mercoledì 10 maggio 2023

Fabolous Stack of Comics: Licantropus - La Saga di Glitternight


Dopo il ciclo di Gerry Conway e l'interregno di Marv Wolfman e Mike Friedrich, su Werewolf By Night approda lo sceneggiatore che scriverà il maggior numero di albi di questa serie: Doug Moench. Assistito alla parte grafica da Don Perlin.
Con la prima parte del loro lungo ciclo, che parte del ventesimo numero della serie pubblicato nel 1974, i due tirano le fila di alcune trame precedenti il loro arrivo, parte delle quali si trascinano sin dai primi numeri della testata, se non addirittura da Marvel Spotlight.
Dopo aver sconfitto il Comitato e liberato sua sorella, Jack Russell prova a dare una sistemata alla propria vita, per quanto sia possibile farlo quando a ogni fase di luna piena si trasforma in un lupo mannaro.
Sfrattato dal suo appartamento per disturbi, Jack Russell torna a vivere presso l'abitazione del patrigno, ma qualche buona notizia è in arrivo per lui, quale ad esempio il ritorno nella sua vita dell'amata Topaz, che l'aveva abbandonato dopo aver perso i suoi poteri.
Tuttavia né Jack Russell, né Topaz, né i loro amici possono essere preparati a ciò che accadrà allo scoccare del diciottesimo compleanno di Lissa, la sorella di Jack, che potrebbe ereditare la sua stessa maledizione. E uno stregone di nome Glitternight potrebbe complicare ulteriormente le cose.
Quando si approda su una serie i cui predecessori hanno abbandonato, senza risolverle, alcune sottotrame, lasciate bruscamente a metà, il compito non è mai semplice, poiché si potrebbe anche ignorarle e intraprendere subito una strada alternativa, ma già nel breve termine questo sarebbe visto come un difetto.
Doug Moench, invece, all'epoca praticamente agli esordi ma già un consumato professionista allo stesso tempo, non dimentica ciò che è stato fatto. Prima di tutto porta a compimento le due sottotrame più pressanti delle precedenti gestioni, quelle incentrate sul Comitato e sul mistero di Raymond Coker, dopodiché può finalmente pensare a tracciare un proprio percorso narrativo.
Per via di questo, tuttavia, lo sceneggiatore fatica in principio ad ingranare, ma una volta che ha preso le misure sia del personaggio e del suo mondo, nonché delle atmosfere della serie, procede ben spedito, concludendo la prima parte di questa gestione con la saga di Glitternight, di quattro episodi in totale, la quale dà una risoluzione apparentemente definitiva alla sottotrama riguardante Lissa Russell.
Già nei primi numeri sceneggiati da Gerry Conway si diceva di come anche lei sarebbe stata soggetta alla maledizione del lupo mannaro al compimento del diciottesimo anno di età, come suo fratello. Essendo questo un fumetto di mistero e avventura, va da sé che non sarà facile venire a capo del dilemma, in puro stile Marvel, e molti aspetti ci appariranno più che surreali. Ma è proprio questo il bello delle testate di quel tempo, se inquadrate nel giusto contesto.
La serie si avvia verso la sua conclusione, ma c'è ancora spazio per l'esordio di un celebre eroe.

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