giovedì 26 maggio 2022

Netflix Original 50: Little Evil


Nella trilogia de Il Presagio (The Omen), un bambino di nome Damien diviene la reincarnazione dell'Anticristo. Solo il padre, interpretato da Gregory Peck, ne intuisce la natura maligna e tenta di ucciderlo, ma viene ammazzato a sua volta. Damien, dunque, cresce e si appresta a candidarsi come Presidente degli Stati Uniti, ma un pugnale mistico e l'apparizione finale di Gesù Cristo (really) causano la sua definitiva sconfitta.
Tra sequel noti e poco noti e remake presto dimenticati, la saga ha rappresentato un momento importante della cinematografia horror, seppur poi soverchiata dagli slasher movie e dagli assassini mascherati, e se ne trova anche un divertito omaggio in Little Evil, film scritto e diretto da Eli Craig e distribuito su Netflix a partire dal primo settembre 2017.
Dopo aver sposato Samantha (Evangeline Lilly), Gary Bloom (Adam Scott) cerca di fare la conoscenza di suo figlio, il piccolo e silenzioso Lucas (Owen Atlas). Alcuni strani eventi e le testimonianze di alcune persone lo portano tuttavia a convincersi che Lucas sia in realtà una reincarnazione dell'Anticristo.
Dibattuto tra preti che predicano l'apocalisse, assistenti sociali che tramano per sottrarlo alla sua nuova famiglia e colleghi di lavoro eccentrici, Gary Bloom dovrà trovare un equilibrio insieme a suo figlio... prima che l'inferno si scateni sulla Terra.
Seppur il film punti su tematiche horror consolidate e non manchi di fare degli omaggi ad altre pellicole quali Shining, Poltergeist e l'immancabile L'Esorcista, in realtà questa è una commedia dai toni vagamente sovrannaturali più incentrata sui rapporti familiari moderni, ovvero quelli dove il genitore non è il padre naturale del bambino e ne affronta l'inevitabile diffidenza.
Il film stesso appare come un elogio, sotto forma di commedia ovviamente, nei confronti di questi padri o madri "sostituti" che affrontano le avversità di entrare in un ambiente a loro sconosciuto, con la società che spesso va loro contro o li umilia appena può, e ne escono vincenti tramite l'amore verso i propri cari. 
Lucas, più che un nuovo Damien, è una sorta di versione moderna e un po' più dark di Dennis la Minaccia o meglio ancora di Piccola Peste: un bambino che ha difficoltà ad approcciarsi col mondo esterno e a interagire coi propri genitori. Ma come in una favola moderna, una dei Fratelli Grimm magari, l'amore del vero padre Gary (e non quello reale, ovvero Satana) fa emergere la sua vera natura. Di bambino che vuole solo giocare.
A Lucas è andata decisamente meglio che a Damien e almeno stavolta non c'è stato bisogno dell'intervento del Nazareno.

Nessun commento:

Posta un commento