giovedì 2 giugno 2022

A scuola di cinema: RoboCop 3 (1993)

Con un primo film rivelatosi un grande e insperato successo e un sequel che non ha soddisfatto del tutto le aspettative, la Orion Pictures decide di mettere subito in cantiere un nuovo seguito delle avventure di RoboCop, ma come vi erano state difficoltà impreviste durante la produzione del secondo capitolo, lo stesso accade con questa terza parte, che porta infine a una lunga pausa per questo franchise cinematografico.


Come sceneggiatore viene ricontattato Frank Miller. Seppur rimasto deluso dall'esperienza del precedente film e dalle eccessive ingerenze della produzione, lo scrittore decide comunque di accettare, convinto di poter ancora farsi spazio nel mondo del cinema.
Frank Miller riprende dunque buona parte delle idee che aveva sviluppato per il suo trattamento originario di RoboCop 2 che erano state scartate, ideando così una nuova sceneggiatura.
Michelle Manning, produttrice presso la Orion Pictures, chiede a un suo amico, Fred Dekker, di scrivere un trattamento insieme a Shane Black, ma poiché quest'ultimo è impegnato su altri progetti e non si riesce a trovare un regista interessato, l'incarico di dirigere il film viene alla fine affidato proprio a Fred Dekker.
La Orion Pictures ha notato che - seppur le prime due pellicole fossero dirette a un pubblico adulto - il personaggio di RoboCop ha fatto molta presa su un pubblico di bambini e giovani, forse anche grazie a una serie animata uscita nel 1988, e vi è inoltre un imponente merchandising di giocattoli e videogiochi già presente da tempo sul mercato.
Chiede dunque che gli elementi di violenza e di satira sociale vengano attenuati in maniera drastica e, laddove possibile, anche eliminati, di modo tale da ottenere un rating favorevole che possa portare le famiglie al cinema.
Questo porta dunque a una consistente revisione da parte di Fred Dekker del trattamento di Frank Miller, perché ne risulti una versione più ordinaria della trama (e il tema di un agente di polizia che si ribella ai suoi superiori per mettersi dalla parte dei senzatetto e dei reietti è qualcosa di scomodo che va nascosto il più possibile sotto una patina di classico film d'azione).
Rimasto ancora una volta fortemente deluso da quanto accaduto, Frank Miller decide di abbandonare ogni velleità cinematografica. Ritornerà sui suoi passi solo più di dieci anni dopo, grazie a Robert Rodriguez e l'adattamento della sua opera Sin City. Miller comunque vedrà poi riciclate le sue idee originarie su RoboCop in delle miniserie a fumetti.
In un primo momento, Peter Weller appare interessato a riprendere il ruolo di Alex Murphy e ha anche un incontro in merito con Fred Dekker. Tuttavia, l'attore scopre ben presto che vi sono tempistiche in conflitto con un'altra pellicola a cui è molto interessato e di cui è il protagonista, ovvero Il Pasto Nudo (The Naked Lunch) di David Cronenberg. Deve dunque rinunciare a questo progetto e al ruolo che lo ha reso celebre.
In sua sostituzione viene scelto Robert John Burke, il quale come misure fisiche si avvicina molto a Peter Weller e ha inoltre studiato come mimo, cosa che aiuta per quanto riguarda i movimenti robotici.
Nancy Allen è invece disponibile a riprendere il ruolo di Anne Lewis, ma a una precisa condizione: che il suo personaggio esca di scena nella prima metà del film.
Le riprese iniziano in via ufficiale il 14 febbraio 1991, tenendosi presso la città di Atlanta.
La produzione mette a disposizione un budget molto ridotto per questo terzo capitolo, visti i risultati non eccelsi del sequel, tanto che si è costretti a riutilizzare o riciclare buona parte del materiale di scena utilizzato nel film precedente.
Tra gli elementi riciclati vi sono anche le armature di RoboCop, le quali peraltro hanno anche subito delle ammaccature dopo la conclusione delle riprese di RoboCop 2 e devono dunque essere rimesse a nuovo da Rob Bottin, poiché non vi sono soldi sufficienti per crearne di nuove.
Siccome però esse erano state concepite in maniera specifica per il fisico di Peter Weller, Robert John Burke ha qualche difficoltà ad adattarvisi, in quanto la sua testa è più grande e il suo collo è più lungo.
Nelle prime fasi, l'attore è a disagio e rimane esausto anche dopo solo pochi minuti di riprese, ma nel corso della produzione vengono apportate delle modifiche che, pur appesantendo in maniera ulteriore l'armatura del personaggio, consentono seppur a fatica a Robert John Burke di portare a termine le scene che lo riguardano.
Le riprese si concludono il 17 maggio 1991. Quando si entra nella fase di post-produzione, la Orion Pictures dichiara bancarotta, cosa che blocca la conclusione dei lavori e impedisce che il film esca nelle sale cinematografiche durante l'estate del 1992, come previsto in origine. Il blocco dura così tanto che l'anno successivo esce un videogioco basato sulla pellicola che anticipa molti elementi di trama.
Solo due anni dopo, la Columbia Pictures acquisisce infine i diritti di distribuzione, la post-produzione viene portata avanti e il calvario ha dunque termine.
RoboCop 3 viene distribuito nei cinema americani a partire dal 5 novembre 1993. A fronte di un budget di 22 milioni di dollari, la pellicola arriva infine a incassare a livello internazionale 47 milioni di dollari.
Questo è anche l'ultimo film diretto da Fred Dekker, il quale diventa una sorta di capro espiatorio di questo fallimento, e che negli anni successivi si dedicherà unicamente a lavori di sceneggiatura, talvolta senza nemmeno essere accreditato in via ufficiale. Il regista, tuttavia, non incolperà mai la Orion Pictures di quanto accaduto, attribuendo la responsabilità di questo flop unicamente a sé stesso.
Dopo l'uscita del film, la rete televisiva canadese CTV Television Network sviluppa nel 1994 un serial incentrato su RoboCop, dove il protagonista è interpretato da Richard Eden. Anch'esso abbandona l'eccessiva violenza e gli elementi di satira sociale per rivolgersi in maniera principale a un pubblico di ragazzi adolescenti. La serie dura una sola stagione, per un totale di 22 episodi, più il pilota.
Dopodiché, il personaggio di RoboCop rimane per molti anni nel limbo e fa il suo ritorno solo nel 2014 grazie a un remake... ma questa è un'altra storia.

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