martedì 7 giugno 2022

Fabolous Stack of Comics: Tigra - Marvel Chillers


Dopo aver vissuto le sue avventure da eroina nei panni della Gatta nella breve testata a lei intestata, Greer Grant Nelson - per merito di Tony Isabella e Roy Thomas - diviene Tigra in Giant-Size Creatures 1, pubblicato nel 1974.
Dopodiché ricompare in un nuovo ciclo di storie pubblicato nel 1976 dai numeri 3 al 7 della testata antologica Marvel Chillers, sceneggiato da Tony Isabella e Jim Shooter e disegnato da Will Meugniot, John Byrne e George Tuska. Questa saga si segnala anche per consegnare ai lettori quello che rappresenta il look definitivo di Tigra.
Greer Grant non si è ancora abituata alla sua nuova condizione, donatale dal Popolo Felino di Joanne Tumolo per salvarle la vita dopo che era stata ferita in maniera grave, che deve affrontare il Rat Pack, dei vecchi nemici dell'originale Capitan Marvel.
Il gruppo ha un nuovo leader, il misterioso Joshua Plague, e compie atti di distruzione incontrollata alla ricerca di un misterioso artefatto noto come Acchiappa-Anime. Dopo che Tigra è stata sconfitta da Joshua Plague in una riserva indiana, Red Wolf decide di seguirla per arrivare al Rat Pack e recuperare l'artefatto.
L'impresa non si rivelerà affatto semplice, soprattutto quando i due eroi scopriranno la vera identità di Joshua Plague.
Tony Isabella porta avanti l'evoluzione - fisica e caratteriale - di Greer Grant tramite questa nuova saga, troncata sul nascere con ogni probabilità visto il brusco epilogo, che da un lato descrive il consueto conflitto tra eroi e criminali per il possesso di un oggetto di potere, con tanto di misterioso architetto del tutto. Mentre dall'altro si incentra su come il cambiamento in Tigra, qualcosa di ancora relativamente recente, abbia influito sull'eroina.
A tal proposito, lo sceneggiatore utilizza un mezzo narrativo consolidato. In Greer Grant convivono due personalità: la prima è appunto quella della donna, che vorrebbe vivere una vita normale ma non può, non essendo più in grado di ritrasformarsi nella sua controparte umana. La seconda è quella di Tigra, ovvero la personalità più feroce e animalesca, che rischia sempre di cedere alla violenza sfrenata e di uccidere altre persone, seppur criminali.
Greer Grant si pone dunque in un eterno bilico, in costante dilemma se cedere alla propria parte oscura o sforzarsi di mantenere il più possibile la propria umanità e non cadere vittima di facili tentazioni. Sempre chiedendosi se, in ultima analisi, sia Tigra la vera personalità dominante, nonché simbolo della sua vera natura.
Quale che sia la risposta, non arriverà in questa sede e dovremo dunque leggere altre storie con protagonista Tigra per capire se riuscirà o meno a trovare un equilibrio.

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