1975: Dopo l'uscita del secondo capitolo de Il Braccio Violento della Legge (The French Connection), la 20th Century Fox ha in mente di realizzare un nuovo capitolo della saga cinematografica con protagonista Popeye Doyle.
Commissiona dunque una nuova sceneggiatura, che viene scritta da David Shaber, in cui Popeye Doyle viene accoppiato a un poliziotto afroamericano dalla battuta facile e affronta un terrorista vagamente ispirato a Carlos lo Sciacallo.
Gene Hackman, interprete dei due film de Il Braccio Violento della Legge, non vuole tuttavia interpretare per la terza volta il personaggio di Popeye Doyle e il progetto viene dunque abbandonato.
Ma quella che può sembrare una fine si rivela in realtà poco tempo dopo un nuovo inizio.
Nel 1979, la sceneggiatura di David Shaber viene rilevata dalla Universal Pictures e lo stesso sceneggiatore ne effettua una revisione, mantenendo inalterata la trama di base, ma cambiando ovviamente il nome dei protagonisti. I primi titoli ideati sono Attack e Hawks, prima che si ripieghi su Nighthawks, in riferimento ai poliziotti di New York che pattugliano la città durante la notte.
Dopo aver realizzato il secondo capitolo della saga di Rocky, Sylvester Stallone trova intrigante il ruolo del protagonista del film, Deke DaSilva, e rinuncia ad altre parti che gli sono state proposte per partecipare a questa produzione.
In preparazione alla parte, Sylvester Stallone e Billy Dee Williams, che interpreta il personaggio di Matthew Fox, frequentano per alcune settimane i poliziotti che operano durante il turno di notte dell'Unità Anti Crimine di New York.
Il ruolo di Heymar "Wulfgar" Reinhardt viene offerto a Rutger Hauer. L'attore ha ricevuto all'epoca la proposta di partecipare a un altro film, Sfinge (Sphinx), che gli offre la possibilità di ricevere un ingaggio superiore, ma decide infine di accettare la parte di Wulfgar. Per l'attore olandese si tratta del film di debutto sul mercato americano.
Le riprese iniziano in via ufficiale il 21 gennaio 1980, tenendosi a New York, Londra e Parigi.
Il primo regista incaricato è Gary Nelson, che tuttavia, il 30 gennaio, abbandona il progetto. In sua sostituzione, dietro suggerimento di Sylvester Stallone, viene scelto Bruce Malmuth, seppur costui sia praticamente un esordiente.
Mentre Bruce Malmuth prende un aereo da Los Angeles per recarsi sul set, Sylvester Stallone dirige personalmente una scena per far sì che la produzione rimanga nelle tempistiche previste.
Questo, tuttavia, causa un problema con la Directors Guild of America, di cui Stallone fa parte e una cui regola sancisce che nessuno che sia stato assunto prima del regista prescelto può sostituire il regista licenziato, se non in un caso di emergenza.
La Universal avanza la tesi che la situazione creatasi fosse proprio un'emergenza. Non trovandosi un accordo, la faccenda viene portata davanti a un collegio arbitrale, che commina una multa sia alla Universal che a Sylvester Stallone.
La prima scena girata da Rutger Hauer, curiosamente, è quella riguardante la morte del suo personaggio. E non va affatto nel migliore dei modi. In principio un petardo, che simula il rumore di un colpo di pistola, esplode in maniera errata e gli brucia il volto.
Successivamente, un cavo legato attorno al suo corpo, che deve ricreare l'impatto del colpo ricevuto da una pistola, viene tirato in maniera troppo forte, provocandogli un intenso dolore alla schiena. L'attore scopre poi che è stato Sylvester Stallone a dare l'indicazione di tirare forte il cavo. Questo crea fin dal principio una frattura tra i due attori che, pur rimanendo su buoni rapporti professionali, fuori dal set non si sopportano.
L'esperienza si rivela un incubo per Rutger Hauer quando, durante la lavorazione, perde in poco tempo sia sua madre che un suo caro amico, dovendo tornare due volte in Olanda per alcuni giorni per partecipare ai due funerali.
Sylvester Stallone decide di girare personalmente anche le scene più pericolose, coadiuvato dallo stuntman Dar Robinson. La scena più pericolosa in tal senso è quella dove, attaccato a un cavo, l'attore deve inerpicarsi su una funivia della Roosevelt Island Tramway e non solo per la sua acrofobia.
Il cavo, infatti, non è stato adeguatamente testato e una eventuale caduta nelle acque sottostanti dell'East River provocherebbe quasi certamente la morte dell'attore, a cui tuttavia viene fornito un coltello per strappare il cavo nell'eventualità cadesse in acqua.
Sempre questa scena genera un attrito tra la produzione e la città di New York. In principio è prevista sia realizzata durante un periodo di manutenzione, che però slitta in avanti. Alcuni cittadini, allora, si lamentano per il fatto che le riprese interromperanno il regolare servizio della funivia e rimangono sordi alle dichiarazioni della Universal, la quale si offre di pagare una somma in beneficenza per compensare del disturbo.
Questi irati cittadini stanno per portare la faccenda in tribunale, al fine di ottenere un'ordinanza restrittiva, quando la comunità degli abitanti dell'isola insorge e offre il proprio sostegno alla produzione, purché le riprese non si svolgano nell'ora di punta, cosa che la Universal si dichiara disposta a fare.
Le riprese si concludono nell'aprile 1980.
Il primo a intervenire sul montaggio del film è Sylvester Stallone, per dare più rilevanza al personaggio da lui interpretato rispetto a quello di Rutger Hauer.
Dopodiché è la Universal in persona a intervenire, in quanto si ritrova di fronte a una pellicola dai toni troppo violenti ed efferati, che rischia di ottenere un rating sfavorevole.
Vengono così eliminate o attenuate le scene più violente, in particolar modo il confronto in discoteca - che vede in origine Wulfgar uccidere molte più persone - e la morte del terrorista, molto più sanguinolenta rispetto a quella infine mostrata.
Non solo, buona parte delle scene riguardanti il personaggio di Deke DaSilva nella sua dimensione privata - tra cui il rapporto con la sua ex moglie - e per cui Stallone si era prodigato perché venissero inserite, vengono ugualmente eliminate, con estremo disappunto dell'attore.
I Falchi della Notte (Nighthawks) viene distribuito nei cinema americani a partire dal 10 aprile 1981. A fronte di un budget di 5 milioni di dollari, la pellicola arriva infine a incassare a livello internazionale circa 20 milioni di dollari.
Pur non vedendo il suo debutto sul mercato americano coronato da un grande successo, Rutger Hauer si ritrova proiettato verso una nuova carriera in una nuova nazione, che trova un ulteriore riconoscimento poco dopo con Blade Runner... ma questa è un'altra storia.
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