lunedì 30 maggio 2022

Libri a caso: Poirot a Styles Court

Nel 1916, una giovane crocerossina si ritrova a lavorare nel dispensario della Red Cross Hospital a Torquay, circondata da armadietti contenenti medicinali e veleni. Sempre in quell'ospedale, la crocerossina fa la conoscenza di alcuni profughi provenienti dal Belgio, fuggiti in Inghilterra a causa dell'invasione del loro paese da parte della Germania nel 1914.
In questa curiosa eppur drammatica atmosfera, la donna decide di scrivere un romanzo giallo, come suggeritole da sua sorella, un romanzo la cui risoluzione risieda nei veleni, da lei ben conosciuti oltre che per il suo lavoro per i numerosi testi che ha letto in merito.
Il nome di quella donna è Agatha Christie.


Agatha Christie scrive in quel dispensario, durante i momenti di pausa o di noia, il suo primo romanzo in assoluto, nonché la prima storia che vede protagonista il detective belga Hercule Poirot, un profugo di guerra, così come quelle persone che la scrittrice aveva incontrato in ospedale. Si intitola Poirot a Styles Court (The Mysterious Affair at Styles), che viene pubblicato dopo molte traversie nel 1920.
L'opera si svolge durante la Prima Guerra Mondiale e inizia con Arthur Hastings che, a seguito di una ferita, viene rimpatriato, passando la convalescenza presso la residenza a Styles del suo amico John Cavendish. Qui l'atmosfera non è delle più serene poiché l'anziana madre di John Cavendish, Emily, ha appena sposato un uomo di vent'anni più giovane di lei, Alfred Inglethorp, e i vari componenti della famiglia sono in contrasto con lei poiché l'eredità passerà a un uomo che si intende approfittare della situazione.
Quando, poche settimane dopo, Emily Inglethorp improvvisamente muore per avvelenamento, Hastings chiede l'aiuto di un detective in pensione ospitato proprio dalla donna, Hercule Poirot, che riuscirà infine a venire a capo del mistero.
Essendo il suo primo romanzo, Agatha Christie si è affidata a un modello ispiratore nel delineare la trama. E ai suoi tempi l'unico, vero modello ispiratore era Arthur Conan Doyle e il suo Sherlock Holmes.
Ecco dunque che anche Hastings risulta un reduce di guerra come John Watson e forgia un'alleanza con Poirot, una personalità eccentrica come Holmes, per risolvere un caso nella campagna inglese, piena di segreti e misteri, nonché teatro di tante avventure della celebre coppia ideata da Conan Doyle.
Vi è anche una sorta di Lestrade, l'Ispettore James Japp. Una lieve differenza rispetto a Conan Doyle, invece, è che Hastings conosceva già in precedenza Poirot... anche se di questo particolare non vengono forniti ulteriori dettagli.
Aldilà di questo, però, Hercule Poirot è già in questa sua prima apparizione una figura narrativa destinata al successo: maniaco dell'ordine a livelli paradossali, capace di comportamenti strani da un momento all'altro, totalmente devoto al caso come se fosse una componente essenziale della propria esistenza. E in effetti così è, poiché Poirot non è presente in scene che siano al di fuori del contesto del lavoro di investigazione, lui vive in simbiosi con esso.
Per il detective belga l'omicidio rappresenta il caos assoluto che lui, in quanto amante dell'ordine, deve disfare, riportando la giustizia.
Questa è una signora opera prima della signora del giallo. Un'opera che non avrebbe mai visto la luce se una serie di circostanze non si fosse verificata (il lavoro in ospedale, l'incontro coi profughi di guerra), ma è anche questo il bello della narrativa. Che a volte il destino interviene e cambia per sempre la storia, non solo del romanzo giallo, ma della narrativa in genere.

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