venerdì 3 giugno 2022

Prime Video Original 17: Ritrova Te Stesso


A volte non servono effettacci o esplosioni o scene truculente per costruire un buon film thriller o horror. A volte basta davvero poco, a volte basta un semplice dubbio che metta in discussione la realtà come si è vissuta o creduto di vivere fino a quel momento, come a esempio in Prova Schiacciante (Shattered) di Wolfgang Petersen.
Oppure come in Ritrova Te Stesso (Black Box), film diretto da Emmanuel Osei-Kuffour Jr., scritto dallo stesso Osei-Kuffour Jr. e da Stephen Herman e distribuito su Amazon Prime Video a partire dal 6 ottobre 2020.
A seguito di un grave incidente stradale in cui ha perso sua moglie, Nolan Wright (Mamoudou Athie) ha un'amnesia dissociativa e ha difficoltà nel ricordare la sua vita precedente a questo drammatico evento, cosa che rischia di fargli perdere la custodia di sua figlia Ava.
Per cercare di recuperare la memoria, Nolan Wright - dietro consiglio di un suo amico medico - si rivolge alla dottoressa Lilian Brooks (Phylicia Rashad), la quale ha ideato una procedura sperimentale per far tornare - tramite ipnosi - i ricordi sepolti nella mente.
Nolan Wright decide di sottoporsi ai suoi trattamenti, ma fin da subito intuisce che qualcosa non va e che i ricordi che sta rivivendo sono confusi. In essi compare anche una misteriosa figura senza volto, che potrebbe avere a che fare con un drammatico segreto che lo riguarda.
Il film si incentra sui temi dell'identità personale e dei rapporti familiari, in particolare quelli tra genitori e figli, e su come le persone si approcciano a essi quando li perdono o stanno rischiando di perderli. Ognuno dei protagonisti di questa pellicola ha perso qualcosa lungo la via e ha intenzione di fare di tutto per riavere ciò che ha smarrito, anche a costo di superare certi limiti morali.
Il plot twist che arriva a circa metà della pellicola è in realtà solo un nuovo punto di partenza per continuare a sviluppare queste tematiche sotto una nuova luce e indagare sull'argomento - molto caro a certo cinema americano - riguardante fin dove ci si spingerebbe per salvare i propri cari, più che su certi limiti che la scienza dovrebbe porsi.
Jordan Peele deve aver fatto scuola, in quanto il principale cast di attori e tecnico è composto da afroamericani, anche se in questo caso non c'è alcun sottotesto di critica sociale, come accade invece nel caso del regista newyorchese, quanto invece il cercare un diverso approccio alle tematiche sopracitate.
Un punto di vista differente che vale la pena provare.

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