La conclusione della precedente storyline, Licenziato (Terminated), aveva visto Savage Dragon proiettato in una situazione per lui inedita. Allontanato dal corpo di polizia di Chicago, di cui faceva parte sin dai tempi di Battesimo del Fuoco (Baptism of Fire), e divenuto capo dei nuovi Youngblood, noti anche come SOS (Special Operations Strikeforce).
Erik Larsen approfondisce questo nuovo status quo nella nuova storyline La Guerra dei Mondi (War of the Worlds), pubblicata nel 1997 nei numeri dal 41 al 46 della serie regolare dedicata all'eroe di Image Comics.
Dragon potrà non essere più un poliziotto, ma i pericoli e le minacce da affrontare per lui non mancano di certo. Dopo il matrimonio tra Barbaric e Ricochet, l'eroe e il suo team vengono proiettati su una Terra alternativa dominata col pugno di ferro da Damien Darklord, il quale intende invadere la nostra Terra poiché il suo pianeta sta lentamente morendo e ha già ordinato le prime invasioni.
Dragon dovrà affrontare questo nuovo e insolito nemico, più spietato di tutti i suoi precedenti avversari, che causerà la drammatica fine di un componente della SOS.
Già alcuni elementi di fantascienza classica erano stati inseriti nelle precedenti storyline della testata dedicata a Savage Dragon, come la precedente che vedeva svolgersi la classica invasione in forze da un altro pianeta. Ma principalmente le atmosfere delle storie dell'eroe erano calati o in un contesto urbano, grazie alla sua appartenenza al corpo di polizia di Chicago, o sovrannaturale, visto che una buona dose di demoni e scenari infernali ha fatto la sua apparizione.
Con questa nuova saga, infine, si celebra sia la fantascienza classica (c'è una nuova invasione in atto) che il fumetto di un tempo - tanto caro a Erik Larsen - che trattava questi temi. In particolare, Damien Darklord non è altro che una versione alternativa di Darkseid (Larsen lo ritrae addirittura nelle stesse pose che gli faceva assumere Jack Kirby), mentre il pianeta da lui dominato è un epigono di Apokolips e vi sono anche i Nuovi Dei in una differente identità.
Lungo la via, Erik Larsen omaggia ancora una volta Jack Kirby, uno dei suoi artisti di riferimento, mettendo in scena una megascazzottata tra le sue personali versioni di Ercole e Thor, molto più buzzurre rispetto a quelle Marvel, non solo per ragioni di copyright.
Salvo rari casi, siamo ancora in una fase dove predominano le splash page, i dialoghi immediati (e imbarazzanti in qualche caso) e rapidi cambi di scena tra un episodio e l'altro, ma anche tra una pagina e l'altra, tanto che spesso si rimane spiazzati. Eppure molto è accaduto nella vita di Savage Dragon in questi cinque anni e 46 episodi. E molto deve ancora accadere.
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