sabato 4 febbraio 2023

A scuola di cinema: Gorilla nella Nebbia (1988)

26 Dicembre 1985: Viene uccisa in Ruanda in circostanze misteriose la ricercatrice Dian Fossey, colpita al volto da un machete. Anche se la sua capanna è stata rivoltata da cima a fondo, nessun bene di valore è stato prelevato, comprese svariate migliaia di dollari facilmente rintracciabili, dunque è da escludere che vi sia una rapina dietro il suo assassinio.
Nel 1963, Dian Fossey effettua una prima visita in Africa, dove ha la possibilità di osservare da vicino dei gorilla di montagna, sui quali scrive poi alcuni articoli. Tre anni dopo, la donna decide di trasferirsi in maniera permanente nel continente africano, stabilendosi in particolar modo in Ruanda e cominciando a studiare in maniera approfondita le abitudini e i comportamenti dei gorilla di montagna, con scoperte fino a quel momento ignote alla comunità scientifica.
I suoi principali oppositori sono i bracconieri, la cui attività non viene sanzionata dalle autorità locali che vengono corrotte con delle tangenti. Dopo la morte di un gorilla a cui la ricercatrice era molto affezionata di nome Digit, Dian Fossey inizia a usare metodi più decisi contro il bracconaggio, tralasciando quasi del tutto le sue attività di ricerca.
Oltre a smantellare o far smantellare centinaia di trappole, Dian Fossey contribuisce alla cattura e alla condanna di alcuni bracconieri, giungendo al punto di far bruciare i loro campi e a trattenerli e umiliarli. Le sue attività contro il bracconaggio e il clamore mediatico che suscitano contribuiscono a salvare la specie dei gorilla di montagna dall'estinzione.
Nel 1983, Dian Fossey scrive un libro incentrato sulla sua vita e sulle sue scoperte, intitolato Gorilla nella Nebbia (Gorillas in the Mist). Due anni dopo, con ogni probabilità un atto di vendetta da parte dei bracconieri che si era inimicata, si giunge al suo tragico assassinio.
Ma la sua vita e le sue opere rimangono e divengono oggetto di un adattamento cinematografico.


Nel 1984 la Universal Pictures opziona i diritti di sfruttamento cinematografico. del libro di Dian Fossey Il produttore Arne Glimcher ha in programma un incontro proprio con lei per discutere dell'adattamento e si prepara a recarsi in Ruanda, ma poche ore prima del previsto incontro la donna viene assassinata.
Questo drammatico evento fa sì che anche la Warner Bros. si interessi alla vita della ricercatrice e, col suo libro già opzionato, acquisisce i diritti di un articolo giornalistico comparso su Vanity Fair a firma di Alex Shoumatoff e il libro scritto da Harold Hayes The Dark Romance of Dian Fossey, più incentrati sulla sua vita privata.
Questa situazione di stallo viene risolta quando entrambe le società di produzione contattano il governo del Ruanda per chiedere l'autorizzazione a girare nei luoghi dove Dian Fossey effettuava le sue ricerche. Il governo dichiara che concederà tale autorizzazione solo se le due compagnie troveranno un accordo.
Alla fine si decide dunque per una coproduzione, più che altro motivata dal fatto che la Universal e la Warner Bros. hanno già investito consistenti somme di denaro nella pre-produzione.
La regia viene affidata in un primo momento a Bob Rafelson, che però abbandona il progetto. L'incarico viene dunque passato a Michael Apted.
Costui, contando sulla sua esperienza come regista di documentari, insiste sul fatto che le riprese debbano svolgersi negli stessi luoghi e montagne in cui operava Dian Fossey e utilizzando soprattutto veri gorilla. La sua richiesta viene accontentata.
Per il ruolo di Dian Fossey, la prima attrice contattata è Jessica Lange, ma deve declinare la proposta in quanto è incinta del suo secondogenito Samuel Shepard. La parte viene dunque affidata a Sigourney Weaver.
A due settimane dall'inizio della lavorazione, la Warner Bros. intende ritirarsi dal progetto in quanto il budget previsto è già stato sfiorato e non si è ancora iniziato a girare. Per scongiurare questa eventualità, Michael Apted, Sigourney Weaver, Arne Glimcher e alcuni componenti della troupe si riducono spontaneamente il loro ingaggio, arrivando quasi a parificare le somme finora investite.
Le riprese iniziano in via ufficiale il primo giugno 1987, tenendosi in Kenya e Ruanda. Nell'accampamento della produzione presente in quest'ultima nazione vi sono dei ranger a guardia di esso, armati di fucili per impedire possibili attacchi di leoni.
Inoltre, in un'era dove Internet o le comunicazioni satellitari non erano ancora a disposizione del pubblico, non vi sono telefoni o un servizio postale, dunque vengono assunte centinaia di persone del posto come facchini o nel caso si renda necessario inviare dei messaggi in altre località oppure zone della montagna distanti tra loro.
Per specifica disposizione del governo del Ruanda, le riprese che coinvolgono dei gorilla possono essere effettuate da una troupe composta al massimo da cinque persone e solo per un'ora al giorno. Oltretutto, non si può certo decidere in questo caso in che luogo girare e raggiungere il sito comporta dover salire una collina per molti chilometri, il tutto portando con sé l'attrezzatura necessaria.
Sigourney Weaver riceve un adeguato training da esperti di primatologia per come approcciare al meglio degli animali allo stato brado. Ma mai come in questo caso, un conto è la teoria e un altro è la pratica. Quando deve effettuare delle riprese nelle estreme vicinanze, l'attrice ha sempre con sé un auricolare attraverso cui un esperto le consiglia in maniera costante come muoversi e come comportarsi.
Questo, tuttavia, non impedisce un piccolo incidente. Durante una ripresa, Sigourney Weaver tenta di avvicinarsi a una gorilla femmina, ma viene subito minacciata da un gorilla maschio di nome Pablo (uno di quelli su cui Dian Fossey effettuò delle ricerche) e colpita con un leggero pugno. L'attrice è stata istruita su come comportarsi in situazioni simili, dunque rimane a terra completamente immobile, fino a quando il gorilla non si allontana dalla zona.
Come richiesto da Michael Apted, vengono realizzate il maggior numero di scene con veri gorilla, ma in un paio di casi - per esigenze di drammatizzazione e storia - si rende necessario l'uso di stuntmen vestiti con tute da gorilla, che vengono approntate da Rick Baker e il suo team. Risultano così convincenti che a un certo punto alcuni componenti della troupe, vedendo uno stuntman che sta simulando una carica, si convincono sia un gorilla vero e si spaventano.
Le riprese si concludono nell'ottobre 1987.
Gorilla nella Nebbia (Gorillas in the Mist) viene distribuito nei cinema americani a partire dal 23 settembre 1988. A fronte di un budget di 22 milioni di dollari, la pellicola arriva infine a incassare a livello internazionale 61 milioni di dollari.
Per quanto sia una figura controversa, l'attività di Dian Fossey è stata fondamentale per la comunità scientifica e ha contribuito alla preservazione di una specie animale, la cui esistenza rimane tuttavia ancora a rischio.
E questa è la fine della storia.

Nessun commento:

Posta un commento