mercoledì 3 maggio 2023

Fabolous Stack of Comics: Rorschach


Ispirato a The Question, Rorschach risulta una delle personalità più dirompenti e borderline che emerge da Watchmen. Il suo spasmodico desiderio di giustizia, il suo vedere il mondo solo in bianco e nero, il drammatico epilogo a cui va incontro lo rendono uno dei personaggi più amati di questa saga.
Per quanto ucciso dal Dr. Manhattan, tuttavia, Rorschach ha poi continuato ad apparire in nuove incarnazioni, una delle quali è quella presente in Doomsday Clock. Un'ulteriore nuova incarnazione compare in Rorschach, maxiserie di dodici numeri pubblicata tra il 2020 e il 2021, scritta da Tom King e disegnata da Jorge Fornés.
Nel mondo di Watchmen è il 2020. Un attentato ai danni di un candidato alla presidenza, Gavin Turley, orchestrato da un emulo di Rorschach - un disegnatore di nome Wil Myerson - e una giovane ragazza di nome Laura Cummings, viene sventato e i due vengono uccisi da un agente di sicurezza.
Qualcosa, tuttavia, non quadra nella dinamica dell'attentato e non si può escludere che vi siano dei mandanti, anche ad alti livelli. Per indagare su questa vicenda, l'entourage di Turley contatta un detective indipendente.
Man mano che procede nella sua indagine, il detective scopre una verità sempre più sconcertante. Una verità fatta di paranoie, complotti, messaggi spiritici e presunte invasioni aliene.
Ancora una volta, una storia collegata a Watchmen viene utilizzata per indagare sulla società americana dell'epoca. Gli Stati Uniti di Rorschach sono quelli in cui il cosiddetto sogno americano è definitivamente defunto - laddove nella storia originaria veniva corrotto - e viene usato solo come propaganda dalle varie fazioni politiche, senza distinzioni.
L'indagine del detective, di cui non a caso non sapremo mai il nome, è in realtà uno sguardo più ampio al mondo che lo circonda. E che, in senso più lato, circonda lo sceneggiatore, il quale indaga anche sulla figura dell'artista utilizzando creatori realmente esistenti o esistiti, come Otto Binder e persino Frank Miller (mentre Wil Myerson è un omologo dello Steve Ditko fervente sostenitore dell'oggettivismo, nonché creatore di The Question).
In apparenza i due perpetratori dell'omicidio, convinti che il candidato alla presidenza sia una pedina mentale di un'invasione aliena, possono apparirci pazzi e surreali. Ma quanto sono distanti da quelle persone che portano avanti teorie del complotto improbabili - e di nascosto supportate da certe parti politiche - che vedono dei politici al servizio di sette sataniche che offrono bambini in sacrificio?
Vi è una netta distanza, concettuale ed economica, tra le classi abbienti e quelle povere, le quali vengono lasciate a morire nei loro deserti fisici e psicologici. Facendo prosperare l'ignoranza e la disillusione, mentre per placarli vengono dati loro in pasto blockbuster cinematografici senza soluzione di continuità, di modo tale che non si concentrino più di tanto sui problemi comuni.
E in questo scenario, così diverso da quello di trentacinque anni fa, Rorschach può ancora esistere? Può avere un posto qualcuno che vede il mondo solo in bianco e nero quando questo è ormai dominato dal grigio? E come lo vedrebbe la società, come un pazzo... o come un eroe?

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