25 Giugno 1976: Un anno dopo essere uscito sconfitto dal confronto con Muhammad Ali, che diviene di ispirazione per il primo Rocky, Chuck Wepner ha un altro incontro, presso lo Shea Stadium di New York, solo che stavolta il suo avversario è decisamente particolare. E più imponente di Muhammad Ali. Si tratta infatti del wrestler André René Roussimoff, alias André The Giant.
Diversamente dal confronto con Muhammad Ali, stavolta - in questo match che unisce pugilato e wrestling - non c'è storia, troppo è il divario tra i due contendenti. Dopo pochi minuti, dunque, André The Giant solleva Chuck Wepner e lo scaglia fuori dal ring. Il pugile subisce perciò un conteggio e perde per essere stato per troppo tempo fuori dal ring.
E anche questo incontro finisce per ispirare un nuovo capitolo della saga di Rocky.
Quando il primo film della saga da lui concepita ottiene un grande successo, Sylvester Stallone si immagina una trilogia, con l'ultimo film che vede Rocky incontrare il Papa e combattere il suo ultimo incontro al Colosseo di Roma, al termine del quale muore. Ma ovviamente questo non accade.
Irwin Winkler e Robert Chartoff sono confermati come produttori, ma oltre alla United Artists un'altra società di produzione coinvolta è la Metro-Goldwyn-Mayer, che ha acquisito nel 1981 la United Artists per salvarla dal fallimento a causa del tremendo flop de I Cancelli del Cielo (Heaven's Gate).
Per il ruolo del nuovo antagonista di Rocky, Clubber Lang, si pensa in un primo momento di affidarlo a un grande pugile del passato e vengono contattati Joe Frazier e Earnie Shavers, che però non si rivelano adatti.
Inizia dunque un lungo e tortuoso processo di casting. L'interprete perfetto lo si trova infine quando la direttrice di casting Rhonda Young e Sylvester Stallone vedono un programma televisivo intitolato Games People Play, dove vi è una sezione denominata America's Toughest Bouncer, incentrata su varie prove fisiche, tra cui anche incontri di boxe e lotta.
Le due edizioni di questo programma vedono vincitore, entrambe le volte con una facilità disarmante, una unica persona, nonché beniamino del pubblico. Si chiama Laurence Tureaud, ma già a quel tempo si fa soprannominare Mr. T.
Sylvester Stallone ha già incrociato la sua strada in passato, nel 1978, quando Mr. T era la guardia del corpo del boxer Leon Spinks. L'attore tentò di fare una visita a Spinks nel backstage, ma Mr. T non permise che lui entrasse nella stanza del boxer, pur essendo a quel tempo Stallone già una celebrità, in quanto il suo lavoro era impedire che qualcuno di non annunciato entrasse. Chiunque fosse.
Sylvester Stallone ha apprezzato l'integrità di Mr. T in quell'occasione e si convince sia l'interprete perfetto per Clubber Lang. La spontaneità di Mr. T, qui al suo debutto cinematografico, che si riflette anche nel suo look, è per l'attore un punto di forza, tanto che si oppone - quando la produzione lo suggerisce - che costui sia mandato presso una scuola di recitazione per migliorare le sue capacità recitative. Questo a detta di Stallone rovinerebbe il personaggio, che vive del suo essere crudo e diretto.
Per il ruolo di Thunderlips (Labbra Tonanti) viene contattato il wrestler Terry Bollea, alias Hulk Hogan. Costui in principio pensa a uno scherzo, fino a quando non gli giunge una lettera ufficiale da parte della produzione e accetta subito la proposta.
Questo lo porta però a non poter partecipare ad alcuni match per cui era già stata prevista la sua presenza e, in risposta, il presidente della WWF/WWE Vincent McMahon lo licenzia.
Le riprese iniziano in via ufficiale il 30 marzo 1981, tenendosi a Las Vegas, Philadelphia, New York e in California.
Nel film compare la celebre statua di Rocky Balboa. Per la sua realizzazione, Sylvester Stallone si rivolge a Thomas Schomberg, il quale realizza una statua in bronzo alta oltre due metri e settanta centimetri.
Le riprese si concludono nel giugno 1981.
Conclusa la lavorazione del film, Sylvester Stallone vuole donare la statua di Rocky al museo di belle arti di Philadelphia, ma i responsabili non sono interessanti in quanto ritengono quella statua non un'opera d'arte, bensì un semplice attrezzo di scena cinematografico.
Dopo varie vicissitudini che vedono la statua essere prima piazzata davanti allo Spectrum di Philadelphia e poi rinchiusa in un magazzino (salvo quando deve essere utilizzata per eventi speciali), grazie anche a una raccolta firma iniziata da una bambina di otto anni, Nikol Bird, la statua viene infine piazzata in un parco poco distante dal museo di belle arti di Philadelphia, a pochi metri dalla sua celebre scalinata.
In principio, Sylvester Stallone vorrebbe utilizzare come canzone del film Another One Bites The Dust dei Queen, ma non riesce a ottenerne i diritti. Poco dopo, tuttavia, si imbatte in un altro pezzo di una band da lui conosciuta, Eye of the Tiger dei Survivor, e ne rimane talmente conquistato da opzionarlo subito, anche se è disponibile in quel momento solo la versione Demo.
Rocky III viene distribuito nei cinema americani a partire dal 24 maggio 1982. Alla premiere, Mr. T porta sua madre, ma quando costei vede la scena in cui Clubber Lang si rivolge in modo poco appropriato verso Adrian, si lamenta con suo figlio dicendogli che non l'ha educato a trattare le donne in quella maniera. Dopodiché esce dal cinema. Mr. T ha il suo bel da fare per convincerla che stava solo recitando una parte.
A fronte di un budget di 17 milioni di dollari, la pellicola arriva infine a incassare a livello internazionale 270 milioni di dollari.
Quando il film ottiene questo grande successo, Hulk Hogan consegue un'incredibile fama. Vince McMahon, figlio di Vincent McMahon, che nel frattempo ha rilevato la compagnia dal padre, lo riassume dunque nella WWF/WWE e lo rende la figura carismatica del wrestling di quegli anni, grazie alla cosiddetta Hulkamania.
Un periodo che ottiene il suo successo definitivo con la prima edizione di Wrestlemania, durante la quale Hulk Hogan viene affiancato in un match da... Mr. T!
Un successo che Rocky ha già ottenuto e che continua a macinare trionfi, che portano in breve tempo a un nuovo capitolo della saga... ma questa è un'altra storia.
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