L'incoronazione di Re Carlo III ha riacceso i riflettori su quella particolare forma di governo nota come monarchia, da svariate persone ritenuta una sorta di retaggio medioevale. Se è pur vero che vi sono ancora alcune monarchie in Europa, è altrettanto vero che ormai la maggior parte di esse, a differenza del passato, si confrontano con un governo parlamentare eletto.
Ma la monarchia e le figure dei re e dei principi continuano a esercitare un certo fascino mediatico ed essere utilizzati anche per progetti... insoliti. Quale ad esempio La Società Segreta dei Principi Minori (Secret Society of Second-Born Royals), diretto da Anna Mastro, scritto da Alex Litvak, Andrew Green e Austin Winsberg e distribuito su Disney+ a partire dal 25 settembre 2020.
Samantha (Peyton Elizabeth Lee) è la principessa secondogenita del regno europeo di Illyria e ha un carattere ribelle che mette in imbarazzo la monarchia e la futura reggente, la sorella maggiore Eleanor.
Per punizione viene mandata a seguire dei corsi estivi, dove incontra altri principi secondogeniti. Ma la realtà è ben diversa. La scuola è in realtà una copertura per una squadra composta dai principi secondi in linea di successione che risultano in possesso di straordinari superpoteri.
Mentre Samantha tenta di padroneggiare i poteri che le consentono di avere i cinque sensi aumentati, un vecchio nemico sta progettando un attentato verso Illyria e la nuova regina e toccherà proprio a Samantha e i suoi compagni di squadra fermarlo.
Sapevamo che vi era la mania dei film sui supereroi, e la Disney possiede anche gli eroi Marvel, ma che questa mania potesse arrivare a toccare anche le monarchie e le principesse non me lo sarei mai immaginato!
In realtà non penso di aver molto da dire su questa pellicola, tanto può apparire banale e fragile la sua premessa (che tutti i principi e le principesse di seconda genitura siano in possesso di superpoteri, sarà felice il principe Harry d'Inghilterra al riguardo), che non viene infatti approfondita.
Quello che ci troviamo di fronte è in realtà un film di supereroi che cerca di trarre profitto dalla passione del pubblico per pellicole del genere. Oserei dire un film stile X-Men - L'Inizio (X-Men: First Class), considerata l'ambientazione. C'è pure un surrogato della Stanza del Pericolo. E il villain è Magneto prima maniera. E nel mentre, già che ci siamo, ecco comparire riferimenti anche agli Avengers e a Batman.
Il tema principale è sia l'interazione tra Samantha e gli altri componenti degli X-Men... volevo dire dei Principi Minori... che il suo cambiare atteggiamento e maturare a seguito di ciò che le accade nei confronti della sua famiglia e dei suoi amici. Tanto che la trama del complotto ai danni del regno viene introdotta e poi messa da parte per quasi una buona ora.
Come appunto con gli X-Men, si ci concentra sulle tematiche dell'identità personale e sull'essere dei reietti della società, cosa che però non impedisce un riscatto personale e il sentirsi importanti, se solo si trova il proprio posto nel mondo.
Certo, riferite forse ai principi - che non avranno mai problemi economici in vita loro e di certo non sono oggetto di razzismo, di cui gli X-Men rappresentano una metafora - forse può essere un po' azzardato. Ma anche i ricchi piangono, come diceva quella telenovela.
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