La scomparsa di Chadwick Boseman nel 2020 ha avuto davvero un forte impatto, sia tra i suoi colleghi attori che in buona parte del pubblico, che aveva potuto ammirare negli anni precedenti sia le sue prove più mainstream, di cui le più celebri rimangono quelle incentrate su Re T'Challa, il Black Panther del Marvel Cinematic Universe, sia quelle più d'élite, se così le possiamo definire, dove a volte ritagliava per sé anche il ruolo di produttore. Insomma, un attore davvero versatile che poteva dare ancora molto.
Un re diverso da quello che era solito interpretare compare in Message from the King, scritto da Stephen Cornwell e Oliver Butcher, diretto da Fabrice Du Welz e distribuito su Netflix a partire dal 4 agosto 2017.
Jacob King (Chadwick Boseman), cittadino sudafricano, giunge a Los Angeles in cerca di sua sorella Bianca, la quale gli ha comunicato di essere in grossi guai. L'uomo arriva però troppo tardi in quanto, una volta atterrato, scopre che sua sorella è stata uccisa dopo essere stata torturata.
In cerca dell'assassino, le indagini portano Jacob King in un mondo popolato da criminali di infimo stampo e politici corrotti. Un mondo in cui Bianca era precipitata suo malgrado per pagare i debiti del marito e in cui anche suo figlio è rimasto coinvolto, venendo rapito.
Jacob King è dunque determinato a vendicare l'omicidio di sua sorella e salvare suo nipote, nonché di portare ai responsabili il messaggio del re.
Anche se questa pellicola è comparsa un anno dopo Captain America: Civil War, in cui il personaggio di Black Panther fa il suo esordio, è stata in realtà girata prima, dunque è curioso e interessante vedere come Boseman si approcci per la prima volta a un personaggio proveniente dall'Africa (e su cui ha, seppur solo in minima parte, basato la sua interpretazione di T'Challa).
Soprattutto perché non ci sono eroi in questo film, nemmeno il protagonista lo è, anche se lo capiamo a pieno solo verso la fine. L'umanità che compare in questa pellicola rappresenta il lato oscuro di Los Angeles, quel lato oscuro che giunge a permeare ogni strato della società, dai bassifondi fino a giungere ai quartieri alti, fino alle stanze stesse del potere.
Un'oscurità che il protagonista può fronteggiare solo fino a un certo punto, ma la sua lotta pare destinata al fallimento.
Ci troviamo dunque di fronte a un western urbano, popolato dai moderni cowboy e criminali e dove le sparatorie si svolgono in un O.K. Corral percorso dai raggi obliqui della follia. Una follia che nemmeno un re è in grado di comprendere pienamente.
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