lunedì 13 giugno 2022

Prime Video Original 18: Il Visionario Mondo di Louis Wain


Oggi ci sembra scontato pensare ai gatti come animali da compagnia, che vivono tra le mura di casa, presenze costanti dei video su Youtube... ma non sempre è stato così. Ci sono stati tempi in cui la figura del gatto veniva addirittura demonizzata e solo in questi ultimi due secoli quest'animale viene accettato come un amico domestico dell'uomo.
Tra coloro che hanno aiutato a inquadrare la figura del gatto per come è oggi vi è anche Louis Wain. Costui era un illustratore per varie riviste, vissuto tra il diciannovesimo e ventesimo secolo, che doveva mantenere la sua famiglia da solo, essendo figlio maschio unico e col padre deceduto.
Generò molto scandalo quando si sposò con Emily Richardson, una donna che aveva dieci anni più di lui (qualcosa di inconcepibile all'epoca), e che lo indirizzò all'illustrazione del soggetto che avrebbe reso celebre l'artista: i gatti. Che lui spesso ritraeva in forma antropomorfa.
Purtroppo la vita di Louis Wain fu costellata di tragedie: sua moglie morì dopo pochi anni di matrimonio, molte persone si approfittarono di lui a livello finanziario entrando in possesso della proprietà delle sue opere e a un certo punto venne internato in un istituto, in quanto soggetto a violenti attacchi di rabbia, causati da un imprecisato disturbo mentale, che mettevano in pericolo la sua famiglia.
Louis Wain è il soggetto del film biografico Il Visionario Mondo di Louis Wain (The Electrical Life of Louis Wain), diretto da Will Sharpe, scritto dallo stesso Sharpe e da Simon Stephenson e distribuito su Amazon Prime Video a partire dal 5 novembre 2021. L'artista è interpretato da Benedict Cumberbatch, mentre Emily Richardson ha le fattezze di Claire Foy.
La pellicola copre un periodo di tempo che parte dal 1881, quando Louis Wain conosce la sua futura moglie Claire, fino al 1930, quando grazie all'intercessione della famiglia e di alcuni intellettuali dell'epoca, tra cui H.G. Wells, Wain viene ospitato in una struttura adeguata dove vivrà i restanti giorni della sua vita.
Il film cerca di ritrarre la figura di Louis Wain come l'uomo che, nonostante tutte le avversità passate, riesce sempre ad andare avanti, da solo o tramite l'aiuto decisivo di altre persone, e trova nell'arte e nell'illustrazione una catarsi e un percorso salvifico per allontanarsi dalle tragedie che lo perseguitano.
Vengono dunque utilizzati alcuni classici aspetti di un biopic, quali la drammatizzazione di alcuni eventi a scopo narrativo (volti a far provare una maggiore empatia) e una consueta "santificazione" del protagonista con messa da parte di alcuni lati scomodi.
Tutto nella norma, dunque: viene seguito un consolidato schema che da un lato aiuta a inquadrare la figura storica da parte anche dello spettatore meno attento, dall'altro si evitano eccessivi approfondimenti che - dovendo la pellicola coprire un arco di tempo di quasi cinquant'anni - avrebbero rischiato di allungare troppo la narrazione.
Se anche voi siete tra coloro che ogni tanto guardano i video dei gattini che fanno cose strane o ridete dei meme incentrati su di loro, ora sapete chi ringraziare.

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