giovedì 4 maggio 2023

Netflix Original 126: Next Gen


L'amicizia tra un ragazzo e un robot, per quanto questo possa apparire insolito, è un tema che ha talvolta interessato il cinema di animazione, ma anche quello in live-action se pensiamo a Real Steel.
Partendo da Il Gigante di Ferro e passando per Big Hero 6, questi film sono anche un modo per trattare temi delicati, quali l'identità o la perdita di una persona cara, e farli giungere alla portata dei bambini. La stessa cosa che si verifica in Next Gen, scritto e diretto da Kevin Adams e Joe Ksander e distribuito su Netflix a partire dal 7 settembre 2018.
Mai Su è stata abbandonata dal padre quando era ancora una neonata ed è stata cresciuta dalla madre. In un mondo dominato dai robot che aiutano gli esseri umani in ogni faccenda quotidiana, la persona più importante al mondo è Justin Pin, CEO della IQ Robotics, che sta per lanciare sul mercato una nuova tipologia di robot.
Mentre sta effettuando un tour guidato della sua azienda, Mai Su si imbatte in 7723, un robot da battaglia che va a cercarla per restituirle lo zaino perduto. Da lì nasce una strana amicizia che cambierà i due, i quali alla fine dovranno affrontare una minaccia in grado di mettere in pericolo il mondo intero.
Come detto, utilizzando la storia di un'insolita amicizia e contornandola di elementi di avventura e azione, vi si possono aggiungere delle tematiche che - se non risultano troppo pressanti - possono arrivare al target principale di riferimento, i bambini e pre-adolescenti, per aiutarli a comprendere con un linguaggio che è alla loro portata temi che risulta difficile trattare a quell'età, ma che possono purtroppo accadere.
In questo caso la protagonista ha dovuto fare a meno della figura paterna per tutta la sua vita, cosa che l'ha portata a divenire scontrosa con le altre persone, indifferente al mondo che la circonda e irritata nei confronti di sua madre a cui inconsciamente dà la colpa di quanto avvenuto.
Tramite l'incontro col robot 7723, tuttavia, Mai Su trova una sorta di figura paterna surrogata, che si comporta come si dovrebbero comportare tutti i genitori, cercando di comprendere le necessità del proprio figlio, tentando di immagazzinare tutti i ricordi possibili e giocando insieme. E così la ragazza acquista quella felicità che non ha mai avuto e diviene una persona migliore, riconciliandosi col mondo e con sua madre.
Al tempo stesso 7723, grazie all'incontro con Mai Su, diviene qualcosa di più che un semplice robot da battaglia. Apprende i valori dell'amicizia e il concetto di sacrificio e trova infine una propria identità e il proprio posto nel mondo.
Ovviamente non ci troviamo di fronte a qualcosa di nuovo, potremmo vedere questo film come una sorta di Il Gigante di Ferro al femminile, ma la storia è una di quelle efficaci in grado di arrivare al cuore dei piccoli spettatori. Che è ciò che conta.

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