venerdì 27 maggio 2022

Fabolous Stack of Comics: La Gatta


Si sa, i fumetti e così altre forme di intrattenimento cercano di intercettare i cambiamenti della società e riprodurli nel loro specifico contesto, con adattamenti che magari a distanza di tempo - e con una società sempre in evoluzione - rischiano di strappare qualche sorriso.
Ma bisogna poi riuscire ad andare oltre e cercare di contestualizzare quell'opera nel momento in cui è stata pubblicata, poi chiunque con la sua sensibilità la potrà definire una storia venuta bene o male.
Dopo il 1968, il movimento femminista emerge con prepotenza sulla scena (non che prima non esistesse, sia chiaro, ma le principali conquiste sociali avvengono dopo quest'anno), con contestazioni e lotte politiche che soprattutto nel triennio 1971/1973 creano molte tensioni sociali. In Italia, un effetto collaterale è la nuova regolamentazione del diritto di famiglia del 1975.
La Marvel cerca di intercettare queste rivoluzioni della società americana presentando ai lettori una nuova supereroina, seppur destinata a glorie future come Tigra: Greer Grant Nelson, la Gatta.
Il personaggio esordisce nel 1972 nella serie regolare, durata tuttavia solo quattro numeri, The Cat, scritta da Linda Fite e disegnata da Marie Severin, Paty Greer e Jim Starlin.
Greer Grant è una giovane studentessa di Chicago che vorrebbe laurearsi, ma quando sposa il poliziotto Bill Nelson rinuncia ai suoi sogni per diventare una casalinga. Bill Nelson viene tuttavia ucciso durante una rapina e Greer torna dunque a studiare come assistente della dottoressa Joanne Tumolo, la quale sta lavorando a un esperimento volto a potenziare le capacità femminili per conto di un ricco committente, Malcolm Donalbain.
Non convinta, tuttavia, dei nobili scopi di Donalbain, Joanne Tumolo fa sì che le capacità di cui viene dotata la sua cavia vengano date in segreto anche a Greer. Quando la dottoressa scopre infine che le sue ricerche stanno per essere utilizzate per intenti criminali, tenta di avvertire le autorità, ma gli sgherri al servizio di Donalbain la feriscono in maniera grave.
Greer indossa così uno dei costumi gialli preparati da Donalbain, determinata a vendicarsi di lui. Sarà solo il primo atto delle imprese di una nuova eroina.
Greer Grant Nelson è una perfetta esponente, in forma fumettistica, dell'epoca di allora. Una ragazza che ha delle aspirazioni, le quali però vengono annullate dalla società (rappresentata da suo marito e dal mondo del lavoro) che la vuole solo come moglie e casalinga, sempre a casa ad aspettare il marito. E quando cerca un impiego, le viene detto che è meglio si preoccupi di fare figli, piuttosto.
Con la scomparsa di Bill Nelson, però, Greer trova dapprima un riscatto sociale completando gli studi e ottenendo un lavoro come assistente di Joanne Tumolo, dopodiché trova un riscatto personale diventando la Gatta e confrontandosi con un mondo - quello dei supercriminali - dominato dagli uomini (Il Gufo, Kraken, Man-Bull) in cui lei riesce comunque a prevalere.
Ovviamente non ci troviamo di fronte a un trattato sociologico, ma semplicemente a delle storie che cercano di ribaltare la prospettiva fino a quel momento imperante, seppur non assoluta, che vuole la donna dei fumetti nel ruolo della damigella in pericolo. Greer Grant, invece, è indipendente e vive la sua vita cercando di contare solo sulle proprie forze, sia per guadagnarsi da vivere che per sconfiggere i suoi nemici nella sua identità supereroistica.
Alla fine, dunque, Greer Grant e la Gatta sono la stessa persona. Entrambe sono riuscite a emergere dalle ombre di una società retrograda che ora sta cambiando, ma la vera identità di questa eroina deve ancora uscire allo scoperto.

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