mercoledì 25 maggio 2022

Fabolous Stack of Comics: Batman - L'Impostore


In un universo narrativo, quale quello DC Comics, pieno di superuomini, donne meravigliose, velocisti e poliziotti intergalattici, Batman spicca per la sua umanità.
Batman è il miglior detective del mondo, la sua arma più potente è la mente, ma non ha superpoteri su cui poter fare affidamento e - pur essendo una persona allenata a sopportare sforzi fisici estremi - deve affrontare le debolezze che ogni uomo ha, incluse le ferite.
Grazie a questa sua peculiare caratteristica, non deve stupire dunque che il Cavaliere Oscuro sia talvolta utilizzato per storie dall'impianto più realistico, dove gli altri supereroi non sono presenti. Come ad esempio la miniserie di tre numeri pubblicata nel 2021 L'Impostore (The Imposter), scritta da Mattson Tomlin e disegnata da Andrea Sorrentino.
Siamo in una Gotham City molto diversa da quella fumettistica, sembra quasi uscita fuori dal più recente film dedicato a Batman - film a cui Tomlin ha contribuito come sceneggiatore. Una Gotham in cui il Cavaliere Oscuro agisce da circa tre anni, ma si è già inimicato le forze di polizia e buona parte degli imprenditori del luogo, che vedono la presenza del vigilante come un danno ai loro affari.
In questo contesto, la figura di Batman diventa oggetto di una spietata caccia all'uomo quando viene mostrato un filmato in cui uccide alcuni criminali. Tuttavia, quello non è il vero Batman, ma qualcuno che sta fingendo di essere lui per infangare la sua immagine, spinto da un'ignota motivazione.
Il vero Batman, dunque, deve scoprire chi sia quest'impostore e al tempo stesso conquistare la fiducia della dr.ssa Leslie Thompkins, che conosce la sua vera identità ed è indecisa se denunciarlo o meno alle autorità.
Questa storia ha toni molto duri e drammatici, lasciando poco spazio alla speranza. Un personaggio come Batman, un vigilante che decide di perseguire la propria idea di giustizia, non può che essere inviso alla società moderna, dominata da una ricerca del profitto a tutti i costi e in cui sentiamo spesso notizie riguardanti alcuni esponenti degli organismi di polizia che paiono guidati da un perverso senso dell'autorità.
Mattson Tomlin caratterizza dunque sia Batman che Bruce Wayne come personaggi destinati al fallimento, che pare non possano trionfare sulle avversità che il destino ha lanciato loro contro sin da quando Thomas e Martha Wayne sono stati uccisi e Bruce Wayne si è alienato dal mondo intero. Senza più Gordon o Alfred al suo fianco e con un Robin che non ha ragione di esistere in questo mondo, Batman è davvero una persona sola.
Una solitudine dalla quale sembra non voler uscire lui, per primo. Che rifiuta l'aiuto della dottoressa Thompkins, la quale ha compreso la spirale di distruzione in cui si è cacciato. Che rinuncia infine a un amore possibilmente salvifico per continuare a perseguire la sua giustizia. Dove ogni colpo che prende fa molto male, dove la fuoriuscita di sangue dal corpo indebolisce e non sprona a continuare a combattere.
Batman è perciò una personalità oscura, il cui nemico è tuttavia ancora più spietato, un riflesso distorto di ciò che potrebbe diventare. Alla fine il Cavaliere Oscuro rimane se possibile ancora più solo nella sua battaglia, con molti più nemici di quanti non ne avesse all'inizio e futuri avversari all'orizzonte che rischiano di alimentare in maniera ulteriore un caos già presente.
Uno scenario in cui Batman potrebbe davvero diventare Vendetta.

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