lunedì 23 gennaio 2023

Netflix Original 101: Il Quaderno di Sara


Si ritorna con questo film a una zona di conflitto, con la guerra sporca che viene esplorata anche per analizzare i pregi e i difetti dell'animo umano e le tante zone d'ombra che possono circondarci e condannarci. Sulla scia, dunque, di Per Primo Hanno Ucciso Mio Padre (First They Killed My Father) oppure Castello di Sabbia (Sand Castle).
Il Quaderno di Sara (El Cuaderno de Sara) è un film diretto da Norberto López Amado, scritto da Jorge Guerricaechevarría e distribuito su Netflix a partire dal 26 maggio 2018.
Laura Alonso (Belén Rueda), un'avvocatessa spagnola, giunge in Congo in cerca di sua sorella Sara (Marian Álvarez), scomparsa ormai da due anni, ma di recente intravista da una troupe fotografica in una zona di guerra del paese.
Spaesata in una nazione che non conosce e teatro di numerosi atti di violenza, la donna è comunque determinata a ritrovare sua sorella a tutti i costi e per questo sarà fondamentale l'aiuto che riceverà da un ex bambino soldato, Jamir (Ivan Mendes).
La condanna della guerra in sé e degli interessi economici e politici che ruotano attorno ad essa - tema che pure è presente - viene ben presto messa da parte per concentrarsi su come le persone comuni, o le persone catapultate in questo drammatico scenario, reagiscono a tale evento.
Ecco dunque una persona, Laura Alonso, che decide di affrontare una sfida che è decisamente più grande di lei e, per esigenze di storia, sopravvive a situazioni in cui chiunque altro morirebbe e maledettamente in fretta e dolorosamente.
Soprattutto le viene detto quelle venti o trenta volte che è meglio non addentrarsi in certi territori pericolosi dove si rischia la vita e lei, puntualmente, ogni singola volta si addentra in territori pericolosi dove si rischia la vita. Il tutto ovviamente per mostrare la brutalità della guerra e del conflitto, che travolge soprattutto le persone meno fortunate.
Quello che il film mi pare voglia far intendere è che anche le persone comuni possono fare la differenza in simili eventi e non devono lasciarsi guidare dai pregiudizi né distogliere lo sguardo, mentre si trovano nelle loro comodi case. Ognuno con quel poco che può, riuscirà a lasciare un segno.
Forse qualcosa di fin troppo banale nel mondo d'oggi, ma attraverso una storia che punta a un eccesso drammatico si arriva infine a una risoluzione che vuole essere un sollievo e un nuovo punto di partenza per le due protagoniste, le cui vite in maniera diversa sono state segnate dalla guerra.

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