sabato 14 maggio 2022

A scuola di cinema: Fuoco Assassino (1991)

1987: Mentre sta frequentando la University of California, Los Angeles (UCLA), Gregory Widen - sceneggiatore di Highlander - lavora per ben tre anni come vigile del fuoco, assistendo allo scoppio di numerosi incendi che contribuisce anche lui a domare. Non è però sempre tutto idilliaco ed eroico, infatti Widen un giorno assiste impotente alla morte di un amico pompiere, colpito in maniera fatale da una fiammata di ritorno.
Tale esperienza gli rimane in maniera inevitabile impressa nella mente e costituisce anche la base per la sceneggiatura di un celebre film.


Il trattamento originario viene presentato a Dino De Laurentiis, che dimostra il suo interesse nonostante una, a suo dire, pessima presentazione da parte di Gregory Widen. Prima che lo sceneggiatore, però, possa portare a termine le modifiche richieste, la società di De Laurentiis dichiara bancarotta.
Dopo essere rimasta per qualche tempo nel limbo, la sceneggiatura di Gregory Widen arriva per vie traverse al produttore David Friendly della Imagine Films Entertainment, che l'acquisisce concludendo poi un accordo di distribuzione con la Universal Pictures. Il presidente e fondatore della Imagine Entertainment, Ron Howard, decide di seguire la regia del progetto.
Il ruolo di Stephen McCaffrey viene proposto a svariati attori e uno di questi, Tom Cruise, pur rifiutandolo lo menziona a un suo collega, Kurt Russell - che Tom Cruise ha cercato di far includere nelle riprese di Giorni di Tuono (Days of Thunder). Kurt Russell si inserisce dunque nelle audizioni e si aggiudica la parte.
Per il ruolo di Brian McCaffrey, uno degli attori considerati è Alec Baldwin, il quale però declina suggerendo il nome di suo fratello, William Baldwin, che si aggiudica infine la parte. Per poter partecipare a questo progetto di più alto profilo, l'attore rinuncia a un'altra parte nel film Thelma & Louise, ovvero il personaggio di J.D. Un ruolo che viene assegnato infine a uno degli attori che aveva partecipato al casting per Brian McCaffrey, Brad Pitt.
Per prepararsi alle loro parti, Kurt Russell e William Baldwin vengono inviati presso un centro di addestramento per pompieri, al fine di apprendere i rudimenti del lavoro di vigile del fuoco. Risiedono inoltre per circa un mese presso una caserma dei pompieri di Chicago, passando lì anche le notti.
Robert De Niro viene selezionato per interpretare una persona realmente esistente conosciuta da Gregory Widen, Donald Rimgale, che ha lavorato per oltre trent'anni per il corpo dei pompieri di Chicago, anche come ispettore delle cause degli incendi dolosi. Don Rimgale ha anche una piccola parte nella pellicola.
In preparazione alla parte, l'attore incontra Rimgale e anche altri ispettori dei vigili del fuoco, apprendendo inoltre la loro postura e il modo in cui si muovono per poter riprodurre il tutto durante le riprese.
Per la piccola parte del bambino che viene salvato dalle fiamme dal personaggio interpretato da Kurt Russell, all'audizione partecipano circa 200 giovani attori.
In un'epoca dove la tecnologia CGI non si è ancora pienamente sviluppata, l'unico modo per riprendere incendi in maniera realistica ed efficace è utilizzando del fuoco vero, con tutte le conseguenze del caso.
Per prepararsi a ogni eventualità, tre mesi prima circa dell'inizio dei lavori il team che si occupa degli effetti speciali costruisce un apposito laboratorio dove vengono ricreate delle esplosioni causate del fuoco e si esamina ciò che accade in caso di incendi.
Le riprese iniziano in via ufficiale il 23 luglio 1990, tenendosi a Chicago.
Nonostante i possibili rischi, Kurt Russell, William Baldwin e Scott Glenn, che interpreta il personaggio di John Adcox, effettuano il maggior numero di riprese possibili, comprese quelle più pericolose, tanto da essere inseriti alla fine in maniera ufficiale nel team degli stuntmen. Molte delle comparse del film, inoltre, sono veri pompieri di Chicago e anche Gregory Widen ottiene una piccola parte in questo ruolo.
Scott Glenn viene a un certo punto davvero assalito dalle fiamme, ma i suoi vestiti ignifughi e il gel di cui è ricoperto il suo corpo lo proteggono da gravi conseguenze e, una volta terminate le riprese della scena, le fiamme vengono prontamente estinte da un team di vigili del fuoco sempre presente sul set.
Un cameraman viene inoltre rivestito con una tuta ignifuga e fatto passare attraverso le fiamme utilizzando una telecamera a mano, per esigenze di riprese e drammaticità.
Pur con questi concreti pericoli sempre dietro l'angolo, a parte qualche bruciatura e livido poco significativi e un danno strutturale a un edificio peraltro già destinato alla demolizione, nessun attore o componente della troupe rimane ferito sul set.
Le riprese si concludono l'otto dicembre 1990.
Fuoco Assassino (Backdraft) viene distribuito nei cinema americani a partire dal 24 maggio 1991. A fronte di un budget di 40 milioni di dollari, la pellicola arriva infine a incassare a livello internazionale 152 milioni di dollari. Ron Howard decide di donare una parte dei profitti a lui spettanti alla sua locale caserma dei pompieri.
Un'inaspettata conseguenza derivante dall'uscita del film è che nel 1992 la Universal e la Imagine Entertainment vengono citate in giudizio da due pompieri di Buffalo, John Zoll e Terrence Burns, i quali affermano che la sceneggiatura di Fuoco Assassino presenta numerose similarità con un trattamento che il loro agente aveva regolarmente presentato alla Imagine tempo prima.
La causa va avanti per ben nove anni, ma le parti raggiungono infine un accordo extragiudiziale prima che essa venga giudicata in un tribunale.
Un sequel del film, Fuoco Assassino 2 (Backdraft 2) viene realizzato ben ventotto anni dopo, nel 2019, ancora sceneggiato da Gregory Widen e diretto stavolta da Gonzalo López-Gallego.
Il protagonista di questo sequel è Sean McCaffrey, il figlio di Stephen McCaffrey (interpretato da Joe Anderson), che deve sventare degli incendi dolosi appiccati a scopo diversivo da dei terroristi. Del cast originario ritornano solo William Baldwin e Donald Sutherland. Il film non ottiene una distribuzione cinematografica e finisce così nel circuito direct-to-video.
Il corpo dei vigili del fuoco tornerà in maniera drammatica sotto i riflettori a seguito dell'attentato alle Torri Gemelle dell'undici settembre 2001, il quale diverrà oggetto di alcune pellicole... ma questa è un'altra storia.

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