domenica 8 maggio 2022

A scuola di cinema: Conan Il Barbaro (1982)

Dicembre 1932: Viene pubblicata sulla rivista Weird Tales La Fenice sulla Lama (The Phoenix on the Sword), la prima storia che vede protagonista Conan, scritta da Robert Erwin Howard riadattando un racconto di Kull scartato in origine dalla rivista.
Questa creazione si rivela in breve tempo la più apprezzata tra quelle ideate dallo scrittore texano, che ne scriverà altre venti circa prima del suo drammatico suicidio. E come spesso capita, il personaggio di fantasia sopravvive al suo creatore, nonostante le storie non vengano ristampate in principio per alcuni anni.
Con la riscoperta delle storie del Cimmero e la pubblicazione della serie a fumetti della Marvel a partire dal 1970 e le incredibili illustrazioni ideate da Frank Frazetta, Conan gode di una rinnovata popolarità e approda infine sul grande schermo, portando al successo un attore austriaco sconosciuto.


1977: Dopo due anni di trattative, i produttori Edward Summer ed Edward Pressman acquisiscono dalla Conan Properties International i diritti di sfruttamento cinematografico del personaggio di Conan.
I due produttori non devono effettuare lunghe procedure di casting per trovare il protagonista, in realtà lo hanno già individuato dopo aver visto un documentario intitolato Uomo d'Acciaio (Pumping Iron), incentrato in particolar modo su un campione di bodybuilding: Arnold Schwarzenegger.
Costui, dopo essere stato avvicinato da Summer e Pressman, è ben felice di poter aderire al progetto, tanto da firmare un contratto con cui si impegna nel frattempo a non comparire in altri film di genere fantasy.
Nel 1978 viene invece individuato il regista: John Milius. Pressman e Roy Thomas, lo sceneggiatore del fumetto Marvel dedicato a Conan, ideano già nel 1976 un primo soggetto, che vede Conan al servizio di un prete corrotto per uccidere un mago oscuro, ma il primo studio interessato - la Paramount - è disposto a finanziare il progetto solo se la sceneggiatura viene scritta da un rinomato autore. 
John Milius suggerisce allora il nome di Oliver Stone, sulla cresta dell'onda in quel momento grazie alla sceneggiatura di Fuga di Mezzanotte (Midnight Express). Pressman ha un incontro con lui grazie all'agente dello sceneggiatore, durante il quale gli viene mostrato uno dei primi trattamenti per Platoon, e si convince che Stone sia la persona giusta.
Oliver Stone parte dal presupposto che questo film possa essere la prima parte di una lunga saga, composta da ben dodici capitoli, e consegna il suo trattamento quattro mesi dopo. Pur partendo dal materiale di Robert Howard, Stone decide di intraprendere una propria strada, ambientando la storia in un futuro distopico e post-apocalittico, dove Conan è la guardia del corpo della regina Yasmine, che deve affrontare sua sorella Taramis e un esercito composto da diecimila mostri mutanti guidati da Thulsa Doom.
La sceneggiatura di Stone è senza dubbio ambiziosa, ma presenta anche un problema: se ne prevede una durata di quattro ore e presuppone un budget rilevante, vicino ai 70 milioni di dollari. Una somma che né la Paramount né altre case di produzione sono disposte a spendere. John Milius, quindi, perde interesse per la realizzazione di questo film e decide di dedicarsi ad altri progetti.
La pellicola incentrata su Conan rimane nel limbo per circa un anno, pur facendo qualche piccolo progresso. Oliver Stone si propone come regista in sostituzione di Milius, ma si ritiene non abbia ancora la giusta esperienza e il suo nome viene scartato. Chiede allora a Ridley Scott se possa essere interessato, ma costui declina.
Nel frattempo, non essendo riuscito ad assicurarsi i servigi di Frank Frazetta, Edward Pressman incarica il disegnatore Ron Cobb di realizza alcuni bozzetti e storyboard per la pellicola di Conan.
Questi giungono all'attenzione di John Milius, il quale ritrova l'entusiasmo per il progetto. Giudica tuttavia la sceneggiatura di Stone fin troppo strabordante e chiede a Pressman di operare una consistente revisione, con la promessa che si assumerà l'incarico di dirigere il film.
Milius riprende la sceneggiatura di Stone, conservandone solo alcune parti e riscrivendo del tutto la trama, la quale viene ambientata in un facsimile dell'Era Hyboriana ideata da Robert Howard.
In cerca di finanziamenti, Pressman - dietro suggerimento di Milius - entra in contatto con Dino De Laurentiis, il quale accetta di produrre la pellicola, affidando il progetto a sua figlia Raffaella De Laurentiis e stringendo un accordo con la Universal Pictures per la distribuzione.
In preparazione alla parte, Arnold Schwarzenegger segue per circa tre mesi un rigido allenamento sull'uso delle armi e come maneggiare una spada, le arti marziali e l'equitazione da maestri rinomati quale ad esempio Kiyoshi Yamasaki. Deve inoltre farsi crescere i capelli, perdere peso, circa 15 chili, e diminuire in maniera drastica i suoi allenamenti, poiché la sua possanza fisica è così imponente che non gli consente di maneggiare in maniera appropriata una spada.
Le riprese iniziano in via ufficiale il 7 gennaio 1981, tenendosi principalmente nella regione di Andalusia della Spagna. In principio viene scelta la Yugoslavia, con lavori preliminari che iniziano nell'ottobre del 1980, ma la forte instabilità politica dell'epoca - causata dalla morte del generale Tito - convincono la produzione a spostare la lavorazione altrove, anche se questo comporta un rinvio di alcuni mesi.
John Milius vorrebbe che fosse Arnold Schwarzenegger il narratore, ma la Universal si oppone in quanto l'accento austriaco dell'attore è troppo marcato e così questo compito viene affidato a un altro attore, Mako.
Pur avendo recitato in altre pellicole in passato, questo è il primo ruolo importante e da protagonista per Arnold Schwarzenegger. I navigati attori James Earl Jones e Max Von Sydow gli danno dunque alcuni preziosi consigli durante tutta la lavorazione. In cambio, Schwarzenegger aiuta James Earl Jones a rimanere in forma durante il corso delle riprese.
Siccome non si è in grado di trovare una controfigura che possa anche solo avvicinarsi alla sua prestanza muscolare, Arnold Schwarzenegger deve effettuare tutte le manovre acrobatiche, ricavandone a volte dei lividi.
L'incidente più serio avviene quando l'attore si ritrova a dover scappare da dei cani che lo stanno inseguendo (non solo per finzione scenica, è legittima paura poiché i cani si rivelano molto pericolosi) e cerca di rifugiarsi sopra una roccia. Uno dei cani, tuttavia, non demorde e afferra Schwarzenegger per il vestito, facendogli perdere la presa. La conseguente caduta procura una lesione alla schiena dell'attore, che richiede l'applicazione di alcuni punti.
Per la scena della crocifissione, viene usato un vero avvoltoio per beccare nelle ferite di Conan, che viene sostituito da un avvoltoio morto quando Schwarzenegger deve morderlo. Subito dopo questa scena, l'attore viene liberato e si sciacqua la bocca per evitare un'infezione.
In generale - a causa del fatto che ci si trovi al di fuori dagli Stati Uniti - vi è scarso rispetto nei confronti degli animali che vengono impiegati e si verificano anche veri e propri casi di maltrattamento, con tanto di calci e pugni.
Le riprese si concludono nell'aprile 1981. A causa dell'elevata quantità di scene violente del primo montaggio, alcune parti devono essere successivamente eliminate del tutto o rigirate per evitare un rating indesiderato.
Conan Il Barbaro (Conan The Barbarian) viene distribuito nei cinema americani a partire dal 14 maggio 1982. A fronte di un budget di 20 milioni di dollari, la pellicola arriva infine a incassare a livello internazionale circa 69 milioni di dollari.
La produzione ha in mente di realizzare un ciclo di almeno quattro film e il successo del primo capitolo convince a mettere immediatamente in produzione un sequel... ma questa è un'altra storia.

2 commenti:

  1. Non sapevo che abbiamo "rischiato" un Conan postapocalittico... Oggi mi piacerebbe anche, per carità, ma meglio come sia andata... più fedeli a Howard.

    Moz-

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    1. Non so perché, ma il tuo commento era classificato come SPAM... mah! Per fortuna l'ho recuperato. Sì, il Conan dell'apocalisse è meglio averlo perso, a volte Oliver Stone ha idee un po' troppo ambiziose :)

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