domenica 6 marzo 2022

A scuola di cinema: Quei Bravi Ragazzi (1990)

1985: Viene pubblicato il libro biografico Il Delitto Paga Bene (Wiseguy: Life in a Mafia Family), scritto da Nicholas Pileggi. L'opera descrive le cronache di vita del gangster Henry Hill, il quale nel 1955 - all'età di appena undici anni - inizia a dedicarsi alle attività criminali, associandosi alla famiglia mafiosa dei Lucchese.
Henry Hill si guadagna il rispetto della mafia quando, nel 1967, compie una rapina ai danni dell'Air France, trafugando insieme al suo complice Tommy DeSimone e senza uso di violenza una somma di 420.000 dollari, permettendogli così di mettere in moto un traffico di stupefacenti.
Qualche anno dopo, però, Hill inizia a convincersi che i suoi soci vogliano ucciderlo e così nel 1980, a seguito di un arresto, diventa un informatore del FBI ed entra insieme a sua moglie e i suoi figli nel Programma di Protezione Testimoni. Le sue confessioni comportano l'arresto di molti esponenti della famiglia Lucchese, circa 50.
La pubblicazione del libro porta all'attenzione del grande pubblico aspetti poco noti della storia americana, che in breve tempo diventano oggetto di un lungometraggio.


Nel 1986, mentre sta lavorando alle riprese de Il Colore dei Soldi (The Color of Money), Martin Scorsese legge su un giornale una recensione del libro di Nicholas Pileggi e ne acquista una copia, rimanendone affascinato.
Il regista si mette dunque subito in contatto con lo scrittore, entrando in sintonia con lui. I due cominciano a collaborare alla sceneggiatura, intitolata in un primo momento Wiseguy, come il libro, completandola verso la fine del 1986, dopo la produzione di dodici bozze e richiedendo su base saltuaria l'assistenza di Henry Hill per alcune parti di dialogo.
Una volta conclusi i lavori de L'Ultima Tentazione di Cristo (The Last Temptation of Christ), Martin Scorsese contatta la Warner Bros. e il produttore Irwin Winkler per il finanziamento della pellicola.
Il ruolo di Henry Hill è il desiderio proibito di un attore all'epoca poco noto, Ray Liotta, che ha letto il libro di Pileggi rimanendone affascinato. Quando il suo agente gli comunica che ne stanno realizzando un adattamento cinematografico, fa di tutto per avere la parte, nel frattempo proposta ad altri attori quali Alec Baldwin o John Travolta.
Per sua fortuna, Martin Scorsese ha visto l'unico film di rilievo fino a quel momento interpretato da Liotta, ovvero Qualcosa di Travolgente (Something Wild), in cui ha apprezzato la particolare energia che l'attore ha dato al suo personaggio.
Questo dà vita a una serie di incontri tra Liotta e Scorsese in un arco di due mesi. L'incontro decisivo avviene durante l'edizione del 1988 del Festival del Cinema di Venezia. In quell'occasione Scorsese è circondato da alcune guardie del corpo, in quanto ha ricevuto delle minacce di morte a seguito dell'uscita de L'Ultima Tentazione di Cristo.
Liotta prova ad avvicinarglisi, ma viene respinto in maniera brusca dalle guardie del corpo. Il regista nota allora come l'attore rimanga comunque estremamente calmo, così come era calmo e silenzioso Henry Hill, e si convince che Ray Liotta sia la scelta più adatta, nonostante un'iniziale opposizione di Irwin Winkler che viene poi meno.
Non avendolo mai diretto in precedenza, Scorsese chiede a Liotta di non entrare in contatto con Henry Hill, per far sì che la sua interpretazione non sia da ciò influenzata. L'attore ascolta comunque delle cassette con alcune conversazioni tra Nicholas Pileggi ed Henry Hill, rimanendo colpito dal fatto che quest'ultimo parli tranquillamente di omicidi e atti criminali mentre mangia delle patatine.
Il ruolo di Tommy DeVito - nella realtà il gangster Tommy DeSimone - viene affidato a Joe Pesci. Rispetto all'attore, il criminale era molto più alto, coi baffi e più giovane, essendo deceduto all'età di 28 anni. Per questo motivo, Martin Scorsese in un primo momento è riluttante ad affidare la parte a Joe Pesci, preferendo che interpreti il ruolo di Paul Cicero, nella realtà il gangster Paul Vario. L'attore, tuttavia, non ha alcun interesse per quella parte e i due hanno un'accesa conversazione telefonica al termine della quale Scorsese interrompe bruscamente la comunicazione.
Per convincere il regista di essere la persona più adatta per quel ruolo, Joe Pesci si fa truccare e mettere una parrucca per apparire più giovane e registra un nastro dove grida e compie alcuni atti di violenza domestica simulati. Scorsese infine si convince dopo questo e una telefonata di scuse dell'attore per il suo precedente comportamento.
La Warner Bros. è esitante a finanziare la pellicola, in quanto non vi è ancora una star di rilievo nel cast. Ciò cambia quando il ruolo di di Jimmy Conway - nella realtà il gangster James Burke - viene offerto in un primo momento ad Al Pacino, il quale però rifiuta in quanto non vuole interpretare un altro mafioso dopo Michael Corleone de Il Padrino (The Godfather).
Poco dopo, tuttavia, Robert De Niro contatta Martin Scorsese per avere la parte. Il regista aveva pensato in un primo momento a lui come Henry Hill, scartandolo subito in quanto troppo vecchio, senza prendere in considerazione delle altre opzioni.
L'entrata in scena di De Niro, qui alla sua sesta collaborazione con Scorsese, contribuisce così a far dare il via libera al progetto. Per l'uso del suo nome e della sua immagine, Henry Hill riceve una somma di 550.000 dollari.
Per prepararsi alla parte, Robert De Niro - oltre a leggere Wiseguy - contatta Nicholas Pileggi facendosi passare del materiale scartato durante la compilazione dell'opera. Inizia inoltre a chiamare Henry Hill - anche sei, sette volte al giorno - per avere da lui il maggior numero di informazioni su James Burke: come camminava, come vestiva, come teneva la sigaretta in bocca, addirittura come versava il ketchup.
Le riprese iniziano in via ufficiale il 3 maggio 1989, tenendosi a New York e nel New Jersey.
Un evento luttuoso accade durante la lavorazione. Mary, la madre di Ray Liotta, è infatti malata di cancro e ogni weekend l'attore si reca a trovarla, fino a quando gli viene comunicata la sua morte improvvisa. Alcuni giorni dopo il suo funerale, Ray Liotta torna sul set e scarica la rabbia repressa che ha dentro in alcune scene.
La scena in cui Joe Pesci chiede più volte "Buffo come?" è del tutto improvvisata e si basa su una vicenda davvero accaduta all'attore quando lavorava come cameriere in un ristorante. Durante un turno, credendo di fare un complimento, Joe Pesci disse a un mafioso che era buffo, cosa che non venne presa molto bene.
Scorsese apprende di questo aneddoto e decide di inserirlo in una ripresa apposita. Oltre al regista e a Ray Liotta, nessun altro è al corrente di quello che Pesci dirà, visto che la sceneggiatura non viene alterata, quindi le reazioni degli altri attori sono del tutto genuine.
Il lungo piano sequenza ambientato presso il locale Copacabana nasce per caso a seguito di un imprevisto, quando la produzione non ottiene l'autorizzazione di passare dall'ingresso principale, ovvero la via più breve, dovendo dunque girare tutt'intorno partendo dal retro. Ci vogliono alla fine otto tentativi, prima che la ripresa venga portata a compimento con successo.
Le riprese si concludono il 9 agosto 1989. Alcune settimane prima della premiere, il cast ha infine la possibilità di conoscere di persona Henry Hill. Qualche giorno prima, però, costui contatta Ray Liotta chiedendogli un incontro, che avviene in una sala bowling della California. Come vede l'attore, Hill - che ha già visionato il film - lo ringrazia per la sua interpretazione, che ha adorato, e per non averlo reso sullo schermo come un vile criminale.
Quei Bravi Ragazzi (Goodfellas) viene distribuito nei cinema americani a partire dal 19 settembre 1990. A fronte di un budget di 25 milioni di dollari, la pellicola arriva infine a incassare sul territorio americano 47 milioni di dollari.
Il film riceve inoltre sei nomination al Premio Oscar, vincendo una statuetta nella categoria Miglior Attore Non Protagonista (Joe Pesci).
Sempre nel 1990, Karen Friedman - moglie di Henry Hill - chiede il divorzio da suo marito dopo 23 anni di matrimonio. Hill non riesce a tenersi lontano dalle attività criminali e dal traffico di stupefacenti, cosa che lo porta a subire altre condanne in tribunale e ad essere espulso dal Programma Protezione Testimoni.
Nonostante questo, non viene ucciso dalla mafia, forse perché ormai troppo famoso e riconoscibile a seguito del libro di Pileggi e del film di Scorsese, quindi un attentato rischierebbe di attirare attenzioni indesiderate. Henry Hill muore infine nel 2012, all'età di 69 anni, a seguito di un infarto causato da una malformazione cardiaca.
Dopo l'uscita di Quei Bravi Ragazzi, Martin Scorsese, Robert De Niro e Joe Pesci torneranno a collaborare insieme cinque anni dopo nel film Casinò... ma questa è un'altra storia.

Nessun commento:

Posta un commento