito americano - il sergente David Edward Gervase, Steven Cabbot Thomas, Robert Storeby, Cipriano Garcia e Joseph Garcia - tutti sui vent'anni o poco più, si intrufolano all'alba nel villaggio di Cat Tuong, rapendo la giovane Phan Thi Mao e portandola via con loro.
Quello stesso giorno, la ragazza viene violentata da quattro dei cinque soldati, solo Robert Storeby si rifiuta.
Il giorno successivo, i cinque soldati rimangono coinvolti in un conflitto a fuoco contro i Vietcong e - temendo che costoro possano aver visto Phan Thi Mao imbavagliata e legata e preda della paura - Steven Thomas porta la ragazza in un'area nascosta e la pugnala per tre volte. Incredibilmente, però, Phan Thi Mao sopravvive e cerca di fuggire, ma Steven Thomas la raggiunge e la uccide con un colpo di pistola alla testa.
Robert Storeby non intende far sì che quest'atto rimanga impunito. Denuncia i suoi commilitoni ai propri superiori, ma in principio nessuno gli presta ascolto, mentre gli altri soldati che erano con lui lo minacciano di morte.
Determinato a proseguire, Storeby si rivolge alle principali autorità militari, che portano nel 1967 gli altri quattro soldati presso la corte marziale, dove vengono condannati per omicidio non premeditato, tranne David Edward Gervase, il più alto in grado, che viene accusato di omicidio premeditato e condannato all'ergastolo.
Se vi erano speranze da parte dell'esercito americano che questo episodio passasse sotto silenzio, queste vengono del tutto disattese quando, il 18 ottobre del 1969, compare sulla rivista New Yorker un lungo articolo del giornalista Daniel Lang intitolato Casualties of War, che racconta dell'omicidio di Phan Thi Mao da parte dei soldati americani, modificando - per ragioni legali e di sicurezza - il nome di Storeby in Sven Eriksson e quello di David Gervase in Tony Meserve. L'articolo viene espanso poi in un libro che viene pubblicato quello stesso anno.
Un articolo che crea molto scalpore. E che qualche tempo dopo diviene oggetto di un adattamento cinematografico.
Un primo film basato su quello che viene poi definito l'Incidente della Collina 192 è O.K. di Michael Verhoeven, uscito nel 1970 e che genera così tanto clamore al Festival del cinema di Berlino, dove viene presentato e censurato dall'organizzazione, che quell'anno la manifestazione non assegna alcun premio.
L'articolo di Daniel Lang viene opzionato dalla Warner Bros. nel 1970, con Jack Clayton scelto come regista, una sceneggiatura già completata scritta da Pete Hamill e James Woods nella parte di Eriksson.
L'uscita del film di Michael Verhoeven, tuttavia, complica le cose poiché - con una possibile distribuzione internazionale all'orizzonte - la Warner Bros. teme che la propria pellicola possa risultare una copia del film tedesco e cerca dunque di bloccarne l'uscita negli Stati Uniti. Nonostante la pre-produzione continui, il film non viene mai alla fine effettivamente realizzato.
C'è un altro regista interessato al progetto ed è Brian De Palma, ma non ha ancora la necessaria notorietà per essere scelto. Nove anni dopo, nel 1979, il regista ha modo di incontrare lo sceneggiatore e scrittore teatrale David Rabe, un veterano della guerra in Vietnam che ha conosciuto tramite amici comuni, il quale è interessato anche lui a sviluppare un adattamento cinematografico dell'articolo di Daniel Lang.
Devono tuttavia passare altri anni prima che Brian De Palma trovi una società di produzione interessata al progetto e, indirettamente, viene aiutato dal fatto che vi siano stati alcuni film di denuncia sulla guerra in Vietnam quali Platoon di Oliver Stone e Full Metal Jacket di Stanley Kubrick. A seguito del successo ottenuto con Gli Intoccabili (The Untouchables), il regista propone dunque alla Paramount Pictures questo progetto.
Grazie all'intercessione della produttrice Dawn Steel viene dato il via libera nel 1987 e si mettono sotto contratto Michael J. Fox e Sean Penn per i ruoli di Eriksson e Meserve.
Quando David Rabe completa la sceneggiatura, tuttavia, alcuni esecutivi della Paramount la ritengono troppo deprimente. Inoltre, preoccupazioni sul budget stimato che lievita oltre i 20 milioni di dollari e il fatto che non si sia convinti che Michael J. Fox possa interpretare al meglio un ruolo drammatico mettono il progetto in stand-by.
Poco dopo, colei che aveva interceduto in favore di Brian De Palma, Dawn Steel, viene licenziata dalla Paramount e apprende della cosa in ospedale, il giorno in cui dà alla luce sua figlia.
La donna, tuttavia, non demorde: diventa presidente della Columbia Pictures sempre nel 1987, rileva la sceneggiatura di David Rabe e la fa mettere in produzione nel mese di novembre. È il primo film da lei approvato alla Columbia. Dawn Steel è consapevole che la pellicola potrebbe non conseguire grandi incassi, ma questo non rappresenta per lei un problema.
Prima dell'inizio delle riprese, Brian De Palma chiede alcune revisioni della sceneggiatura a David Rabe, che non incontrano il favore dello scrittore, in particolare un finale ottimista ambientato nel presente che faccia da contraltare alle cupe vicende del passato. Questo porta lo sceneggiatore, che pur viene accreditato, a prendere le distanze dal risultato finale.
Le riprese si svolgono tra aprile e maggio del 1988, tenendosi in San Francisco e Thailandia. Prima dell'inizio della lavorazione, gli attori ricevono un adeguato addestramento militare, della durata di due settimane, sotto la guida degli esperti militari Art Smith e Michael Stokey.
Il problema più immediato e particolare che si verifica nello girare nella giungla thailandese è che questa è piena di serpenti e per aggirare l'ostacolo vengono assoldati dei cacciatori di serpenti che li allontanino dal set quando vi sono le riprese in corso. In almeno un'occasione, tuttavia, un serpente arriva fin troppo vicino a mordere Sean Penn.
In principio il ruolo del soldato Herbert Hatcher viene affidato a Stephen Baldwin, il quale gira anche alcune scene, ma Brian De Palma rimane insoddisfatto della sua interpretazione e lo allontana dal set, sostituendolo con John C. Reilly, ingaggiato in principio per fare da comparsa. Questa pellicola rappresenta il debutto cinematografico per questo attore.
Prima dell'uscita ufficiale, viene tenuto uno screening preliminare a cui partecipa anche Steven Spielberg, grande amico di Brian De Palma, che apprezza la pellicola. Sentimento non condiviso da altri partecipanti, che abbandonano la proiezione prima della sua fine, sconvolti dalla brutalità della storia. Questo porta Brian De Palma a intervenire sul montaggio finale, facendo eliminare le scene più cruente.
Vittime di Guerra (Casualties of War) viene distribuito nei cinema americani a partire dal 18 agosto 1989. A fronte di un budget di ventidue milioni e cinquecentomila dollari, la pellicola arriva infine a incassare a livello internazionale quasi 19 milioni di dollari. Il film, dunque, non si rivela un successo, diversamente dalle altre pellicole incentrate sul Vietnam uscite negli ultimi anni.
Brian De Palma e Sean Penn, tuttavia, torneranno a collaborare alcuni anni dopo per Carlito's Way... ma questa è un'altra storia.
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