1980: Viene pubblicato il romanzo L'Incendiaria (Firestarter), scritto da Stephen King.
Il libro si incentra su Andy McGee e sua figlia Charlene, detta "Charlie", i quali sono inseguiti da un'agenzia governativa nota come La Bottega (The Shop).
Anni prima, Andy McGee aveva partecipato - insieme alla sua futura moglie Victoria Tomlinson - a un esperimento durante il quale gli era stato iniettato un composto noto come LOT-6, grazie al quale è riuscito a sviluppare una lieve forma di controllo mentale sulle altre persone.
Dopo aver sposato Victoria, Andy ha una figlia da lei, Charlie appunto, la quale già in tenera età sviluppa incredibili capacità pirocinetiche. Capacità che interessano molto a La Bottega, che arriva a uccidere Victoria e catturare la bambina.
Andy la rintraccia e la libera, iniziando così una lunga fuga. Con fortuna e abilità, Andy e sua figlia riescono per qualche tempo a sfuggire agli agenti della Bottega, fino a quando il direttore dell'agenzia, James Hollister, convoca lo spietato assassino e cacciatore John Rainbird. E stavolta la cattura di padre e figlia riesce.
Qualche mese dopo, però, grazie a un piano di Andy i due riescono a fuggire, ma costui viene ucciso durante la nuova fuga. Preda della rabbia, Charlie brucia vivi James Hollister e John Rainbird e distrugge l'intero complesso, decidendo infine di denunciare il tutto all'opinione pubblica.
Pochi anni dopo, anche quest'opera di Stephen King diviene oggetto di un adattamento cinematografico.
Poco prima della sua pubblicazione, i diritti di sfruttamento cinematografico del libro di Stephen King vengono opzionati dal produttore Dodi Al-Fayed e dalla Universal Pictures, per una cifra pari a un milione di dollari.
Il primo regista selezionato è John Carpenter, il quale si sta occupando della pre-produzione - sempre per la Universal - de La Cosa (The Thing). Bill Lancaster, sceneggiatore del medesimo film, completa anche un primo trattamento. Un secondo trattamento viene ideato da Bill Phillips e si pensa a Richard Dreyfuss nel ruolo di Andy McGee.
Dopo l'uscita de La Cosa nel 1982, però, sia John Carpenter che i due sceneggiatori vengono allontanati dal progetto, da un lato perché il budget previsto - stimato superiore ai 17 milioni di dollari - viene ritenuto troppo alto, dall'altro perché La Cosa non ha soddisfatto le aspettative commerciali.
I diritti sul romanzo di Stephen King vengono dunque acquisiti da Dino De Laurentiis, mentre la Universal rimane solo come distributore. Il produttore contatta poi Mark Lester, offrendogli la regia del film. Costui accetta, rinunciando così alla direzione de L'Anno del Dragone (Year of the Dragon).
È proprio Lester a suggerire il nome dello sceneggiatore per il nuovo trattamento, Stanley Mann, pur collaborando anche lui alla sceneggiatura finale, ma non venendo accreditato. Una sceneggiatura che incontra anche i favori di Stephen King.
Il ruolo di Charlie McGee viene infine conteso tra Heather O'Rourke (la bambina di Poltergeist) e Drew Barrymore, venendo infine affidato a quest'ultima. Curiosamente, un paio di anni prima la madre della giovane attrice Jaid le aveva fatto notare come il suo volto fosse molto simile a quello di una illustrazione presente su una copertina del libro.
Il ruolo di James Hollister viene in un primo momento affidato a Burt Lancaster (padre del Bill Lancaster che aveva realizzato la prima sceneggiatura), ma costui è costretto a rinunciare in quanto deve sottoporsi - dopo essere stato vittima di due lievi attacchi di infarto - a un intervento chirurgico di bypasso coronarico. La parte è dunque appannaggio di Martin Sheen.
Dino De Laurentiis propone in maniera decisa George C. Scott per la parte di John Rainbird, arrivando a offrire un ingaggio di 1 milione di dollari.
Le riprese iniziano in via ufficiale il 12 settembre 1983, tenendosi a Wilmington e altre piccole località del North Carolina. Questa è una scelta precisa di Dino De Laurentiis e del suo entourage per consentire di ridurre i costi che deriverebbero dal girare in location esterne come New York o Los Angeles.
Per la base de La Bottega viene affittata una parte della piantagione Orton, sempre in North Carolina. De Laurentiis si offre anche di acquistarla, di modo da potervi effettuare le scene riguardanti il fuoco e distruggere una parte della proprietà, ma i proprietari si rifiutano, quindi suddette scene sono ricreate in studio utilizzando delle repliche in scala ridotta degli edifici.
Siamo ancora in un'epoca dove la tecnologia CGI è sconosciuta, quindi tutte le scene dove si vedono delle sfere di fuoco sono realizzate con effetti pratici e vere sfere infuocate attaccate a dei cavi che sfrecciano in aria e sono controllate da remoto.
Tali effetti sono curati da Mike Wood e Jeff Jarvis e gli stuntmen che se ne occupano sono rivestiti di una tuta ignifuga che consente loro di resistere per circa novanta secondi al calore. Nonostante l'evidente pericolosità di queste manovre, alla fine per abilità e fortuna nessuno ne ricava neanche una lieve ferita.
Le riprese si concludono il 26 novembre 1983.
Fenomeni Paranormali Incontrollabili (Firestarter) viene distribuito nei cinema americani a partire dal 9 maggio 1984. A fronte di un budget di 15 milioni di dollari, la pellicola arriva infine a incassare a livello internazionale 19 milioni di dollari.
Diciotto anni dopo esce un sequel di questa pellicola, Firestarter 2: Rekindled, sotto forma di una miniserie in due parti. con un minutaggio di quasi tre ore, che viene trasmessa nel 2002 sul canale televisivo Sci Fi Channel.
Charlie McGee, ora cresciuta (e interpretata da Marguerite Moreau), vive sotto falso nome in reclusione, ma viene ritrovata per ottenere un risarcimento per le azioni perpetrate da La Bottega. Questo, però, si rivela essere un trucco del redivivo John Rainbird (che in questa occasione è interpretato da Malcolm McDowell) per vendicarsi di lei. Il piano tuttavia fallisce e Rainbird viene incenerito.
Nel 2022, invece, esce un remake del film, con Ryan Kiera Armstrong nel ruolo di Charlie McGee, Zac Efron in quello di suo padre e James Hollister che diviene Jane Hollister.
La pellicola viene notata dal produttore Joel Silver, il quale rimane colpito in maniera favorevole dallo stile di regia di Mark Lester tanto da proporgli la direzione di Commando... ma questa è un'altra storia.
Gli effetti speciali sono ancora oggi splendidi ma il film risente di una certa staticità che lo rende abbastanza soporifero. La Barrymore, comunque, era uno spettacolo!
RispondiEliminaMi ricordo di averlo visto tempo fa nei cosiddetti Bellissimi di Rete 4, salvo poi rivedere alcune scene su YouTube. Concordo sul giudizio.
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