Il grande e insperato successo della prima pellicola incentrata su Mortal Kombat convince il produttore Lawrence Kasanoff e la New Line Cinema a mettere in produzione il prima possibile un sequel, considerato anche che l'accordo con la Midway Games - la casa produttrice del videogioco - ha una durata limitata.
Stavolta, tuttavia, il progetto non parte sotto buoni auspici e questo non tarda a riflettersi sul risultato finale.
L'intenzione è ovviamente quella di confermare sia il cast che il regista della prima pellicola, ma tale obiettivo fallisce in malo modo.
La prima persona, infatti, che decide di non partecipare al sequel è il regista Paul W.S. Anderson, il quale - pur essendogli stato proposto di tornare dietro la macchina da presa - preferisce invece occuparsi di un progetto differente, ovvero Punto Di Non Ritorno (Event Horizon). In sua sostituzione viene scelto John Robert Leonetti, direttore della fotografia del primo film, qui al suo debutto come regista.
Anche svariati attori del primo film scelgono di non ritornare per questo sequel. A partire da Christopher Lambert che, seppur interessato a riprendere il ruolo di Rayden, non rimane molto entusiasta della sceneggiatura e decide così di dedicarsi ad altri progetti. In sua sostituzione viene scelto James Remar.
Anche Linden Ashby, l'interprete di Johnny Cage, dopo aver letto la sceneggiatura e non averla trovata affatto interessante, decide di non essere parte del sequel per essere sostituito da Chris Conrad.
La stessa decisione che prende Bridgette Wilson, l'interprete di Sonya Blade, la quale preferisce partecipare alle riprese di So Cosa Hai Fatto (I Know What You Did Last Summer). In sua sostituzione, viene scelta Sandra Hess.
Le riprese iniziano in via ufficiale il 28 ottobre 1996, tenendosi in Thailandia, Giordania e Galles.
Robin Shou, oltre a tornare ad interpretare Liu Kang, si ritrova anche a dover ideare e coreografare tutte le scene di battaglia. Questo doppio incarico a volte lo porta con suo rammarico a non essere presente dove si sta svolgendo un altro combattimento per fungere da supervisore. Alcuni combattimenti previsti, peraltro, non vengono girati per mere questioni di budget.
Tony Jaa e Ray Park sono tra gli stuntmen assunti per questo film (per Ray Park è anche il debutto cinematografico assoluto) e non è raro che debbano interpretare come stuntmen più di un personaggio.
Le riprese si concludono il 25 febbraio 1997. Il lavoro di post-produzione, volto ad aggiungere la CGI e gli effetti speciali, non è ancora stato completato quando la New Line Cinema decide di distribuire il film nelle sale, in quanto gli screening preliminari hanno ottenuto dei buoni riscontri.
Lawrence Kasanoff si oppone in maniera ferma a questa decisione, in quanto il montaggio non è ancora stato del tutto completato e bisogna effettuare almeno un miglioramento degli effetti visivi. La New Line rimane tuttavia inflessibile su questo aspetto, in quanto non intende spendere ulteriore denaro e così la post-produzione del film non viene completata al 100%. Con conseguenze prevedibili.
Mortal Kombat - Distruzione Totale (Mortal Kombat: Annihilation) viene distribuito nei cinema americani a partire dal 21 novembre 1997. A fronte di un budget di 30 milioni di dollari, la pellicola arriva infine a incassare a livello internazionale 51 milioni di dollari.
Un risultato molto inferiore rispetto a quello del primo film e deludente per molti, a partire da Ed Boon, ideatore del videogioco, e la Midway Games, i cui dirigenti non fanno mistero di quanto non abbiano apprezzato questo sequel. Anche molti degli attori si dissociano dal risultato finale e il regista John R. Leonetti tornerà a dirigere un altro film solo nove anni dopo.
Nonostante questa debacle, il franchise di Mortal Kombat viene portato ancora avanti. Dapprima in una serie animata intitolata Mortal Kombat: Defenders of the Realm, andata in onda su USA Network nel 1996 per un totale di 13 episodi. La serie si incentra su un gruppo di guerrieri capeggiato da Raiden che ha il compito di impedire l'arrivo sul piano terrestre di invasori extradimensionali che utilizzano dei portali per attraversare i mondi.
Dopodiché tocca a una serie televisiva, intitolata Mortal Kombat: Conquest e trasmessa tra il 1998 e il 1999 per un totale di 22 episodi. In realtà la serie è un prequel della serie di videogiochi e vede protagonista il primo Kung Lao (Paolo Montalbán) che, dopo la sconfitta di Shang Tsung, deve addestrare una nuova generazione di guerrieri e proteggere insieme a loro la Terra da numerose minacce, interne ed extradimensionali.
Viene programmata una seconda stagione ma, a causa principalmente dell'alto budget che questa serie comporta, Mortal Kombat: Conquest non viene infine rinnovata.
Dei piani per mettere in produzione un terzo film non vengono tuttavia abbandonati e questo a un certo punto sembra concretizzarsi nel progetto Mortal Kombat: Devastation.
L'intento è quello di far tornare tutti gli interpreti originari del primo film, incluso Christopher Lambert, e viene anche individuato un possibile regista in Russell Mulcahy. L'idea di base è che un redivivo Johnny Cage ricerchi l'aiuto degli altri lottatori per combattere la minaccia di un altrettanto redivivo Shang Tsung.
I risultati non eccelsi di Mortal Kombat - Distruzione Totale, tuttavia, non consentono un'immediato via libera di questo terzo film. Ogni residua speranza, infine, ha termine quando, nel 2005, l'uragano Katrina distrugge buona parte dei set che sono stati preparati in Louisiana.
Una svolta giunge nel 2009 quando la Midway Games dichiara bancarotta e finisce in amministrazione controllata, in quanto non è in grado di ripagare alcune società creditrici che hanno cominciato a esigere il pagamento dei loro debiti.
La Warner Bros. - che ha in precedenza collaborato con la Midway Games per alcuni progetti videoludici - si fa allora avanti, offrendosi di acquistare alcune delle loro proprietà intellettuali, tra cui anche Mortal Kombat, i cui diritti dunque non rimangono troppo a lungo nel limbo.
Mentre la procedura di fallimento della Midway Games si conclude nel 2011, con tutti i creditori che vengono ripagati delle somme prestate, la Warner Bros. inizia a progettare un nuovo film incentrato su Mortal Kombat. Un reboot che esce infine nel 2021... ma questa è un'altra storia.
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