La conclusione del precedente ciclo di Savage Dragon, In Ginocchio, sembrava aver lasciato il nostro eroe in una situazione, se non serena, quantomeno senza problemi immediati all'orizzonte. La minaccia di Overlord è ancora presente, ma Frank Darling - fingendo la sua morte - è riuscito a sfuggire alla sua vendetta, mentre Dragon ha iniziato una relazione con la ninf... con la bella Rapture.
Da questo punto prende il via la nuova run ideata da Erik Larsen, Posseduto (Possessed), che si dipana nei numeri dal 12 al 16 della serie regolare dedicata all'eroe.
Albi in cui le cose si mettono subito male per Frank Darling. Overlord, infatti, scopre di non averlo ucciso e che al suo posto è stato inviato un robot mutaforma. Deciso a vendicarsi, incarica uno dei suoi sgherri, Skullface, di completare l'opera.
Nel frattempo, Dragon continua a prestare servizio nel corpo di polizia di Chicago, occupandosi di svariate minacce, una delle quali sventata insieme ai Wildcats. Ma, ancora a sua insaputa, il pericolo più grande sta per profilarsi: la madre di una ragazza rimasta uccisa in Battesimo del Fuoco con cui Dragon aveva una relazione.
Questa donna incolpa Dragon di quanto accaduto, ma da sola non può fare molto. Un demone che si nutre del suo odio, però, potrebbe provvedere.
Dopo tanti spunti e sottotrame lanciati nella mischia da Erik Larsen sia nella miniserie che nei primi undici numeri della serie regolare, qualche filo in sospeso viene finalmente riavvolto e risolto, quale ad esempio l'identità - davvero imprevedibile - del nuovo Mighty Man e la conferma che la donna che dichiarava di essere sua madre in realtà era in errore.
Vengono anche dichiarati omaggi più o meno noti ad altri eroi, quali ad esempio quello a Spider-Man, che in questa serie si chiama Peter Klaptin e la cui identità supereroistica è Star. E c'è anche un J. Jonah Jameson pronto a denunciare Savage Dragon come una minaccia per i cittadini. Larsen per alcuni anni ha contribuito alla parte grafica di Amazing Spider-Man e questo per lui, dunque, è una sorta di ritorno alle origini e ringraziamento verso la testata che lo ha fatto conoscere al grande pubblico.
Oltre a questo, la serie continua a procedere lungo quelli che appaiono ormai come binari consolidati, tra lunghe scene di lotta, ampie splash page e davvero poco spazio dedicato a introspezione o analisi dei vari personaggi perché fondamentalmente - almeno a questo stadio - a Larsen non importa. Ci sono gli eroi senza macchia, gli spietati criminali e coloro che si pongono in una zona di grigio, questo è tutto ciò che è dato sapere.
Questo giustifica anche - per quanto ben descritto - il fatto che un civile come Frank Darling possa sconfiggere un superessere come Skullface. Con una semplice motivazione: lui conosce bene il territorio.
La serie ha sì già una sua precisa identità, ma continua a cambiare percorso lungo la via. Un po' perché è Erik Larsen stesso che si diverte a farlo, un po' per richiamare le atmosfere della Silver Age, dove c'era sempre la sorpresa dietro l'angolo per il lettore, anche da una pagina all'altra. Eventi che si susseguono numerosi, pronti a deflagrare.
Nessun commento:
Posta un commento