venerdì 26 novembre 2021

Fabolous Stack of Comics: Savage Dragon - Battesimo del Fuoco


L'anno è il 1992, i celeberrimi "fuggiaschi" della Marvel (tra cui Jim Lee, Marc Silvestri e Todd McFarlane) fondano la Image Comics, pubblicando i primi titoli di successo di questa nuova casa editrice.
Tra questi fondatori vi è anche Erik Larsen, il quale sempre nel 1992 inizia a veder pubblicato il primo titolo incentrato su una sua creazione, Savage Dragon, un riadattamento di un suo precedente personaggio ideato nel 1986.
La prima apparizione di Savage Dragon avviene nella miniserie in tre numeri Battesimo del Fuoco (Baptism of Fire), realizzata da Larsen come autore completo.
Un essere dalla pelle verde e con una pinna in testa viene ritrovato dal tenente della polizia di Chicago Frank Darling in un campo, avvolto da fiamme da cui guarisce rapidamente. Non ha memoria del suo passato o del suo nome e poco dopo, convinto da Darling, entra a far parte del corpo di polizia, poiché ormai le superminacce sono sempre più pericolose e i supereroi del passato non sono più in grado di fronteggiarle, tantomeno gli agenti.
L'essere dal nome ignoto si ribattezza Dragon e inizia a portare legge e ordine a Chicago, ma è chiaro fin da subito che ci sono persone che non vedono di buon occhio questa cosa e faranno di tutto per complicargli la vita.
Questa miniserie introduttiva è un blockbuster d'azione sfrenata sotto forma di avventura a fumetti. Ho letteralmente perso il conto di quante battaglie Savage Dragon affronti in soli tre numeri, si passa da un confronto a un altro senza sosta e in un paio di occasioni si ha il dubbio di aver saltato qualche pagina.
E proprio perché è Erik Larsen a sceneggiare, non perde l'occasione di fare un po' di satira - o umorismo spicciolo, vedete voi - sugli scontri tra i supereroi della Marvel e sulla rivitalizzazione dei personaggi ad opera di John Byrne, notoriamente suo grandissimo amico.
Con queste premesse si potrebbe pensare che in questa storia di approfondimento non ce ne sia affatto, che i vari personaggi siano manichei nei loro atteggiamenti (ci sono i buoni buoni buoni e i cattivi cattivi cattivi)... e diciamo pure che è così.
È comunque interessante far notare come Larsen faccia coincidere l'esordio di Dragon con la sparizione/ritiro dei supereroi del passato, quelli della "Silver Age", dichiarando che non sono più in grado di gestire le minacce del presente. Che può apparire come una metafora della nuova realtà editoriale della Image: i vecchi supereroi di Marvel e DC Comics rappresentano il passato, mentre gli eroi della Image sono quelli più al passo coi tempi.
E sono inseriti nello stesso tessuto sociale cittadino, a contatto con l'uomo comune, almeno nel caso di Savage Dragon, il quale non indossa un colorato costume, bensì la divisa da poliziotto. E, nell'unico momento di riflessione di questa miniserie, Dragon cita il pestaggio di Rodney King - un evento di cui molti giovani, temo, non abbiano mai sentito parlare - e di come siano proprio gli eroi comuni come gli agenti di polizia i primi a dover dare l'esempio.
Retorica spicciola, certo, ma provateci voi a contraddire un colosso verde con una pinna in testa!

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