Dopo l'incredibile successo del primo film di Arma Letale (Lethal Weapon), il produttore Joel Silver e la Warner Bros. intendono mettere subito in produzione un sequel.
Il detto popolare afferma che squadra vincente non si cambia. Dunque, nella primavera del 1987, appena poche settimane dopo l'uscita del film nelle sale cinematografiche, viene chiesto allo sceneggiatore Shane Black di scriverne anche il seguito. Ma non tutto andrà liscio.
Shane Black, con l'aiuto di un suo amico, il romanziere Warren Murphy, scrive in sei mesi quindi una nuova sceneggiatura dal titolo Play Dirty e la sottopone al giudizio di Joel Silver, del regista Richard Donner e della Warner Bros.
Tale giudizio è pressoché unanime e di stampo negativo e non tanto per la qualità della sceneggiatura, da tutti ritenuta di ottima fattura, quanto invece per la sua crudeltà ed efferatezza.
Nel trattamento di Shane Black e Warren Murphy, infatti, il confronto tra Martin Riggs, Roger Murtaugh e i criminali sudafricani è molto più drammatico e intenso, i cattivi sono ancora più spietati e crudeli e vi sono un paio di scene di tortura prolungate. Vi è anche un'insolita scena in cui un aereo pieno di cocaina esplode, rilasciando come fosse neve la sostanza stupefacente lungo tutta Los Angeles.
Inoltre, non vi è alcuna traccia di ironia o comicità e alla fine Martin Riggs viene ucciso con una pugnalata da Benedict (il primo nome dell'antagonista Pieter Vorstedt), dopo aver lasciato un messaggio d'addio a Roger Murtaugh.
Sono in particolar modo questi due elementi quelli che risultano di maggiore discordia, in quanto la Warner Bros. vuole qualche momento di sollievo e desidera - per ovvie ragioni monetarie - che il personaggio di Martin Riggs sopravviva in previsione di eventuali altri sequel. Viene richiesto dunque a Shane Black una totale revisione della sceneggiatura che tenga conto di questi cambiamenti.
Lo scrittore oppone un netto rifiuto, ritenendo quanto da lui prodotto un perfetto epilogo. Così, dopo aver meditato di restituire l'anticipo di 250.000 dollari, sceglie di abbandonare il progetto dividendo il suo compenso con Warren Murphy. Shane Black, pur ritenendo questo suo trattamento una delle cose migliori da lui scritte, perde poi questa sceneggiatura che non verrà mai più ritrovata.
Dopodiché - complice anche un difficile periodo personale che trova il suo culmine nella fine di una relazione a cui tiene molto - Black decide di prendersi un periodo sabbatico, ritornando sulle scene solo un paio di anni dopo con L'Ultimo Boy Scout (The Last Boy Scout). Non sarà invece più coinvolto per questo o i successivi seguiti di Arma Letale.
In cerca di un suo sostituto, ci si rivolge a Jeffrey Boam, colui che aveva revisionato - non finendo accreditato - la sceneggiatura del primo film. Costui riprende solo la trama di base concepita da Shane Black (di cui viene tenuta una sola scena) e praticamente idea una nuova sceneggiatura, pur Shane Black venendo accreditato come ideatore del soggetto. Tale trattamento viene infine revisionato da Robert Mark Kamen, il quale si occupa in particolar modo dei dialoghi dei criminali sudafricani.
Col regista Richard Donner e gli interpreti principali, ovvero Mel Gibson e Danny Glover, confermati, occorre pensare al casting di Leo Getz (un personaggio che ha poco più di un cameo nel trattamento di Shane Black e che Jeffrey Boam rende un co-protagonista). La prima scelta ricade su Joe Pantoliano, ma è costretto a rinunciare in quanto impegnato con le riprese di Punto d'Impatto (The Last of the Finest).
La parte viene dunque affidata a Joe Pesci. Per questo ruolo e la sua parlantina, l'attore - d'intesa con Richard Donner - abbandona subito l'idea originaria di renderlo un personaggio effeminato e si ispira ad alcuni dipendenti di Disneyland che guidano i turisti nel parco divertimenti.
Le riprese iniziano in via ufficiale il 28 novembre 1988, tenendosi in California.
Durante la lavorazione, Richard Donner ha modo di rimanere sorpreso e scioccato quando Mel Gibson - che risulta sempre professionale e puntuale sul set, nonché collaborativo con tutti - gli confessa che ha qualche problema con l'alcolismo ed è capace di scolare quasi 3 litri di birra a colazione. Un altro problema, meno impattante, che l'attore deve affrontare è una piccola forma influenzale che lo perseguita per parte della lavorazione.
In principio, il personaggio di Rika van den Haas (interpretato da Patsy Kensit) deve sopravvivere, tanto che l'ultima scena - peraltro regolarmente girata - la vede insieme a Martin Riggs durante la Festa del Ringraziamento insieme alla famiglia Murtaugh. Si decide solo in un secondo momento che venga uccisa per dare un'ulteriore motivazione di vendetta a Riggs.
Nonostante Shane Black abbia rinunciato al progetto in quanto non disposto a scendere a compromessi in merito alla morte di Martin Riggs, viene deciso di girare due epiloghi. Il primo vede effettivamente il protagonista morire nella battaglia finale, seppur con Roger Murtaugh al suo fianco e non con costui che visiona un messaggio d'addio, mentre il secondo lo vede infine sopravvivere.
Negli screening preliminari, è ovviamente l'epilogo lieto quello che viene più apprezzato e così si decide di procedere in tal senso.
Le riprese si concludono il 24 marzo 1989.
Arma Letale 2 (Lethal Weapon 2) viene distribuito nei cinema americani a partire dal 5 luglio 1989. A fronte di un budget di 28 milioni di dollari, la pellicola arriva infine a incassare a livello internazionale oltre 227 milioni di dollari, un risultato di gran lunga superiore al primo film della saga.
Inoltre, nonostante l'evidente critica al governo sudafricano del tempo (dove imperava ancora la politica dell'apartheid e della supremazia bianca e Nelson Mandela - seppur ancora per pochi mesi - era rinchiuso in prigione), il film viene programmato in Sud Africa senza alcun tipo di censura, solo con un divieto per i minori di diciotto anni.
Non solo, risulta un grande successo di pubblico anche in questa nazione. Forse una sorta di anticipazione degli eventi che avrebbero rivoluzionato questo paese di lì a poco.
Superfluo aggiungere che, con questo rinnovato trionfo, un terzo capitolo della saga di Arma Letale è dietro l'angolo... ma questa è un'altra storia.
Impossibile non amarlo!
RispondiEliminaEsatto!
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