martedì 16 maggio 2023

Netflix Original 129: Bleach


Bleach è un manga ideato da Tite Kubo, che è stato serializzato dal 2001 al 2016. Un'opera di lunga gittata che è divenuta un grande successo internazionale e che ha generato un intero franchise, composto anche da gadget, videogiochi, serie e film di animazione... e anche di un'omonima pellicola live-action!
Un film scritto e diretto da Shinsuke Satō e distribuito su Netflix a partire dal 14 settembre 2018.
Ichigo Kurosaki (Sōta Fukushi) è uno studente liceale che ha la capacità di vedere gli spiriti. Una notte nella sua stanza giunge Rukia Kuchiki (Hana Sugisaki), una shinigami - cacciatrice di anime - al servizio della Soul Society che ha il compito di ritrovare le anime perdute e annientare gli spiriti maligni.
Durante uno scontro con uno di questi spiriti maligni, Rukia Kuchiki rimane ferita e passa dunque i suoi poteri a Ichigo Kurosaki, il quale diventa così a sua volta uno shinigami.
Costui, tuttavia, non ha alcun desiderio di essere uno shinigami. Ma dovrà presto adattarsi alla nuova situazione, perché la Soul Society è sulle sue tracce e lo spirito maligno che anni prima uccise sua madre sta per ritornare a reclamare la sua anima.
La pellicola rappresenta l'adattamento di una consistente parte del primo story-arc del manga ideato da Tite Kubo, che qui ha funto come consulente.
Riprendendo i personaggi principali e i comprimari principali della saga e utilizzando la sua ambientazione con qualche necessaria semplificazione, si costruisce un fantasy metropolitano dove il mistero e la magia sono parte del nostro stesso ambiente, solo che non riusciamo a vederlo.
Inevitabilmente i due protagonisti non sono quelli del manga, che con una lunga serialità ha il vantaggio di poter approfondire molti argomenti e per un notevole periodo di tempo, ma qui viene fornito comunque loro un background e vengono sviluppati in maniera adeguata. Meno fortunati, invece, i comprimari, i quali vengono approfonditi quel tanto che basta e anche meno.
I temi principali sono quelli cari sia al fumetto che al cinema giapponese: il senso del sacrificio, della dedizione a una lotta che appare più grande rispetto alle nostre possibilità, il rispetto per le altre persone e la protezione dei più deboli.
Ben gestite inoltre le sequenze di lotta e gli effetti speciali.
Il cinema americano ha trovato da tempo i propri supereroi e tale estetica si è estesa anche ad altri prodotti cinematografici. Il Giappone, supereroi in senso stretto non ne possiede, ma ha sviluppato una letteratura fumettistica in grado di donare molti personaggi memorabili, quali quelli presenti in Bleach. E anche loro forse avranno un posto di rilievo sul grande schermo.

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