domenica 21 maggio 2023

A scuola di cinema: L'Inferno di Cristallo (1974)

1973: Viene pubblicato il romanzo La Torre (The Tower), scritto da Richard Martin Stern.
È ambientato a New York, durante l'inaugurazione del World Tower Building, un grattacielo che conta 125 piani e a cui partecipano anche importanti autorità. Un'inaugurazione che viene interrotta in maniera drastica da John Connors, un operaio che ha contribuito alla costruzione del grattacielo ma è stato allontanato dal progetto quando sua moglie, in seguito deceduta, si era sentita male.
Quella che vuole essere una piccola vendetta si trasforma ben presto in tragedia quando un'esplosione causata da John Connors diviene un incendio praticamente indomabile a causa dei cavi dell'alta tensione che non risultano a norma.
Alcune persone si salvano tramite un cavo di sicurezza che li trasporta su un edificio adiacente, ma molte altre muoiono nell'incendio.
1974: Viene pubblicato il romanzo L'Inferno di Cristallo (The Glass Inferno), scritto da Thomas Nicholas Scortia e Frank Robinson.
Anche in questo caso vi è l'inaugurazione di un grattacielo, di 66 piani, il National Curtainwall Building, costruito tuttavia con alcuni materiali scadenti per contenere i costi.
Mentre colui che ha progettato l'edificio, Craig Barton, interroga su questo il proprietario del grattacielo, scoppia un incendio che - per via della povertà dei materiali utilizzati - inizia a propagarsi rapidamente lungo tutti i piani.
Coloro che si trovano nel grattacielo cercano dunque di fuggire e l'incendio viene infine domato grazie a delle cisterne d'acqua che vengono calate dal tetto lungo tutti i piani dell'edificio.
Dall'unione di queste due opere, entrambe ispirate dall'inaugurazione del World Trade Center di New York e delle Sears Tower di Chicago, nasce una celebre pellicola.


Entrambi i romanzi suscitano l'interesse delle case cinematografiche già prima delle loro rispettive pubblicazioni. La Warner Bros. opziona - dopo un'asta combattuta - il romanzo di Richard Martin Stern per una cifra vicina ai 400.000 dollari.
Il produttore Irwin Allen, il quale aveva esortato la 20th Century Fox ad aggiudicarsi questi diritti all'asta, suggerisce allora alla Fox di opzionare l'opera di Thomas Nicholas Scortia e Frank Robinson, la quale presenta una trama abbastanza similare.
Vi è il problema, tuttavia, che vi potrebbero essere in lavorazione due film dalla storia molto simile e che potrebbero cannibalizzarsi l'un l'altro. Irwin Allen interviene come mediatore e riesce infine a far sì che tra Warner Bros. e 20th Century Fox nasca una joint venture per la produzione di un'unica pellicola, con costi ugualmente ripartiti.
La sceneggiatura viene scritta da Stirling Silliphant, che aveva già collaborato con Allen con L'Avventura del Poseidon (The Poseidon Adventure), mentre la regia viene affidata a John Guillermin (anche se viene assistito, se non in certi casi sostituito, da Irwin Allen per le scene d'azione).
In principio a Steve McQueen viene proposto il ruolo dell'architetto dell'edificio, mentre ad Ernest Borgnine quello del capo dei pompieri, che in principio si chiama Mario Infantino e ha un ruolo quasi secondario.
Steve McQueen, tuttavia, preferisce scegliere per sé proprio la parte del capo dei pompieri, che ritiene essere più interessante. Dovendo aumentare dunque l'importanza di questo personaggio e affiancargli un attore di ugual rilevanza per l'altro ruolo principale, Paul Newman si aggiudica la parte dell'architetto Doug Roberts.
Essendo entrambi gli attori stelle di primo piano, e peraltro anche in amichevole competizione o giù di lì, i due ottengono un ingaggio paritario, di un milione di dollari ciascuno, più una parte dei profitti della pellicola, il dieci per cento.
Non solo, per contratto i loro due personaggi devono avere lo stesso numero di battute, tanto che alcune di queste vengono aggiunte al personaggio interpretato da Steve McQueen quando si scopre che pronuncia meno frasi rispetto a quello interpretato da Paul Newman.
Anche William Holden, che interpreta il personaggio di James Duncan, chiede lo stesso tipo di compenso, ma questo gli viene negato in quanto non più ritenuto per l'epoca una star di primo piano, nonostante il suo glorioso passato.
Le riprese iniziano l'otto maggio 1974, tenendosi in California.
Come consulente della pellicola viene contattato Pete Lucarrelli, capo dei pompieri di Los Angeles, il quale porta sul set decine di vigili del fuoco, da un lato per monitorare la situazione ed evitare spiacevoli incidenti, dall'altro per fornire delle comparse alla produzione.
Nonostante le obiezioni del produttore Irwin Allen, sia Steve McQueen che Paul Newman insistono per effettuare il maggior numero possibile di manovre acrobatiche. E la cosa non è priva di conseguenze, in quanto Paul Newman ne ricava una lieve ustione, mentre Steve McQueen una caviglia slogata.
Le riprese si concludono il 14 agosto 1974.
L'Inferno di Cristallo (The Towering Inferno) viene distribuito nei cinema americani a partire dal 16 dicembre 1974. A fronte di un budget di 14 milioni di dollari, la pellicola arriva infine a incassare a livello internazionale oltre 200 milioni di dollari.
Tra i numerosi spettatori, vi è anche lo scrittore Roderick Thorp. Dopo la visione, ha un curioso sogno che per vie traverse lo porta a scrivere un romanzo. Quel romanzo, per altre vie traverse, diviene poi Trappola Di Cristallo (Die Hard).
Questa pellicola è l'ultima in cui appare l'attrice Jennifer Jones, che qui interpreta il personaggio di Lisolette Mueller. Peraltro Jennifer Jones era già in semi-ritiro prima di lavorare a questo film a seguito della morte del marito David Selznick.
Due anni dopo la donna deve affrontare il drammatico suicidio della figlia Mary, che si toglie la vita gettandosi da un tetto. Insieme al nuovo marito Norton Simon, Jennifer Jones fonda poi nel 1980 un'associazione dedita allo studio e reinserimento nella società delle persone con disturbi mentali, le cui attività supervisiona fino al 2003, quando è costretta a rinunciarvi a causa delle sue condizioni di salute.
Jennifer Jones, le cui apparizioni pubbliche dopo il suo ultimo film sono molto poche, vive dunque i suoi ultimi anni insieme ai figli e i nipoti, fino alla sua morte per attacco cardiaco nel 2009.
Oltre che la sua filmografia, a ricordarla vi sono anche le numerose attività di interesse sociale e di integrazione che ha condotto dopo il suo ritiro dalle scene.
L'Inferno di Cristallo rappresenta una sorta di blockbuster ante-litteram, termine che diverrà di uso comune l'anno successivo con l'uscita de Lo Squalo (Jaws)... ma questa è un'altra storia.

2 commenti:

  1. Era uno dei miei film preferiti da bambina, non mi perdevo un passaggio televisivo. Il che è incomprensibile, vista la durata... probabilmente non sono mai riuscita a vederlo tutto per intero!!

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    1. In effetti è il film catastrofico di quel periodo che "vanta" il più lungo minutaggio :)

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