domenica 5 giugno 2022

A scuola di cinema: Mortal Kombat (1995)

1992: Compare nelle sale giochi il primo Mortal Kombat. Prodotto dalla Midway Games, è incentrato su un torneo di letali arti marziali organizzato da Shang Tsung, il quale intende invadere il reame terrestre vincendo questo torneo tramite il fido Goro. Contro di loro, sette guerrieri, ognuno proveniente da una diversa parte del mondo.
Il videogioco, per il suo essere innovativo e nonostante la carica di violenza che procura qualche problema, ottiene un grande successo e già l'anno successivo ne esce un seguito, il primo di tanti. Da qui all'approdo sul grande schermo il passo è breve.


Nel giugno 1993, il produttore cinematografico Lawrence Kasanoff si trova presso la Midway Games dove lavorano alcuni suoi amici. Qui inizia a giocare a Mortal Kombat e, rimanendone affascinato, si prefigura nella sua mente già un franchise basato su questo titolo, composto da film e altri media collegati.
Chiede così a Neil Nicastro, CEO della Midway Games, i diritti di sfruttamento su questo titolo, ma costui non condivide l'entusiasmo del produttore, anche perché il primo adattamento cinematografico di un videogioco, ovvero Super Mario Bros., si è rivelato un tremendo flop.
Kasanoff, tuttavia, non demorde e, dopo aver negoziato per tre mesi, ottiene, seppur per un periodo di tempo limitato, i diritti su Mortal Kombat.
Svariati registi si offrono di occuparsi del progetto, ma la scelta finale viene presa quando la produttrice Lauri Apelian visiona un film indipendente, intitolato Shopping, scritto e diretto da un regista sconosciuto di nome Paul William Scott Anderson. Costui, peraltro fan dei videogiochi e di Mortal Kombat, accetta con entusiasmo.
Non essendo esperto di come gestire le riprese che riguardano effetti speciali visivi, il regista si reca in una libreria e acquista tutti i libri incentrati sugli effetti visivi cinematografici che riesce a trovare.
Il ruolo di Liu Kang viene assegnato a un attore proveniente da Honk Kong, esperto dei film di arti marziali, il quale ha sentito parlare del processo di casting da un suo amico: Robin Shou. Costui deve effettuare ben sette audizioni prima di essere scelto in via ufficiale.
Il ruolo di Johnny Cage viene offerto in prima battuta a Jean-Claude Van Damme, ma costui rifiuta per dedicarsi alle riprese di Street Fighter - Sfida Finale (Street Fighter). La parte viene dunque assegnata a Linden Ashby.
Per il ruolo di Sonya Blade, la New Line Cinema - che distribuisce il film - suggerisce il nome di un'attrice esordiente che è apparsa in un'altra pellicola da lei prodotta, The Mask: il suo nome è Cameron Diaz.
L'attrice inizia ad allenarsi per questa parte, ma poco prima dell'inizio delle riprese si procura una frattura a un polso che non le consente di poter più partecipare al progetto. In sua sostituzione viene contattata e selezionata un'attrice che aveva già sostenuto un'audizione per il personaggio, Bridgette Wilson.
Costei ha appena terminato le riprese di un altro film, Billy Madison, e ha appena un giorno per prepararsi prima di prendere l'aereo che la porta sul set.
L'attore che interpreta Scorpion, Chris Casamassa, viene trovato per caso, poiché costui è stato in realtà assunto come stuntman, ma la produzione rimane così affascinata dalle sue capacità che gli affida questa parte.
Il ruolo di Raiden viene offerto in prima battuta a Sean Connery, ma l'attore scozzese non è interessato, preferendo dedicarsi alle sue partite di golf. La parte viene allora affidata a Christopher Lambert.
Essendo l'attore di più alto profilo del cast, ci si può permettere la sua disponibilità solo per alcune settimane, con l'intento di realizzare tutte le sue scene in uno studio, mentre quelle in esterni verranno girate tramite l'utilizzo di una controfigura.
L'attore si convince, però, che la sua presenza durante tutto il film sia un'opzione migliore e si reca così a proprie spese in Thailandia insieme alla troupe, senza chiedere un aumento dell'ingaggio e lavorando lì praticamente a titolo gratuito.
Le riprese iniziano in via ufficiale nell'agosto del 1994, tenendosi in California e Thailandia.
I produttori vogliono rendere il prodotto accessibile a tutti, impresa un po' ardua quando si parla di un film basato un videogioco pieno di scene violente. Studiano così quanto sangue si può far vedere e quante parolacce si possono pronunciare.
Con loro sorpresa, scoprono che se la morte di un essere umano avviene fuori scena il film non subisce restrizioni e che questa regola non si applica invece a creature che non siano tecnicamente umane, la cui morte dunque può essere mostrata senza problemi.
Il personaggio di Goro è in realtà un pupazzo, la cui costruzione necessita di un budget di 1 milione di dollari, che viene manovrato da non meno di 13 animatori, fino ad arrivare certe volte a 16. Spesso, però, non si muove nella maniera migliore o si rompe in alcuni punti, causando alcune interruzioni della lavorazione. Le sue movenze vengono poi migliorate in post-produzione grazie alla nascente CGI.
Bridgette Wilson insiste per realizzare da sola tutte le scene di combattimento e le manovre acrobatiche. La cosa non è senza conseguenze, poiché a un certo punto si procura una lussazione alla spalla, ma il team medico gliela rimette a posto, consentendole così di tornare subito al lavoro.
Anche ad altri suoi colleghi non va meglio. Robin Shou si procura una frattura a due costole durante le riprese del combattimento con Reptile dopo essere stato lanciato contro una colonna, ma non dice nulla alla troupe e, dopo aver completato le sue scene, si reca in ospedale. Linden Ashby, invece, si ritrova a urinare sangue a seguito di un calcio a un rene ricevuto da Chris Casamassa.
A parte questi incidenti e qualche livido, tuttavia, nessun componente del cast ne ricava danni gravi.
Le riprese si concludono nel dicembre 1994. Christopher Lambert, sempre di tasca propria, organizza un party non previsto per festeggiare l'evento.
Mortal Kombat viene distribuito nei cinema americani a partire dal 18 agosto 1995. A fronte di un budget di 18 milioni di dollari, la pellicola arriva infine a incassare a livello internazionale 122 milioni di dollari.
Si tratta di un insperato e grande successo che permette di mettere subito in produzione un sequel... ma questa è un'altra storia.

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