mercoledì 18 maggio 2022

Fabolous Stack of Comics: Wolfskin - Il Centesimo Sogno


Ritorna il Wolfskin, il guerriero barbaro/vichingo ideato da Warren Ellis e già protagonista di una miniserie. La seconda, e probabilmente ultima, storia che lo vede protagonista è la miniserie in sei numeri Il Centesimo Sogno (Hundredth Dream), di nuovo sceneggiata da Warren Ellis, pubblicata dalla Avatar Press tra il 2010 e il 2011 e disegnata da Gianluca Pagliarani.
Ildsen, un uomo con poteri magici in grado di padroneggiare il fuoco, riceve una lettera dal suo villaggio natale di Vé, la quale lo informa che la città è assediata da una creatura nera da incubo che ha già causato numerosi danni e distruzioni.
Capendo di non poter fronteggiare da solo questa minaccia, Ildsen raduna attorno a sé altri guerrieri o maghi, tra cui vi è anche il Wolfskin. Il nemico che devono affrontare, tuttavia, non è affatto di natura mistica e rappresenta un punto di non ritorno tra il vecchio mondo e un nuovo scenario tecnologico, in cui il Wolfskin rischia di non essere più presente.
In questo secondo capitolo della saga del Wolfskin, viene ampliato lo scenario che faceva da sfondo alla prima miniserie, di cui erano stati dati solo pochi particolari.
Ci troviamo proprio di fronte a un'epoca spartiacque, un'epoca in cui gli antichi guerrieri e maghi e ciò che rappresentano stanno per scomparire, soverchiati da qualcosa che non riescono a comprendere. Ovvero una nuova era tecnologica, dove nuove minacce ma anche nuove meraviglie prendono forma: elementi che nel breve o lungo periodo sostituiranno in maniera completa il vecchio mondo.
Il Wolfskin è una sorta di Conan che agisce verso la fine della sua personale Era Hyboriana (più il Conan delle storie apocrife che non quelle scritte da Robert Howard), senza più un Thoth-Amon da poter affrontare o un regno da poter conquistare. Non per questo, però, intende gettare la spugna tanto facilmente e la sua esistenza - se davvero avrà fine - si concluderà nel modo in cui ha sempre vissuto, combattendo.
Rimane alla fine qualche punto in sospeso, però, non so quanto voluto o meno, lasciando la sensazione di aver letto un'opera priva di alcuni capitoli. Non apprenderemo mai il passato del Wolfskin, o da dove viene davvero, né il background del mondo in cui egli agisce. Egli è una reliquia del passato, di una fantasia eroica che lascia spazio a una realtà moderna dove sembra non esserci più spazio per l'avventura e la mitologia.

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